Data: 27/12/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Passi carrabili vietati sulla strada parco: lite tra Comune e residenti In attesa del pronunciamento dei giudici, il sindaco ribadisce: «Un provvedimento necessario, sono accessi pericolosi per i pedoni»
MONTESILVANO Niente più accessi carrabili per le abitazioni che affacciano sulla strada parco. E i residenti di Montesilvano fanno ricorso al Tar di Pescara. Ma in attesa del pronunciamento dei giudici, il sindaco sostiene: le auto sul tracciato sono pericolose. In vista dell'imminente messa in funzione del filobus su viale della Liberazione, e dell'ancora più prossima elettrificazione del tracciato dal 15 gennaio, il Comune ha revocato i passi carrabili in vigore sulla strada parco e la possibilità di accesso con le auto per i residenti che dispongono di garage o di aree carrabili interne alle proprie recinzioni, per i quali finora non valeva il divieto di transito sul tracciato. Una decisione che non è stata affatto digerita dai diretti interessati. Gli abitanti di un condominio di sei appartamenti all'altezza del Pala Roma di Santa Filomena, e di tre abitazioni singole a Villa Verrocchio, assistiti dall'avvocato Matteo Di Tonno, hanno presentato un ricorso al Tar per chiedere ai giudici di salvaguardare i propri accessi in auto. «Si tratta di abitazioni che non hanno affacci altrove e per questo i proprietari da anni vengono autorizzati a utilizzare la strada parco per rientrare nelle proprie case in auto», spiega il legale. «Per questa ragione, il Comune ha rilasciato loro anche i relativi passi carrabili. Ora però la situazione all'improvviso è cambiata: ai residenti sono arrivate le revoche per i passi carrabili e per il transito, e si trovano costretti a rinunciare a questa possibilità, nonostante il Ministero e il Consiglio di Stato dicano ben altro». L'avvocato Di Tonno fa riferimento al nulla osta rilasciato dal Ministero per autorizzare Tua al passaggio del mezzo, impugnato a suo tempo dal comitato strada parco, in cui si specificava che la sicurezza del passaggio della filovia poteva conciliarsi con il diritto di accesso dei residenti attraverso l'installazione di semafori a chiamata. «Lo stesso Consiglio di Stato che ha esaminato il nulla osta», prosegue il legale, «ha preso in considerazione questa possibilità, evidenziando che si tratta di opere facilmente realizzabili da Tua che non costituiscono uno stravolgimento del progetto. Per questo i residenti ora non capiscono perché non si possa seguire questa strada, invece di quella delle revoche dei passi carrabili e dei divieti di accesso».A questo si aggiunge anche il fatto che, stando a quanto dichiarato dai residenti, per due delle cinque abitazioni ci sarebbe anche un forte rischio di raggiungere l'abitazione a piedi, in quanto i marciapiedi non sarebbero a norma. I residenti, dunque, chiedono al Tar l'annullamento, previa sospensiva, della determina dirigenziale del 27 novembre della polizia locale attraverso la quale si comunica il divieto di transito sulla strada parco e l'interdizione agli accessi carrabili esistenti, così come, "a titolo prudenziale", è stata impugnata anche l'ordinanza del dirigente dirigenziale del 14 dicembre sui provvedimenti relativi all'elettrificazione del tracciato. In attesa della pronuncia del Tar, il sindaco Ottavio De Martinis ritiene che i provvedimenti siano necessari per la sicurezza dei residenti e dei fruitori del trasporto pubblico. «Spetta ai giudici pronunciarsi e non a me», commenta. «Tuttavia, sono da sempre convinto che quegli accessi rappresentino un pericolo anche per i pedoni che finora hanno utilizzato la strada parco. E per quello che mi è stato riferito da chi ha seguito la questione, si è provato a venire incontro ai residenti cercando delle soluzioni condivise, ma da parte di molti di essi è stato eretto un muro».
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