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Data: 07/12/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Nuovo porto, via ai lavori: i primi risultati nel 2023 Ditta di Chioggia si aggiudica l'intervento sul molo nord da 7,5 milioni di euro Marsilio: «Abbiamo rimosso tanti ostacoli». Sospiri: «Un obiettivo raggiunto»

PESCARA È finito il tempo degli annunci. Gli interventi al porto cominciano davvero. Ieri c'è stata la consegna dei lavori da parte dell'Azienda regionale attività produttive (Arap) alla ditta Nuova Coedmar di Chioggia per la realizzazione, in 426 giorni (primi mesi del 2023), del pennello di foce e la sopraelevazione della scogliera di radicamento: la barriera da sommersa diventerà emersa, al molo nord. Il trasporto di materiale avverrà via mare, senza l'ingresso in città di mezzi su strada. L'importo dell'intervento è di 7 milioni 557 mila euro (fondi Masterplan) e l'arrivo della prima nave è previsto domenica, per cominciare tra martedì e mercoledì, hanno annunciato ieri i rappresentanti della Regione, dal presidente Marco Marsilio al presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, con gli assessori Umberto D'Annuntiis e Daniele D'Amario, insieme al sindaco Carlo Masci, al presidente dell'Arap Giuseppe Savini e ai rappresentanti della ditta, tra cui Giorgio Ceron.È solo una fase (altri lavori sono stati già promossi dal Provveditorato) e ce ne saranno una o due a seguire, per un totale di oltre 52 milioni, che porteranno al completamento dei due nuovi moli guardiani del porto e dell'apertura della diga foranea, alla realizzazione delle scogliere di raccordo con la diga (a nord e a sud) dopodiché si procederà con le opere per ultimare la deviazione del porto, tra cui l'escavo del nuovo alveo fluviale (ma per quest'ultima fase va perfezionato il finanziamento di 21 milioni). Entusiasmo e soddisfazione sono corali, e non potrebbe essere altrimenti. «Oggi possiamo parlare di una storia a lieto fine di buona amministrazione», ha commentato Marsilio ricordando tutti gli «ostacoli da rimuovere» trovati lungo la strada, dalla progettazione mai partita nel 2019 (nonostante fossero passati tre anni dal finanziamento) al tentativo fallito del ministro Toninelli di contrastare il progetto. «Una grande festa per un obiettivo raggiunto, lungamente atteso e per molto tempo inseguito», ha commentato Sospiri sottolineando «l'ottima notizia per i pescatori» e guardando alla «ripresa dei traffici commerciali, all'arrivo e alla partenza dei traghetti» e anche agli aspetti positivi in termini di «balneabilità e messa in sicurezza dell'alveo fluviale». A proposito di obiettivi, con gli interventi che stanno per cominciare si punta a «migliorare le navigabilità del fiume in termini di sicurezza, a ridurre la diffusione del plume fluviale sulla spiaggia nord e a intercettare la sabbia del litorale prima che si misceli con i sedimenti del fiume di cattiva qualità», in modo da poter usare la sabbia per il ripascimento, ha sottolineato Savini parlando di «un momento storico molto atteso». «Oggi si vede la luce in fondo al tunnel», ha aggiunto il sindaco ricordando i problemi vissuti dalla marineria e immaginando le navi che potranno entrare nel porto, «pressoché fermo da anni». Si colgono due obiettivi, ha detto, «per la sicurezza delle imbarcazioni e la balneabilità delle acque». La soddisfazione di queste ore è ancora più grande pensando «ai fondi trovati per il porto senza gravare sul bilancio della Regione, pur non avendo la collaborazione dell'Autorità di sistema portuale», ha sottolineato D'Annuntiis, mentre D'Amario ha parlato di «un grande lavoro sinergico» che ha portato ad oggi. «C'è ancora molto da fare, ma abbiamo bene in mente la direzione», ha detto. Ora, dunque, si punta alle altre fasi.

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