Data: 30/10/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Muore Fagnano, choc nella sanità regionale. Teramo, un infarto uccide a 56 anni il manager che piaceva alla Lega e al Pd. Ha guidato per cinque anni l'Asl teramana, da settembre comandava su tutto.
La politica è in lutto, stop al Consiglio regionale. Sospiri: «Ci fermiamo per ricordarlo». Marsilio: «Aveva grande professionalità» .Da Legnini e Paolucci, a Marcozzi, Bellachioma e tanti altri: il cordoglio è unanime. D'Alfonso: da molisano ha dato tutto agli abruzzesi TERAMO Un amore maturato nel corso degli anni quello fra Roberto Fagnano -fino a metà settembre direttore generale della Asl di Teramo e poi direttore del dipartimento Salute e welfare della Regione - e l'Abruzzo.E nella "sua" Teramo Roberto Fagnano ieri mattina ha detto addio alla vita, in quella che avrebbe dovuto essere una normale giornata di lavoro. Alle 9 avrebbe dovuto partecipare a un seminario alla Asl. Alle 8 l'ultima telefonata con i collaboratori, per confermare che sarebbe arrivato di lì a poco e prendere accordi su qualcuna delle tante questioni di cui si occupava. La normale routine si è interrotta qualche minuto dopo, quando l'avvocato 56enne di Campobasso si è sentito male e ha vomitato. Poco dopo, erano quasi le 8,30, gli hanno citofonato nella casa in piazza Sant'Anna per portarlo in macchina al seminario e lui ha risposto: «Salite, non mi sento bene». E ha aperto la porta.I suoi collaboratori l'hanno trovato, pochi secondi dopo, il tempo di salire, a terra, privo di sensi. Immediata la chiamata al 118. Sul posto sono arrivati in pochi minuti i soccorritori. Il paziente era in arresto cardiaco, con le pupille già midriatiche, cioè molto dilatate. Gli operatori del 118 hanno tentato di rianimarlo sul posto, per far ripartire il battito e poi Fagnano è stato portato a sirene spiegate direttamente nel reparto di emodinamica dell'ospedale di Teramo. Qui è stato sottoposto a un intervento di angioplatisca. La coronaria destra, uno dei vasi più importanti che porta sangue al cuore, era infatti occlusa. Probabilmente si è staccata una placca dalla parete del vaso che è andata a occluderlo, formando una specie di tappo. Fagnano infatti non era cardiopatico, si era recentemente sottoposto a controlli che avevano attestato il suo buono stato di salute. Fra massaggi cardiaci, stimolazioni elettriche e farmacologiche il trombo è stato rimosso ma comunque il cuore non è ripartito. I medici dell'Emodinamica hanno tentato -in una maniera che definire disperata non è eccessivo - tutte le vie per salvargli la vita. L'infarto è stato devastante. E qualche minuto dopo le 10 hanno dovuto ufficializzare il decesso del loro ex direttore generale. La notizia, come tutte quelle dolorose, si è diffusa in un battito di ciglia. Sottovoce, con grande rispetto per un uomo che si era fatto benvolere dai più. E spontaneamente in tanti, personaggi pubblici e non, si sono diretti al secondo lotto dell'ospedale, quello dove Fagnano ha detto addio alla vita. Una folla che si è radunata senza poterlo vedere - solo alle 17 è stata aperta la camera ardente al Mazzini dove stamattina il vescovo Lorenzo Leuzzi, accorso anche lui in ospedale per dargli estrema unzione, celebrerà una messa - ma che ha voluto tributargli un ultimo gesto di affetto avvicinandosi al luogo dove ha trovato la morte.Fagnano, laureato in Giurisprudenza, era nato a Campobasso 56 anni fa. E a Campobasso, domani alle 11 si svolgeranno i funerali. Era stato direttore generale dell'assessorato alla salute della Regione Molise dal 2007 al 2012 e precedentemente era stato anche direttore generale del Comune di Termoli. L'ingresso in Abruzzo c'è stato nel 2014, quando la giunta D'Alfonso lo nominò direttore generale della Asl di Teramo. Incarico che gli è stato rinnovato per un secondo mandato fino a quando è stato chiamato dalla giunta Marsilio a ricoprire l'incarico da direttore del dipartimento salute e welfare della Regione. Grande appassionato di calcio, seguiva per quanto possibile le sorti della squadra della sua città natale, il Campobasso calcio. Ed è stato anche uno dei primi a scendere in piazza, nel maggio 2015, quanto il Teramo calcio fu promosso in serie B. Un'altra testimonianza dell'affetto che lo legava a quella che si può definire sua città di adozione è che, pur ricoprendo l'incarico in Regione era rimasto a vivere a Teramo. Un affetto ricambiato: oggi a Teramo è lutto cittadino. La politica è in lutto, stop al Consiglio regionale. Sospiri: «Ci fermiamo per ricordarlo». Marsilio: «Aveva grande professionalità» .Da Legnini e Paolucci, a Marcozzi, Bellachioma e tanti altri: il cordoglio è unanime L'AQUILA Il mondo politico abruzzese ha accolto con sgomento la notizia dell'improvvisa scomparsa, del manager, Roberto Fagnano. Moltissimi i messaggi di cordoglio. Il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, ha disposto il rinvio, al 5 novembre, della seduta del consiglio regionale, prevista per ieri. «L'improvvisa scomparsa di Fagnano ha lasciato costernato l'intero apparato del Consiglio della Regione Abruzzo, imponendoci di fermare doverosamente la giornata politica, in omaggio a un uomo e a un professionista che non ha mai fatto mancare il proprio contributo nella riorganizzazione e nella guida di un settore tanto delicato quanto quello della sanità abruzzese», le parole di Sospiri, «con Fagnano scompare una figura carismatica e un manager capace che, dopo aver diretto la Asl di Teramo, aveva accettato di assumere la guida del Dipartimento Salute e mettere al servizio della macchina organizzativa regionale tutto il proprio know how per la ristrutturazione dell'intera sanità abruzzese. La sua prematura scomparsa lascia un vuoto importante». Anche il presidente della Regione, Marco Marsilio ha espresso il suo cordoglio: «In queste pochi mesi di lavoro comune ho avuto modo di apprezzarne, oltre alle qualità umane, la professionalità e l'esperienza in un settore così delicato e complesso come quello della sanità. Ai familiari le più sentite condoglianze da parte della Regione Abruzzo». «Ho conosciuto Roberto Fagnano, che stimavo non solo per i delicati incarichi che ha sempre portato a termine con determinazione ed efficacia, ma anche per il carattere aperto e sincero», ha dichiarato l'onorevole Giovanni Legnini, «un professionista attento e preparato, apprezzato da tanti sul territorio per la sua profonda competenza e per la straordinaria umanità».«In questo momento di profondo dolore, rivolgiamo il nostro pensiero e le più sentite condoglianze alla famiglia», scrivono i consiglieri del M5S con a capo Sara Marcozzi. Mentre il capogruppo del Pd, Silvio Paolucci, ha ricordato Fagnano come «una professionalità importante, che ha dato alla sanità non solo teramana la sua esperienza e la sua passione, senza mai perdere di vista i bisogni della comunità e senza mai tirarsi indietro di fronte al lavoro».«Ho avuto modo di apprezzare l'uomo prima ancora che il manager negli anni in cui ha guidato la Asl di Teramo. Roberto ha dato tanto alla comunità teramana e tanto avrebbe dato alla sanità regionale», il commento di Dino Pepe, del Pd. «Roberto Fagnano era un professionista preparato e naturalmente portato, nella sua azione, a privilegiare il rapporto sincero con le persone, prima ancora che quello con le istituzioni. Se n'è andato un amico vero» ha dichiarato il consigliere di Abruzzo in comune, Sandro Mariani.Anche Luigi D'Eramo, commissario della Lega, esprime il suo cordoglio. Per il deputato del Carroccio, Giuseppe Bellachioma «non ci sono parole, quando accadono cose come questa. Rimane solo un'infinita tristezza per aver perso un ottimo manager e un sincero amico». Il capogruppo della Lega, Pietro Quaresimale ha definito la scomparsa di Fagnano «una grave perdita umana e professionale per la nostra regione».«Ho trovato in lui una grande professionalità e una signorilità nei modi e nel carattere che sono davvero rari», ha detto il consigliere dell'Udc, Marianna Scoccia. Cordoglio è stato espresso, anche a nome della municipalità, dal sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi. Messaggi di stima e sincero affetto sono arrivati, infine, dal nuovo direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Thomas Schael, che ha detto: «Lascia un vuoto grande in una regione che lo aveva adottato, apprezzandone qualità e competenze» e da Franco Pagano, della Fimmg Abruzzo, che ne ha sottolineato «le capacità professionali e la grande umanità». D'Alfonso: da molisano ha dato tutto agli abruzzesi Roberto Fagnano ha scelto il cammino eterno.Ho atteso prima di pensare parole di cordoglio sentito poiché ho sperato che arrivasse una smentita. Roberto non è più con noi, dopo avere realizzato un grande contributo per il diritto alla salute degli abruzzesi, con riconoscimento positivo ad ogni livello istituzionale. Ha saputo riportare sotto la luce del lavoro collettivo la mitezza, la moderazione, la risolutezza, la capacità di spingere l'insieme, facendo in modo che il protagonismo fosse di tutti. Si vantava di essere un servitore degli Abruzzi, pensando alla nostra regione e alla sua regione, all'Abruzzo e al Molise. Ha fertilizzato con la sua competenza delle forme e del contenuto il difficilissimo regionalismo abruzzese, cercando in ogni momento di convincersi e di convincere sulla giustezza della decisione migliore, che per il nostro Roberto doveva essere rispettosa delle forme e sostenibile economicamente. Silvio Paolucci si incuriosì della fermezza giuridica di Roberto, in ragione del cammino esigente e rigoroso che la Regione doveva portare a conclusione, per recuperare a favore degli abruzzesi una Sanità autonoma e responsabile. Queste settimane per Roberto sono state difficilissime, per il crescente carico di lavoro e la quantità delle sfide che doveva supportare nella nuova veste di Direttore Regionale. Roberto Fagnano entra nella memoria collettiva dell'Ente Regione, dei suoi colleghi, degli amministratori e soprattutto dell'intero sentimento della comunità abruzzese. Personalmente ho imparato da Roberto a dare dimensioni ai ritardi, alla mancanza di automatismo, alle questioni complesse che si rinvengono in Regione se si scava, perchè Roberto disponeva in abbondanza di civiltà personale che è di più dell'educazione della competenza. Direttore, Roberto, Ti ringrazio per come ti sei prodigato e ti chiedo scusa per quanto ti abbiamo chiesto di prodigarti. Una grande stretta di mano riconoscente ai famigliari, dicendo loro che Roberto Fagnano ha espresso elevatamente, riconosciutamente, il significato della sua grandezza di servitore dei cittadini e di persona sensibilissima.Luciano D'Alfonso
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