PESCARA Decolleranno da luglio i voli Ryanair che collegheranno Pescara con Bergamo e Alghero, e in teoria anche con Francoforte, Düsseldorf, Bruxelles e Londra. Biglietti già in vendita sul sito ma si attende l'accordo bilaterale tra Italia e Germania, al momento al palo e dribblato dalla Spagna. Si tornerà a volare dalla seconda metà di giugno anche per Catania, Palermo e Olbia grazie al collegamento operato da Volotea. Fumata nera invece per il Pescara-Linate, con Alitalia, che dopo aver messo in vendita il collegamento dal 3 giugno, ha fatto dietrofront e cancellato tutto fino al 30 giugno. «Ryanair, malgrado la situazione sanitaria e la cancellazione del 25% di voli in tutta Europa - dice il presidente della Saga, Enrico Paolini - ha mantenuto la base a Pescara, così a partire da luglio i collegamenti con Bergamo e Alghero torneranno operativi, così come i voli per Bruxelles, Düsseldorf, Londra. Abbiamo chiesto il ripristino di Francoforte, perché la Germania rappresenta il mercato principale per il nostro turismo. Ma qui pesa l'incognita dei mancati accordi tra Italia e Germania, un corridoio turistico vitale per la nostra economia, che rischia di soccombere a quello già siglato con la Spagna, intenzionata a dirottare i flussi turistici tedeschi sulle Baleari». Insomma Ryanair il volo lo mette, ma se manca l'accordo tra Stati, nessuno lo riempirà e il turismo abruzzese resterà a bocca asciutta con il rischio di perdere quote di mercato in un momento già provato dall'emergenza sanitaria. «Attendiamo rassicurazioni dal Governo - spiega Paolini - non possiamo fare altro che illustrare la situazione e sperare che la Regione, insieme alle altre, faccia pressioni su Roma per non cancellare il nostro primo mercato turistico che è la Germania. I voli Ryanair, facendo base qui a Pescara, in assenza di passeggeri su rotte europee potrebbero all'occorrenza collegare Pescara con altri scali nazionali, come ad esempio Torino. Ma è solo una possibilità». E sul fronte nazionale, c'è rabbia per la cancellazione fino al 30 giugno del Pescara-Linate. «Non capiamo perché - sbotta il numero uno della Saga - lo Stato debba spendere 3 miliardi di euro per salvare Alitalia che poi non garantisce i collegamenti tra città italiane. Se è servizio pubblico, salvato con soldi pubblici, deve assolvere al suo ruolo». L'ultimo appello Paolini lo rivolge agli abruzzesi: «Tornate a viaggiare, proteggendovi, ma è necessario rientrare in una dimensione di normalità: se le compagnie non vedono la richiesta, cancellano l'offerta. Tanto con i voucher in caso di emergenza non si perdono soldi. Noi in aeroporto abbiamo fatto i tamponi e siamo negativi, malgrado siamo rimasti sempre aperti e operativi per i voli di emergenza, del trasporto di malati e delle forze dell'ordine».