Centottanta bambini delle primarie coinvolti, tre istituti comprensivi, otto scuole primarie e ventitré fermate sparse su tutta la città, dal Ponte del mare fino alla Naiadi e, all'interno, fino al Palafiere di via Tirino. Sono i numeri di Pedibus, il progetto dedicato alla mobilità alternativa a scopo ambientale che ritorna dopo la prima edizione dello scorso anno, ma con due Istituti comprensivi in più, visto che l'anno scorso aveva aderito solo il numero 5, con i plessi di via Cavour, via Gioberti e via Dalla Chiesa (Piano T).
Si tratta del Comprensivo numero 8, con le sedi di via del Concilio e di Borgo Marino, e del Comprensivo 1, delle sedi Masih, Rodari e don Milani. Più che raddoppiate poi le fermate, dall'anno scorso: da 11 a 23. Un'iniziativa volta a combattere lo smog, ma anche uno sprone per abituare gli alunni a non usare dei mezzi motorizzati per andare a scuola, invogliandoli a delle passeggiate, sia in entrata sia in uscita potranno andare a piedi per un tragitto (minimo 200, massimo 900 metri).
I PUNTI RACCOLTA Una volta accompagnati dai genitori nei punti di raccolta, gli alunni verranno lasciati agli insegnanti, dove ad attenderli ci saranno anche, in totale, 60 percettori di reddito di cittadinanza, selezionati e preparati. «Un percorso in sicurezza e ben definito ha sottolineato l'assessore comunale alla Mobilità, Luigi Albore Mascia che consentirà di lasciare l'auto a casa». Con un gilet catarifrangente, un cappellino con un colore diverso a seconda dell'Istituto comprensivo, una paletta all'inizio e alla fine del gruppo, oltre a una corda che terrà uniti i bimbi durante i percorsi, si partirà domani, con l'Istituto comprensivo 5, mentre i numeri 1 e 8 cominceranno lunedì 11 ottobre. La seconda edizione di Pedibus, oltre che dall'assessore Mascia, è stata presentata ieri dal sindaco Carlo Masci, da Soroptmist club, dall'insegnante Cristina Tarquini, dalla Fiab e da alcuni assistenti sociali, come Erika De Cesaris, oltre ad alcuni dirigenti scolastici.
IMPATTO AMBIENTALE Ieri, tuttavia, è stata l'occasione, per l'amministrazione comunale, a proposito dei trasporti, per ritornare sulla vicenda del filobus che dovrebbe transitare sulla Strada Parco, congiungendo Pescara a Montesilvano. Dopo la sospensiva dei lavori decisa dal Tar, su ricorso del Comitato Strada Parco Bene Comune, che ha fissato per l'ottobre 2022 un'udienza sul merito, e i ricorsi al Consiglio di Stato già annunciati da Comune e Tua, il soggetto attuatore, un'ipotesi, come ha fatto sapere nei giorni scorsi l'assessore Mascia, potrebbe essere un nuovo progetto da sottoporre ad una nuova valutazione di impatto ambientale. Un'alternativa sulla quale concordano anche i comitati dei residenti e le associazioni. Una linea, però, che il sindaco Masci scarterebbe. «Una soluzione alternativa al mezzo pubblico, che percorra la strada parco, non c'è ha sottolineato il primo cittadino - e suggestioni diverse sono impraticabili. Bisogna invece creare le condizioni perché le persone trovino conveniente lasciare a casa l'auto e spostarsi con un mezzo pubblico come il filobus. Ciò avverrà solo fruendo di un percorso dedicato, quindi molto più sicuro rispetto alla situazione che da troppo tempo viviamo ogni giorno». Marcato è anche l'indirizzo che verrà seguito da un punto di vista giuridico. «In questi giorni stiamo valutando i contenuti dell'ordinanza del Tar perché è nostra intenzione sostenere la società Tua nell'impugnazione dinanzi al Consiglio di Stato. Nello stesso tempo chiederemo con determinazione alla Regione e alla stessa Tua di attivarsi per superare le criticità espresse dal Tar, ove eventualmente esistenti, in modo tale da riprendere con la massima celerità il percorso amministrativo sospeso», ha chiuso il sindaco. Per venerdì prossimo, intanto, è stato convocato un vertice tra Comune, Regione, Tua e Comune di Montesilvano.