L'AQUILA Forse aveva scambiato l'autobus Ama per un taxi. Fatto sta che un passeggero, ieri mattina verso le 8, ha chiesto al conducente dell'automezzo urbano di deviare il percorso e fermarsi dove non poteva. Al suo diniego lo ha aggredito con percosse al volto. Sul posto, in zona Vetoio, si sono portati la polizia municipale, che ha operato, la polizia e l'ambulanza del 118. Caos in zona per permettere l'intervento delle forze dell'ordine. L'autista è stato medicato al pronto soccorso del San Salvatore con una prognosi di sette giorni.Sulla vicenda si registra un intervento del Comune tramite l'assessore alla mobilità Carla Mannetti. «Qualsiasi sia il quadro che emergerà», dice il Comune, «è inconcepibile che un addetto della nostra azienda dei trasporti debba subire una violenza così inaudita. Gli autisti dell'Ama svolgono un servizio importantissimo e al contempo delicatissimo, essendo impegnati su mezzi che percorrono centinaia di migliaia di chilometri l'anno, in un territorio fra i più estesi d'Italia, con dislivelli significativi e spesso in condizioni difficilissime».«A inizio ottobre capitò a una nostra dipendente, maresciallo della polizia municipale, ora a un autista dei mezzi pubblici», prosegue la nota, «certi gesti spregevoli non possono essere in alcun modo giustificati nei confronti di nessuno, in particolare di chi è svolge servizi per la collettività di estrema importanza». Ora va avanti l'indagine che non necessità per forza, della denuncia dell'autista nel senso che l'aggressore, oltre alle percosse, per le quali serve la querela di parte, ha interrotto con il suo comportamento un pubblico servizio, reato per il quale si va avanti d'ufficio.