Data: 21/01/2024
Testata Giornalistica: IL QUOTIDIANO DEL MOLISE |
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Metro leggera in archivio, ma le stazioni restano illuminate alla mercé di tutti. Ultimate tra il 2019-2020 sulla linea Matrice-Bojano che è stata conteggiata nei costi di Trenitalia fino al 2023
Nel nuovo contratto 2024-2033 c'è l'eliminazione dei passaggi a livello a Campobasso prima di pensare ad un ipotetico avvio Nel nuovo contratto di servizio firmato dalla Regione Molise con Trenitalia per gli anni 2024-2033, si prevede espressamente «l’eliminazione del costo della cosiddetta “metropolitana leggera”, mai entrata in funzione ma conteggiata nei costi di Trenitalia» con 23,5 milioni di euro sui 269,5 totali del precedente contratto 2015-2023. Più in particolare, il tratto tra Matrice e Bojano «presenta evidenti carenze infrastrutturali – si legge nel documento dell’assessore ai Lavori Pubblici, Michele Marone, di cui hanno preso visione i sindacati lo scorso 15 gennaio nella consueta audizione del lunedì a Palazzo D’Aimmo e il giorno dopo l’Aula durante il dibattito per l’approvazione del Piano regionale Trasporti 2022-2031 – dovute alla presenza di un solo binario e 3 passaggi a livello nel centro abitato di Campobasso con gravi ripercussioni sul traffico veicolare cittadino per il passaggio dei treni ogni 35 minuti». Ma su questo, il sottosegretario, Vincenzo Niro ha aggiunto che «non è possibile avere i passaggi a livello al centro della città senza prevederne la soppressione. È un problema che abbiamo risolto perché abbiamo consentito di fare la progettazione definitiva: nell’ambito dei 210 milioni corrisposti a Trenitalia, è previsto un finanziamento ad hoc per questo. Quando la metro leggera sarà attivata, alla pari della linea Campobasso-Termoli, sarà fatto un “addendum” per poter fruire anche di questa infrastruttura» o meglio, come ha spiegato l’assessore Di Lucente, «il contratto di servizio con Rfi sarà rimodulato non appena questi lavori saranno completati». Intanto, ciò che è sotto gli occhi di tutti sono le stazioni della metropolitana leggera, ultimate tra il 2019 e il 2020 con entrata in servizio che fu prevista entro il 31 dicembre 2022, ma soprattutto ben illuminate al servizio però di nessun passeggero (con tutti i costi a carico della collettività che ne conseguono) e alle mercé di chiunque voglia utilizzarle come alloggio più o meno temporaneo: Matrice, le due nuove fermate di Campobasso, San Michele (vicino via Delle Frasche) e Duca D’Aosta, e quella di San Polo Matese, l’ultima prima di Bojano che completa il tratto in questione «con una spesa – ha ricordato il capogruppo del M5S in Consiglio regionale, Andrea Greco – di 25 milioni di euro, di cui beneficeremo solo di una parte, ovvero quella relativa all’elettrificazione della linea. Per il resto, sono state fatte solo stazioni che, entro 10 anni, diventeranno delle vere cattedrali dello sperpero di denaro pubblico». Anzi, hanno iniziato a diventarlo quando, una volta ultimate, non si è provveduto all’acquisto dei treni né a chi e come avrebbe dovuto gestire il servizio. |
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