Data: 16/05/2021
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Modello 730: detrazioni a rischio. Appare molto incoerente che in un anno in cui si erogano aiuti a fondo perduto passi una tagliola sui rimborsi ai contribuenti che avrebbero meno liquidità da mettere nel sistema economico già stremato.
È partita ufficialmente la campagna del modello 730: dal 10 maggio scorso è infatti possibile prendere visione dei modelli precompilati sul sito dell'Agenzia delle entrate mentre solo tra qualche giorno si potrà accettare o modificare e spedire i dichiarativi. Tuttavia contribuenti ed operatori del settore sono già partiti, con la ricerca della documentazione e lo studio delle istruzioni ministeriali per compilare una dichiarazione da 110 e lode. Proprio leggendo le istruzioni molti contribuenti si saranno ricordati con sgomento o avranno addirittura scoperto in ritardo che dal 2020 le spese che danno diritto alla detrazione nel modello 730 o nel modello Redditi andavano pagate con strumenti tracciabili, ovvero con carte di Credito, Pos, Bancomat, bonifici e assegni. Non molti sono in regola con la novità, in quanto la norma, già di per se difficile da digerire, è entrata in vigore il 1° gennaio 2020, anno altrettanto infausto. Il risultato? Molte detrazioni e deduzioni per quanto apparentemente legittime, rischiano di andare praticamente in fumo e la penalizzazione potrebbe colpire soprattutto le persone più anziane perché, soprattutto sotto covid hanno perso ulteriore confidenza con i pagamenti elettronici o non hanno magari saputo dell'entrata in vigore delle nuove regole. Un grosso punto interrogativo quindi pende sulla gran parte delle detrazioni del 19%: come ad esempio le spese per l'istruzione, le spese funebri (), le spese per l'assistenza personale, quelle per l'attività sportive, e per i canoni di locazione sostenute dagli studenti universitari fuori sede. Sotto lo stesso incubo anche le locazioni liberali e spese veterinarie nonché quelle per i premi assicurazione vita e infortuni per non dimenticare le spese per l'acquisto degli abbonamenti per i mezzi pubblici. Grazie al cielo fanno eccezione le spese per l'acquisto di medicinali in farmacia e quelle spese sanitarie effettuate presso strutture pubbliche o strutture private accreditate al servizio sanitario nazionale. Sono questi gli unici ambiti in cui è stato espressamente previsto che i pagamenti in contanti diano ancora diritto allo sconto fiscale. Sarà difficile, ma sarebbe doveroso un ripensamento. Del resto appare molto incoerente che in un anno in cui si erogano aiuti a fondo perduto passi una tagliola sui rimborsi ai contribuenti che avrebbero meno liquidità da mettere nel sistema economico già stremato. |
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