L'AQUILA Un gran caos: ancora un giorno in giallo, oggi, sebbene rafforzato. Poi, da domani, l'Abruzzo entrerà in fascia arancione. Come anticipato dal Messaggero, dunque, il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati emersi dalla cabina di regia nazionale, ha deciso di inasprire le restrizioni, firmando l'ordinanza che avrà valore dalla mezzanotte di oggi. Il sovrapporsi di misure ha provocato una enorme confusione e un'ulteriore novità: la giornata di oggi anziché essere arancione, in quanto prefestiva, sarà contrassegnata da una zona gialla rafforzata, con l'apertura normale di bar, ristoranti fino alle 18 (asporto fino alle 22) e negozi, ma non dei centri commerciali, che resteranno sempre chiusi festivi e prefestivi tranne per gli esercizi al loro interno che si occupano di attività essenziali. Questo perché è in vigore da oggi il nuovo Dpcm che avrà valore fino al 5 marzo e che, dunque, supera quello che sarebbe scaduto oggi. Da domani, poi, si passa in arancione: bar e ristoranti aperti solo per asporto, negozi aperti, ma centri commerciali sempre chiusi nei weekend. Resta il permesso di spostarsi solo all'interno del comune, salvo casi di comprovata necessità. È stato il governatore Marco Marsilio, ieri attorno all'ora di pranzo, ad anticipare l'ordinanza del ministro Speranza: «Purtroppo la nuova soglia più restrittiva recentemente approvata dal governo produce questo risultato. Per le scuole nessun cambiamento: continueranno a fare didattica distanza al 50%. Rinnovo con ancor maggiore vigore la richiesta al governo di fare presto con gli indennizzi, altrimenti queste nuove restrizioni rischiano di trasformarsi in una mazzata mortale per interi settori». Tra questi Marsilio ha annoverato ovviamente il turismo invernale dopo che l'apertura degli impianti è stata procrastinata almeno al 15 febbraio decretando, di fatto, che la stagione non partirà mai.
I DATI A spingere l'Abruzzo in arancione è stato il verdetto della Cabina di regia che si è riunita ieri per esaminare i dati della settimana 4-10 gennaio. Gli indicatori, infatti, segnalano trend di casi e di focolai in aumento, con indice di trasmissione del contagio Rt sopra uno. Questo ha portato una valutazione della voce probabilità moderata. L'impatto è invece giudicato basso perché non vi è sovraccarico nelle terapie intensive o nelle aree mediche. A questo quadro si aggiunge l'assenza di allerte specifiche, ma un'alta possibilità (superiore al 50 per cento) di superare i livelli critici di occupazione dei posti letto a trenta giorni. La classificazione complessiva del rischio dunque è stata giudicata moderata ma ad alto rischio di progressione. In questo quadro si inserisce la stima dell'Rt, calcolata a 1.18 nell'intervallo di confidenza che va tra uno e 1.11 e 1.27. Anche l'incidenza dei casi per centomila abitanti calcolata negli ultimi 14 giorni è in crescita, passando da 190,69 a 260,15. L'incidenza settimanale si è attestata invece a 135,32. Il tutto in una giornata in cui sono stati accertati 240 casi su 3.254 tamponi (7,37%, giovedì era 6,1%), con 2 morti (totale 1.311), 443 ricoveri (-10), 41 in terapia intensiva (+1). Ordinanza di Marsilio: a Pizzoferrato divieto di ingresso e uscita fino al 22 gennaio e immediato screening di massa per contrastare i focolai.