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Data: 07/02/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO

Nuova linea ferroviaria, oggi il consiglio San Giovanni Teatino, convocata una seduta con tutti i sindaci: allo studio un progetto alternativo per salvare le abitazioni

SAN GIOVANNI TEATINO Il consiglio comunale straordinario, oggi pomeriggio a San Giovanni Teatino, per discutere del raddoppio della linea ferroviaria tra Pescara e Roma che sta agitando la discussione dentro e fuori i confini comunali. Il sindaco Giorgio Di Clemente sta portando avanti la sua battaglia, insieme ai colleghi Diego Ferrara di Chieti, Giorgio De Luca di Manoppello, Oscar Pezzi di Alanno e Maurizio Giancola di Scafa, per chiedere a Rfi di rivedere il progetto, giudicato troppo impattante per i territori coinvolti. Anche per questo i cinque sindaci, dopo l'ultima riunione di venerdì sera a Chieti, hanno stilato un documento unico all'interno del quale hanno voluto cristallizzare la loro posizione: «L'idea è quella di rendere forte un'unica voce che chiede le modifiche necessarie a tutelare i territori e riesca ad ottenerle, mettendosi a disposizione con strutture tecniche e amministrative capaci di ridurre i tempi ed evitare incidenti di percorso», si legge in una nota diffusa. Quindi, la proposta che presumibilmente verrà sottoposta all'attenzione delle autorità, nell'incontro organizzato per mercoledì all'interno dell'aeroporto di Pescara, alla presenza del governatore Marco Marsilio, del commissario straordinario Vincenzo Macello e dei vertici di Rfi: «Con i rispettivi uffici elaboreremo un documento che prevede una soluzione unica in alternativa al tracciato pubblicato finora, che raccoglie tutte le istanze dei territori, al fine di superare le criticità e le situazioni più impattanti. La prospettiva a cui stiamo lavorando prevede l'interramento del percorso nel tratto di San Giovanni Teatino e Chieti Scalo fino all'intersezione con la statale 656 e all'altezza di via Tirino a Chieti Scalo, da cui il tracciato tornerebbe in superficie, per proseguire verso l'interporto, bypassando gli abitati di Brecciarola e Manoppello Scalo».E ancora: «Ognuno di noi sta cercando di rappresentare preoccupazioni concrete che ci arrivano dalla cittadinanza e darà voce della comunità le cui proprietà residenziali ed economiche si trovano sull'attuale tracciato, non per remare contro il progetto, che, come abbiamo avuto modo di rimarcare in ogni occasione, consideriamo un bene per il nostro sviluppo, ma per calarlo sul territorio come moltiplicatore di possibilità e non come origine di problemi e di una contrapposizione che, siamo certi, toglierebbe all'atteso raddoppio gran parte del valore che ha». Tutto questo verrà portato all'attenzione di chi poi dovrà decidere, nell'auspicio di poter aprire un dialogo utile e costruttivo, per arrivare alla concretizzazione del progetto ferroviario senza intaccare la vita dei territori.

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