«Siamo stati lasciati a terra per la terza volta, nuovi disagi per noi ragazzi che viaggiamo con la Tua. E paghiamo tutti l'abbonamento». A parlare è uno studente di 18 anni dell'Ipsia. Racconta l'odissea sull'autobus delle 13,40 per Ornano-Colledara (passando per l'A24) che non è partito da piazza Garibaldi a Teramo, lasciando studenti e pendolari a piedi. I più fortunati sono riusciti a prendere il mezzo per Isola del Gran Sasso che eccezionalmente, è passato anche per Ornano e Colledara.
Stando al racconto di G. A. a bordo di quel bus però non c'era posto per tutti, così dei pendolari che erano già saliti, una ventina di persone, per una questione di sicurezza sono stati fatti scendere dall'autista e hanno dovuto attendere l'autobus per Castelli delle 14:15. Che in modo del tutto eccezionale, ha deviato per Ornano e Colledara, facendo rientrare a casa i ragazzi alle 15, con notevole ritardo rispetto a quanto previsto dalla normale linea scolastico. Un episodio simile, sulla stessa tratta, si sarebbe verificato anche giovedì scorso. Inoltre il 13 settembre, primo giorno di scuola, sempre sullo stesso percorso, addirittura fu chiesto anche l'intervento dei carabinieri. Dove i militari, chiamati dai ragazzi, fermarono il mezzo della Tua, comminando una multa per la presenza eccessiva di pendolari in piedi e pressati uno all'altro sull'autobus.
Stesse difficoltà furono vissute dagli stessi nelle tratte che portano verso l'entroterra della Val Vibrata e verso Teramo. Altre segnalazioni erano arrivate da Isola del Gran Sasso, Campli, Bellante e Mosciano Sant'Angelo. Allora, i genitori si dissero «profondamente amareggiati e disgustati» per il grave disservizio causato dal trasporto pubblico scolastico regionale dei propri figli che si recano e tornano da Teramo, in occasione della riapertura delle scuole, essendo stati lasciati a piedi per mancanza di posti sull'unico pullman di linea disponibile. La vicenda di ieri ha fatto nuovamente infuriare genitori e studenti, tutti regolarmente in possesso di abbonamenti annuali o mensili. Alcuni hanno chiesto spiegazioni ad autisti che avrebbe risposto che il disagio sarebbe creato dalla carenza di mezzi.
Non è stato possibile contattare l'azienda Tua per avere delucidazioni nel merito.