Data: 03/02/2021
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Next generation Ue: «Progetti vecchi su trasporti e turismo»
PESCARA «Troppo trasporto su gomma, impianti di risalita da destagionalizzare, portualità da rimodulare». Sono i tre punti dei fondi Next generation Eu, che secondo Legambiente la Regione Abruzzo dovrebbe riscrivere, aggiornando gli investimenti previsti. Insomma, i 9.3 miliardi accantonati da Bruxelles per l'Abruzzo per l'associazione ambientalista in parte dovrebbero incanalarsi verso direzioni diverse da quelle indicate, definite «datate» da Legambiente. La giunta regionale, ha presentato a novembre un panel con 74 progetti, in base ai quali 57% della quota di 9.3 miliardi del Nex generation Eu, vale a dire 5 miliardi e 341 milioni di euro, andranno alla rivoluzione verde e transizione ecologica; 3 miliardi e 96 milioni (il 33% del totale) a infrastrutture per la mobilità più sicure ed efficienti; il resto alla competitività, alla digitalizzazione e innovazione e all'istruzione e formazione. Per i vertici di Legambiente Abruzzo Giuseppe Di Marco ed Enrico Stagnini, però, «impegnare i due terzi delle risorse messe a disposizione dall'Ue per la viabilità su gomma è troppo». Anche perché, hanno spiegato ieri nel corso di una conferenza stampa, «i progetti presentati dalla Regione sono vecchi e non più aderenti ad una realtà ora mutata. Tanto per fare un esempio, la strada pedemontana ora non avrebbe più senso». Sono superati, dice il preside Di Marco, anche i «progetti sul turismo-neve. Noi non diciamo che il turismo non vada sviluppato, ma vanno ripensati in una visione strategica il trekking e il cicloturismo, che dovranno essere meno impattanti e distribuiti sulle diverse stagioni. Sulla portualità, poi, non c'è un elemento di strategia. Si parla di Vasto, Ortona, Pescara e Giulianova, ma l'unico potenzialmente commerciale è quello di Vasto per quanto riguarda gli scambi con la Croazia. Sono finanziamenti spot e la Ue ha già contestato questi progetti». Nel mirino di Legambiente, in materia di viabilità, «anche i favore per i mezzi tradizionali, mentre invece dovrebbe essere potenziato il trasporto pubblico». Ora l'iter regionale relativo ai fondi di Next generation Eu dovrebbe concludersi in aprile, «ma l'Abruzzo non ha né un piano climatico, né uno di mobilità regionale. Con quali criteri si vorranno collegare i porti? E poi bisognerà riflettere che nell'arco di due, tre anni scomparirà un certo tipo di commercio, come è accaduto per il gpl. La nostra proposta - pertanto concludono Di Marco e Stagnini - è che si costituiscano delle comunità energetiche, mentre facciamo anche notare che poco è stato investito per far fronte al rischio idrogeologico». |
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