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Data: 26/05/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Ok alle nozze Ita-Lufthansa Giorgetti: «Una vera svolta» Più destinazioni e rotte per i passeggeri c'è il nodo stipendi per piloti e hostess

ROMA Un matrimonio nell'interesse dell'Italia, che apre il mercato di Ita Airways e le consente di sopravvivere e quindi di crescere. Le nozze siglate ieri con Lufthansa, attese da cinque mesi, sono un punto a favore del governo e del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti che le ha fortemente volute. Un passaggio non banale e non scontate perché i tedeschi hanno trattato a lungo - soprattutto sul prezzo - ma alla fine hanno accettato il percorso tracciato dal Tesoro.
Percorso che prevede, oltre all'aumento di capitale da 325 milioni riservato a Lufthansa per avere il 41% di Ita, anche il fatto che l'investimento sia finalizzato allo sviluppo della compagnia tricolore. All'interno dell'accordo il Mef (che avrà il 59%) si è impegnato a sua volta in un aumento di capitale di 250 milioni e ha concordato, insieme a Lufthansa, delle opzioni per consentire in un momento successivo «una potenziale acquisizione delle azioni rimanenti da parte del vettore tedesco».
IL PREZZO - Il prezzo di acquisto delle azioni rimanenti si baserà sullo sviluppo del business di Ita Airways. Non è escluso, a tutela della strategicità dell'asset, che una quota di minoranza possa restare in capo al Tesoro. Di certo sulle scelte chiave - ovvero su rotte, livelli occupazionali, difesa e valorizzazione del made in Italy - non ci saranno sconti. Anche se l'operatività e la gestione saranno tutta in mano tedesche.
Questo accordo - ha sottolineato Giorgetti che ha siglato ieri pomeriggio l'intesa con il ceo di Lufthansa Carsten Spohr - «segna la fine di un percorso nella storia della compagnia di bandiera nazionale, che ha portato alla prospettiva dell'integrazione con un importante vettore europeo. Con questo governo si scioglie un nodo che da trent'anni condiziona il mercato del trasporto aereo in Italia. Siamo convinti che questa decisione consentirà al mercato dell'aviazione di svilupparsi nell'interesse dell'Italia». A fine 2027 - dice sempre il Mef - Ita avrà 94 aeromobili rispetto ai 71 attuali. L'organico, per il quale è prevista quest'anno una crescita fino a 4.300 dipendenti per effetto delle 1.200 assunzioni in corso di finalizzazione, salirà a oltre 5.500 unità. Condiviso con il colosso di Francoforte il piano industriale della compagnia tricolore che prevede una crescita dei ricavi di 2,5 miliardi quest'anno e 4,1 miliardi nel 2027.
L'HUB - Il riposizionamento strategico di Ita all'interno dell'alleanza consentirà di rafforzare maggiormente il traffico dell'hub di Fiumicino, che avrà un ruolo centrale nel modello del gruppo Lufthansa. Anche perché gli scali tedeschi sono vicini alla saturazione.
Al Tesoro si sottolinea che «Ita continuerà ad essere la compagnia aerea di riferimento del Paese e a rappresentare con orgoglio l'Italia nel mondo, garantendo collegamenti all'interno del Paese e con il resto del mondo, supportando lo sviluppo dei flussi turistici e di business». Soddisfatto il top manager tedesco che da mesi tesse la trattativa. «L'accordo - dice - porterà a una situazione vantaggiosa per l'Italia, Ita Airways e Lufthansa. Ed è una buona notizia per i consumatori italiani e per l'Europa, perché una Ita più forte rafforzerà la concorrenza nel mercato italiano. Come giovane compagnia, con una flotta moderna e con un suo hub efficiente e in espansione a Roma, è la soluzione perfetta per il gruppo Lufthansa». «Ita - ha concluso Spohr- può trasformarsi in una compagnia aerea sostenibile e redditizia, collegando l'Italia con l'Europa e il mondo. Allo stesso tempo, questo investimento ci consentirà di continuare la nostra crescita in uno dei nostri mercati più importanti». Soddisfatti i sindacati, Fit-Cisl in testa, che ora vogliono avviare un confronto serrato per capire strategie e prossimi passi. Sulla stessa linea Fnta che chiede di conoscere il nuovo piano industriale.
Dopo la firma, l'accordo sarà sottoposto al vaglio della Corte dei Conti e notificato alla direzione generale concorrenza della Commissione europea. Ma al di là delle tecnicalità, si apre una nuova pagina per la compagnia di bandiera italiana. Una storia, dalla nascita di Alitalia fino a Ita, lunga 77 anni e che ora prende un cammino diverso. L'avvio di una privatizzazione attesa da tempo che dovrà mettere in sicurezza il futuro attraverso l'integrazione in un network internazionale e il mantenimento della pari dignità tra i soci.

26 maggio 2023 il messaggero

Più destinazioni e rotte per i passeggeri c'è il nodo stipendi per piloti e hostess
ROMA Per capire i vantaggi reali per i passeggeri di Ita che saliranno a bordo dell'alleanza con Lufthansa bisognerà aspettare qualche mese. Di certo l'ingresso nella rete dei tedeschi, tra le più estese del pianeta, consentirà di poter raggiungere oltre 250 destinazioni rispetto alle 55 toccate da Ita. Ma se si sommano anche le rotte coperte dalle compagnie legate al colosso tedesco (Air Dolomiti, Austrian, Brussels, Swiss ed Edelweiss, Eurowings, Sunexpress) si arriva quasi a quota 400.
Lufthansa procurerà quindi beneficio in termini operativi di indubbio valore. Anche perché Ita, lasciata Sky Team, farà parte di Star Alliance, che comprende, ad esempio, Air China, Air India, Air Portugal, Asiana, Sas, Tai, Turkish Airlines e l'americana United. Insomma, l'offerta aumenterà in maniera consistente anche per far fronte a una domanda di trasporto aereo che sale a due cifre.
I PREZZI - Proprio il boom delle richieste e della voglia di viaggiare dopo lo stop legato alla pandemia non farà scendere i prezzi dei biglietti. Anzi. Per la stagione estiva si stima un incremento medio del 35% rispetto ad un anno fa. Una stangata che si aggiunge ai rincari di questi ultimi tre mesi che, su alcune tratte, hanno toccato fino al 140%. Molto dipenderà comunque dalla politica commerciale che Lufthansa e Ita vorranno adottare per conquistare nuove fette di mercato. Ma immaginare brusche riduzioni appare poco realistico. Anche perché il prezzo dei carburanti resta alto. Va detto però che proprio il numero uno di Lufthansa Carsten Spohr ha fatto capire che il balzo del greggio potrebbe essere più che compensato dalle sinergie nella gestione degli acquisti dei carburanti. Non solo. Vantaggi concreti potranno arrivare anche dai risparmi sul fronte delle manutenzioni dei velivoli e dei servizi ai passeggeri come la consegna bagagli. In un documento interno che Il Messaggero ha potuto visionare i tedeschi prevedono esplicitamente che questi accordi garantiranno dei benefici ai passeggeri. Nello specifico Ita Airways potrà vendere biglietti anche per i voli di Lufthansa e viceversa. Con gli accordi di code sharing che saranno ovviamente estesi alle altre compagnie di proprietà dei tedeschi.
Il sistema integrato di vendita e un call center rinnovato potranno poi allargare la clientela, facendo crescere il fatturato delle compagnie.
Se il colosso di Francoforte conta su oltre 105 mila dipendenti e nel 2022 ha generato ricavi per 33 miliardi di euro, Ita ha una flotta di 69 aerei e circa 4.000 dipendenti. Va detto subito che piloti e assistenti di volo di Lufthansa guadagnano in media i 20 per cento in più dei colleghi italiani e questo nonostante i recenti incrementi contrattuali. Sul punto non potrà che aprirsi una trattativa per tentare di allineare gli stipendi.
Un riequilibrio, fanno capire da Francoforte, che va legato al recupero di produttività. Lufthansa ha invece detto esplicitamente di voler andare avanti con il piano di assunzioni, circa 1.200, già previste per quest'anno dal vertice di Ita. Del resto proprio l'ad Fabio Lazzerini e il suo staff ha dato un forte impulso al vettore tricolore che, decollato il 15 ottobre del 2021, ha trasportato oltre 10 milioni di passeggeri e si è attestata ai vertici per l'indice di regolarità al 99,9%, e quello di puntualità.
LA CAPACITÀ - A fine 2027 la compagnia tricolore prevede poi l'operatività di 94 aeromobili con un'età media di cinque anni, che garantirà l'ottimizzazione dei consumi e dell'impatto ambientale. L'organico, per il quale è prevista quest'anno una crescita fino a 4.300 dipendenti salirà a oltre 5.500 unità al termine del piano industriale.
 

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