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Data: 15/02/2021
Testata Giornalistica: COLLETTIVA
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Orlando-sindacati, prove tecniche di ripartenza. Nel primo tavolo con il neo ministro del Lavoro, Cgil, Cisl e Uil hanno ribadito tutte le misure da mettere in campo per contenere la crisi e rilanciare il Paese.

Nel primo tavolo con il neo ministro del Lavoro, Cgil, Cisl e Uil hanno ribadito tutte le misure da mettere in campo per contenere la crisi e rilanciare il Paese. A cominciare dalla proroga del blocco dei licenziamenti, dando continuità alla cassa Covid e incentivando anche i contratti di solidarietà. Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, ha incontrato i sindacati via web ieri (domenica 14 febbraio), ancora prima della fiducia delle Camere al governo Draghi, una scelta che sembra denotare la volontà di inviare un segnale ai rappresentanti dei lavoratori.

Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini - presente in videoconferenza con i colleghi di Cisl e Uil, Anna Maria Furlan e Pierpaolo Bombardieri-, fa sapere che insieme hanno sottoposto al ministro “la necessità di prorogare il blocco dei licenziamenti, dando continuità alla cassa Covid e incentivando anche i contratti di solidarietà e di espansione in alternativa ai licenziamenti”.

In tema di decreto Ristori i sindacati hanno ricordato che “deve coprire con le indennità tutte le forme di lavoro già tutelate dai precedenti decreti e chi ne è rimasto escluso, prevedendo anche l’intervento di proroga di Naspi e Discoll, tutto ciò includendo anche i settori maggiormente colpiti come turismo, servizi, spettacolo e cultura”.

Sono state quindi ribadite le richieste già rivolte al precedente governo in tema di lavoro, riforme e utilizzo dei fondi del Recovery plan. “È necessario, inoltre – continua Landini –, dare tutele ai lavoratori fragili e garantire risorse per sostenere i congedi. Serve poi arrivare in tempi brevi ad una riforma per un sistema di ammortizzatori sociali pubblico e universale dentro un regime assicurativo, in grado di garantire tutele e diritti uguali per tutti. La formazione deve diventare un diritto permanente per tutti i lavoratori e vanno riviste le politiche attive per il lavoro, con un potenziamento del ruolo pubblico, facendo le necessarie assunzioni, superando il precariato e prorogando il contratto dei navigator”.

“Abbiamo la necessità, a partire dal Pnrr, di creare nuova occupazione soprattutto per le donne, i giovani e nel mezzogiorno – prosegue –. È poi necessario porre un freno ai contratti pirata, che stanno aumentando sempre più, attraverso un provvedimento legislativo che dia valore erga omnes ai contratti nazionali firmati dalle organizzazioni sindacali e da quelle datoriali maggiormente rappresentative, recependo così gli accordi interconfederali sulla rappresentanza”.

Quindi è stato affrontato dai sindacati il capitolo che riguarda “i protocolli sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, firmato dalle parti sociali e dal governo all’inizio della pandemia: è necessario rivederli e aggiornarli, alla luce dei cambiamenti che ci sono stati e al piano di vaccinazione”.

“Abbiamo posto la necessità di aprire il confronto sul sistema previdenziale anche alla luce dell’avvicinarsi della scadenza di quota 100 – fa sapere Landini –. Infine, abbiamo ricordato il lavoro svolto dai patronati e dai Caaf durante questa fase di pandemia e dell’importanza che si intervenga per valorizzare la fondamentale funzione che hanno svolto e stanno svolgendo”.

Orlando, che incontrerà le altre parti sociali nelle giornate di lunedì 15 e martedì 16 febbraio, si è infine assunto l’impegno di riconvocare le organizzazioni sindacali entro la fine di questo mese per avanzare una prima proposta sugli ammortizzatori sociali, sulle politiche attive e per presentare una agenda di lavoro per affrontare i temi posti da Cgil Cisl e Uil nell’incontro di oggi.


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