Una diffida al presidente di Tua Gianfranco Giuliante e al Cda «a voler immediatamente procedere, con identica a modalità di divulgazione, a chiarire in via definitiva la inesistenza del pericolo amianto nel sito di proprietà della famiglia Gallucci, a titolo ripristinatorio della verità storico documentale e documentata delle sue condizioni» e stata inviata dall'avvocato Federico Gallucci, titolare del Distretto di Tua nella città di Chieti che dal 2 febbraio non sarà più operativo a causa del recesso anticipato del contratto di locazione da parte di Tua. Gallucci ieri ha tenuto una conferenza stampa dopo essere stato ascoltato il 23 gennaio dalla Commissione di vigilanza della Regione per ripercorre quelli che ritiene gli aspetti fondamentali della vicenda: ovvero il diniego dell'accesso agli atti, le dichiarazioni in ordine alla presenza del pericolo di amianto nel sito e il rispetto dei principi di economicità della spending review. «Su questi aspetti il presidente Giuliante non ha prodotto in sede di commissione alcuna documentazione tecnica o giuridica, valida a confutare le tesi che da sempre io come proprietario o di quel distretto, sto sostenendo - ha detto Gallucci -. Cioè di aver ricevuto una illegittimo diniego di accesso gli atti, di essere stato vittima di dichiarazioni sul presunto pericolo delle polveri di amianto, che non c'è, e di essere stato raggiunto da un recesso per i criteri di economicità della spending review che non ci sono. Nel ringraziare i componenti della Commissione di vigilanza, ho dovuto prendere posizione sull'aspetto più grave delle dichiarazioni fatte sul presunto pericolo delle polveri d'amianto, che non c'è, al fine di tranquillizzare i cittadini».