Data: 21/08/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Pedaggi, Zes, nomine: Abruzzo in stallo. I dossier rimasti aperti: dalla vertenza Strada dei Parchi-ministero all'approvazione della Zona economica speciale
PESCARA La caduta del governo Conte lascia orfani alcuni dossier aperti che riguardano l'Abruzzo. VERTENZE. Innanzitutto le vertenze del lavoro che sono sul tavolo del ministero dello Sviluppo economico (nel caso abruzzese va citata la vertenza che riguarda il gruppo Mercatone Uno, una crisi che nella nostra regione coinvolge 100 lavoratori e tre centri vendita in provincia di Teramo e di Chieti). PEDAGGI A24-A25. C'è poi la questione dei pedaggi autostradali. L'8 agosto scorso, nell'ambito del confronto tra il ministero dei Trasporti, in veste di concedente, e il concessionario Strada dei Parchi, circa il rinnovo del Piano economico finanziario e il contestuale Piano stralcio per la messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25, è stato raggiunto un accordo per una ulteriore proroga del blocco degli aumenti dei pedaggi dal 31 agosto fino al prossimo 30 novembre. Un provvedimento che secondo il governatore abruzzese Marco Marsilio «tranquillizza cittadini e imprese rispetto all'aumento delle tariffe autostradali». Bisognerà poi vedere cosa accadrà col nuovo governo all'indomani del 30 novembre. ZONE ECONOMICHE SPECIALI. Altra questione è l'approvazione della Zes Abruzzo, la zona economica speciale che ha cominciato a prendere forma già in tre regioni del Mezzogiorno. Dal prossimo 25 settembre, infatti, le imprese comprese nelle Zes che hanno completato il proprio iter politico-amministrativo ( Campania, Calabria, la Jonica in Puglia), potranno iniziare a compilare le domande da inviare all'Agenzia delle Entrate per ottenere le agevolazioni sugli investimenti (credito di imposta fino a un massimo di 50 milioni per ogni progetto). La Regione Abruzzo ha approvato nel luglio scorso il nuovo Piano di sviluppo strategico, che era stato osservato dal governo, propedeutico al via libera alla Zes, ma adesso si dovrà attendere la decisione del nuovo governo: quanto tempo ancora bisognerà attendere? NOMINE. C'è infine la questione delle nomine di competenza ministeriale: commissario dell'acquifero del Gran Sasso e presidenti dei Parchi nazionali. Per quanto riguarda il Gran Sasso, il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha già sottoscritto e inviato al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, la lettera d'intesa sulla nomina dell'ingegnere Corrado Gisonni a commissario per la messa in sicurezza del sistema Gran Sasso. Ma al momento non c'è alcun atto definitivo dal governo. Lo stesso discorso vale per i nuovi presidenti del Parco nazionale Abruzzo Lazio e Molise (Pnalm) e del Parco della Majella, rispettivamente Giovanni Cannata e Lucio Zazzara, sui quali Marsilio ha espresso l'intesa richiesta dal ministro dell'Ambiente, Sergio Costa. Anche in questo caso la procedura è ancora in itinere.Ma ci sono anche molti altri riflessi che possono essere messi nel conto. Nei giorni scorsi il deputato teramano dei 5 Stelle Antonio Zennaro aveva espresso timori per il blocco di molti progetti relativi ai piccoli comuni, o all'efficientamento energetico delle scuole e di tutte le strutture pubbliche. Secondo Zennaro potrebbero esserci problemi anche sui decreti attuativi dello sblocca cantieri e per la ricostruzione. Al netto, naturalmente del rischio più grosso: l'aumento dell'Iva, se non si sarà in grado di fare la legge bilancio entro i termini di legge e di mandare tutto a Bruxelles. |
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