Data: 18/09/2020
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Napoli-Bari, dalla Bei finanziamento record per l'Alta velocità
ROMA Da Napoli a Bari con il treno in 2 ore, anziché le 3 ore e 40 minuti di adesso. L'Alta velocità che finalmente supera il capoluogo campano e inizia il suo viaggio verso il Sud. Il progetto, già avviato con i primi lavori, ora può accelerare: il consiglio di amministrazione della Bei (Banca europea per gli investimenti) ha deliberato un apposito finanziamento di 2 miliardi praticamente a tasso zero. È la più grande operazione mai approvata nella storia della Bei per un singolo progetto. Potrebbe essere il passo decisivo per la realizzazione di un'opera essenziale per lo sviluppo dell'intero Mezzogiorno (basti pensare che Campania e Puglia rappresentano oltre il 40% della produzione meridionale) iniziando così a colmare il vergognoso gap infrastrutturale che finora ha negato ai cittadini e alle imprese del Sud le stesse opportunità date nel resto del Paese. I 2 miliardi deliberati per la Napoli-Bari rientrano nel maxi piano di finanziamenti da 12,6 miliardi di euro che la Bei ha approvato ieri per gestire la ripresa europea post-Covid. Ad accedere ai fondi sarà il Mef che a sua volta lo girerà alla società delle Ferrovie dello Stato (Rfi) che si occupa della realizzazione dell'opera il cui costo totale è di 6,2 miliardi di euro. E proprio ieri sera il commissario straordinario ha firmato il bando di gara per l'ultima tranche dei lavori per un valore di circa 560 milioni di euro.
Certo, ci vorranno alcuni anni affinché il sogno di collegamenti ferroviari rapidi tra i due capoluoghi di Campania e Puglia si trasformi in realtà (due ore, che diventano tre se ci si allunga fino a Roma), ma ora il progetto assume più credibilità. Il tracciato, sul quale viaggeranno sia passeggeri che merci, prevede gallerie anche molto lunghe, come quella di 25 km che collegherà la nuova stazione Hirpinia nel territorio campano a quella di Orsara in Puglia. IL CRONOPROGRAMMA Sono 121 i chilometri da realizzare con la linea a doppio binario, attraversate da 9 gallerie, 25 viadotti, 14 stazioni. Nel tratto più veloce si raggiungeranno 250 km orari. La consegna completa dell'opera è fissata per il 2026. Da Fs assicurano: sotto l'occhio vigile dell'ad di Rete ferroviaria italiana, Maurizio Gentile (al quale il governo ha dato poteri straordinari per quest'opera così da poter snellire e velocizzare pratiche e tempi), i lavori stanno andando avanti secondo il cronoprogramma. Il progetto definitivo della tratta Hirpinia-Orsara (che da solo vale 1,5 miliardi) è stato approvato nella sua versione finale a giugno. Sempre a giugno è stato aggiudicato l'appalto del secondo e terzo lotto della tratta Frasso Telesino - Vitulano. Cosicché già nel 2023, grazie all'apertura per fasi dei nuovi tratti di linea, partirà il primo treno diretto Napoli-Bari e il tempo di percorrenza inizierà a essere sensibilmente più breve delle attuali 3 ore e 40 minuti. Nel frattempo la realizzazione dell'opera darà lavoro a duemila persone, tra diretti e indotto. E in un periodo di gravi difficoltà a trovare un'occupazione non è cosa di poco conto. Nel Mezzogiorno meno che mai. Già attualmente ci lavorano mille persone; il raddoppio dell'organico è previsto a fine anno con l'apertura dei nuovi cantieri. Nelle intenzioni del governo, l'alta velocità dovrà poi raggiungere anche altre regioni meridionali. Il premier Conte lo ha detto in più di una occasione: «Lavoriamo per portare a quattro ore il tempo di percorrenza dei treni da Roma a Reggio Calabria, le stesse della tratta Roma-Torino, entrambe distanti 700 chilometri». Vedere per credere. Download 18 settembre 2020 - il messaggero.pdf |
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