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Data: 29/10/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Nuovi voli, già a rischio l’ipotesi di Aeroitalia: la soluzione si allontana

Non è tutto oro ciò che luccica. L’improvvisa rottura tra Ancona e la compagnia Aeroitalia, che poco più di un mese fa ha attivato nuovi collegamenti aerei dallo scalo del capoluogo delle Marche, complica anche la soluzione del caso dei voli tagliati all’aeroporto d’Abruzzo. Fonti Saga, appena 48 ore fa, avevano infatti rivelato l’esistenza di una trattativa in corso tra la Regione Abruzzo e la compagnia area low cost italiana amministrata da Gaetano Intrieri. Il presidente Marco Marsilio, seguendo le orme della regione a noi confinante guidata dal compagno di partito Francesco Acquaroli, se ne sta occupando in prima persona. Ma a sorpresa Aeroitalia ha deciso di abbandonare Ancona. Una scelta che avrà ricadute indirette anche sulla possibile soluzione abruzzese di ricorrere alla stessa compagnia di volo per colmare i vuoti che si sono aperti dopo l’addio alla rotta Pescara-Linate di Ita Airways, lo stop di Ryanair al Pescara-Torino e il ridimensionamento di giorni e orari per raggiungere dall’Abruzzo Londra, Bergamo e Barcellona da parte del vettore low cost.
La strada dell’Aeroporto d’Abruzzo, che attende nei prossimi giorni l’arrivo del nuovo dg, Luca Bruni, ingaggiato con un contratto quinquennale da 105mila euro l’anno, torna ad essere in salita come lo è diventata per Ancona dove saranno ancora pochi i giorni di servizio di Aeroitalia prima dello stop ai voli per l’estero e un anno per le rotte nazionali avviate il primo ottobre scorso.
La compagnia italiana low costa attribuisce la responsabilità all’Agenzia per l’internazionalizzazione e il turismo delle Marche (Atim), colpevole di un presunto «mancato adempimento degli impegni» su un accordo di promozione (la cifra sarebbe di 750mila euro) e si dice «costretta a interrompere i voli verso Bucarest, Vienna e Barcellona a partire dal 13 novembre», e a rinunciare alla continuità territoriale per Roma, Napoli e Milano dal primo ottobre 2024.
Per il presidente della Regione Marche, Acquaroli, quella di Aeroitalia è «una scelta unilaterale». Per l’Atim e la società di gestione dell’aeroporto marchigiano, Ancona International Airport spa (Aia), «i voli per Roma, Milano e Napoli non sono in discussione in quanto regolati da una gara nazionale e da un regolamento Enac». Ma la compagnia aerea conferma la recessione.

29 ottobre 2023 il centro
È un piccolo terremoto quello che si è abbattuto sull’Aeroporto di Ancona, nostro diretto concorrente, dove tutto è peraltro accaduto mentre la premier, Giorgia Meloni, atterrava allo scalo Raffaello Sanzio. Atim e Aia però si riposizionano: svelano trattative in corso per collegare le Marche a Spagna e Grecia e annunciano la firma di un protocollo d’intesa con Ryanair per aumentare le rotte internazionali in cinque anni. Aspettiamo di sapere cosa faranno la nostra Regione e il nuovo dg di Saga che sta per atterrare all’aeroporto d’Abruzzo. (l.c.)


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