Data: 13/02/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
|||||||||||
|
|||||||||||
Nuova via Marconi, scontro sulle modifiche Il cambiamento del senso di marcia dei bus fa infuriare il centrosinistra: «Decisione senza senso»
PESCARA Continua a far discutere il progetto di riqualificazione della viabilità lungo viale Marconi. Dopo che a dicembre 2019, i lavori erano stati interrotti per non cancellare più di 90 posti auto della zona, ora con le ruspe al lavoro, nuove modifiche sono all'orizzonte, alimentando le critiche del centrosinistra. La novità, emersa giovedì nella seduta congiunta delle commissioni Lavori Pubblici e Mobilità riguarda il cambiamento di senso di marcia sulla corsia preferenziale destinata al transito dei bus Brt, che diventerebbe sud-nord, anziché nord-sud come sempre ipotizzato. «La corsia dei mezzi pubblici verrebbe spostata sul lato monti, con inversione del senso di marcia, da sud verso nord», spiega il consigliere Pd Piero Giampietro. «Una decisione senza senso, dal momento che dal piano urbano per la mobilità sostenibile si evince che i numeri richiedono un potenziamento dei mezzi pubblici da nord a sud», vale a dire da Montesilvano a Francavilla e non viceversa. «Dopo il congelamento del progetto per la questione dei parcheggi, ora si cambiano di nuovo le carte in tavola su lavori che avrebbero dovuto chiudersi entro febbraio di quest'anno. All'interno del Pums, non c'è traccia di questa modifica che andrebbe a richiedere un nuovo assetto di tutta la mobilità» aggiunge Stefania Catalano. L'accusa dei consiglieri di opposizione è anche sulla spaccatura interna alla maggioranza, non tutta al corrente della variante. «Il centrodestra dimostra ancora una volta di essere diviso», sottolineano Mirko Frattarelli e Francesco Pagnanelli. «La Tua, la società di gestione dei trasporti, ha sempre detto che la filovia aveva senso in un tragitto da nord a sud, e quindi andava implementato quel senso di marcia. Ora scopriamo in commissione il contrario. C'è assenza totale di visione e di regia in quella che doveva essere l'arteria principale del trasporto pubblico urbano». Secondo Giovanni Di Iacovo, le ragioni di una rimodulazione «scomposta e irrazionale, sono da rintracciare nella ricerca spasmodica di qualche posto auto in più, sacrificando una progettualità ampia e rimettendo in discussione le esigenze della città». Intanto, giovedì prossimo le commissioni Lavori Pubblici e Mobilità torneranno a riunirsi in maniera congiunta, come annunciato dai presidenti Massimo Pastore e Armando Foschi, proprio per approfondire le carte e valutare le ripercussioni sulla mobilità.
|
|||||||||||
www.filtabruzzomolise.it ~ cgil@filtabruzzomolise.it |