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Data: 29/03/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO

Medici e infermieri, parte la corsa al reclutamento Già assunti 200 operatori sanitari. Ne servono molti altri: ecco i bandi delle Asl. Un milione di mascherine al mese La Fater comincia la produzione.

L'azienda pescarese donerà le prime 250mila alla Protezione civile nazionale. Il grazie di Marsilio Ma sono tante altre le fabbriche che si trasformano. A Roccamontepiano la storia di solidarietà


29 marzo 2020 il centro coronavirus

PESCARA Ne hanno già assunti 200 e ne cercano ancora decine: medici, infermieri, operatori sanitari che vogliano lavorare in prima linea, in Abruzzo, sull'emergenza coronavirus. Le quattro Asl hanno pubblicato i relativi bandi e reclutano con urgenza personale, nel giorno in cui i pazienti affetti da Covid-19 salgono a 1.133, con 116 nuovi casi. Continuano ad aumentare anche i decessi, che in totale sono 76. Nei prossimi giorni verrà implementata l'attività dei laboratori che si occupano dei test, con l'obiettivo di eseguire un numero sempre maggiore di tamponi.

NUOVI CASI. Dai test eseguiti dal laboratorio di riferimento regionale di Pescara, anche attraverso l'Istituto Zooprofilattico di Teramo, sono emersi altri 116 casi. I pazienti gravi, ricoverati in rianimazione, sono 70; quelli in ospedale in terapia non intensiva sono 311. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche i decessi. Tra gli ultimi vi sono un 60enne di Roseto degli Abruzzi, un 71enne di Teramo, un 81enne di Pescara, una 82enne di Pianella, un 68enne di Casalbordino, una 90enne di Francavilla al Mare, un 78enne di Pretoro e una 64enne di Castiglione Messer Raimondo, morta nei giorni scorsi e inserita solo ieri nel bollettino della Regione.

ASL RECLUTANO PERSONALE. Per far fronte all'emergenza coronavirus, le quattro Asl abruzzesi, su indicazione dell'assere alla Sanità, Nicoletta Verì, reclutano nuovo personale. Sono stati pubblicati bandi rivolti a medici, infermieri e operatori sanitari. Diverse le figure richieste, tra cui anestesisti e rianimatori, personale specializzato in malattie infettive, dell'apparato respiratorio e cardiovascolare, in medicina interna o d'emergenza urgenza e in geriatria. L'esperienza in determinati settori, in ogni caso, rappresenta un valore aggiunto, ma non è fondamentale. C'è bisogno di medici, anche specializzandi, come si legge nei bandi delle aziende sanitarie, tutti con carattere d'urgenza.Gli avvisi sono aperti anche a «medici specialisti, anche in quiescenza (anche non iscritti al competente albo professionale), in conseguenza del collocamento a riposo», recita un altro. Si cercano inoltre «infermieri professionali disponibili a prestare attività su turni h24, sette giorni su sette». I bandi non prevedono un limite numerico, perché il personale verrà reclutato in base alle esigenze e all'evoluzione dell'epidemia. Le assunzioni vengono effettuate con fondi della Protezione civile. Sono duecento le persone assunte fino ad ora per fronteggiare l'emergenza.

SEMPRE PIÙ TEST. Con il passare dei giorni, inoltre, verrà implementata sempre di più la capacità dei laboratori di eseguire test. L'Istituto Zooprofilattico di Teramo da domani arriverà a processare 550 campioni al giorno, mentre è già operativo il Laboratorio dell'Università d'Annunzio di Chieti-Pescara. Il laboratorio della Asl di Pescara, oltre all'implementazione della capacità numerica, ora ha anche kit per il test veloce. Una maggiore efficienza in termini di diagnosi consentirà di concentrarsi anche sui soggetti asintomatici. «Il test ai sintomatici si fa sempre», sottolinea il direttore del laboratorio di Pescara, Paolo Fazii, «quelli che rimangono indietro spesso sono gli asintomatici. Arriva ogni giorno una quantità enorme di tamponi e dobbiamo lavorare con delle priorità. Con l'aumento della capacità in termini numerici aumenterà anche la base da sottoporre a test».«Al momento», aggiunge, «a Pescara riusciamo a fare 320 esami al giorno, che saliranno a 500 entro il prossimo fine settimana. Poi, grazie ad un altro strumento rapido che abbiamo già acquistato, arriveremo ad 800. Tutto questo ci consentirà di gestire meglio i sintomatici e di mappare la diffusione del coronavirus in Abruzzo.Si potrà così testare, ad esempio, il personale sanitario, gli ospiti delle case di riposo, le forze dell'ordine e altre categorie a rischio. In questi giorni sono costantemente al lavoro per reperire macchinari, reagenti, per scoprire nuove soluzioni».

TAMPONI AL PERSONALE. A gran voce, da più parti, viene chiesto di sottoporre a tampone, con urgenza, proprio il personale sanitario, che è quello più esposto a rischi. Solo all'ospedale di Teramo, ad esempio, sono una quarantina gli operatori contagiati. La Regione ha quindi chiesto alle Asl di lavorare in questa direzione e di inviare dei report, che però non sono ancora arrivati.

15 MILIONI DI EURO. Proprio per garantire la sicurezza degli operatori sanitari e per consentire il trattamento dei pazienti, la Giunta regionale ha stanziato 15 milioni di euro per l'acquisto di mascherine, ventilatori, monitor e altri dispositivi. Il capo Dipartimento della Protezione Civile, Pierpaolo Pescara, sottolinea, però, le «difficoltà di un mercato nazionale e mondiale intasato che sta rallentando l'iniziativa non solo abruzzese». È il caso delle 700mila mascherine che sono bloccate a Mosca. La Regione sta facendo di tutto per far sì che quell'aereo possa finalmente decollare.

POSITIVI IN CASA DI RIPOSO. Criticità stanno interessando anche le case di riposo. Dopo lo sgombero di una struttura a Loreto Aprutino, problemi si registrano anche in un istituto di Pescara, in zona Colli: accertati casi di positività e alcune persone sono state trasferite in ospedale per insufficienza respiratoria.

GIOVANE DIMESSO. Tra le notizie positive ci sono le dimissioni di un 30enne che era ricoverato a Chieti. È stato trattato con il Tocilizumab - farmaco per l'artrite usato in via sperimentale sui pazienti affetti da Covid-19 - che, dopo i buoni risultati ottenuti a Pescara, anche al Santissima Annunziata sembra dare gli effetti sperati.

LA GENEROSITÀ. Altra nota positiva riguarda la generosità degli abruzzesi: sono arrivate a quasi 462mila euro le donazioni effettuate a supporto del sistema sanitario attraverso il conto corrente attivato dalla Regione. Per chi volesse donare, il codice IBAN è: IT48V0538712917000000040300 intestato a "Regione Abruzzo - Giunta regionale", con causale "Erogazione liberale emergenza Coronavirus".

 
La Fater comincia la produzione.
 
PESCARALa Fater spa produrrà 250mila mascherine a settimana. In un mese si stima che la multinazionale leader nella produzione di pannolini e assorbenti possa rifornire la Protezione civile nazionale di un milione di mascherine chirurgiche per fronteggiare l'emergenza coronavirus. Ad annunciarlo è la stessa azienda che da domani riconvertirà la produzione dello stabilimento di Pescara, adattando una linea produttiva che realizzava assorbenti igienici femminili. Il via libera è arrivato ieri dopo che sono stati completati con successo i test tecnici sulla linea e i test di performance sui quali ha lavorato un team di esperti di prodotto e di tecnologia dell'azienda. La mascherina è stata testata in laboratorio e ha superato i test di efficacia di filtrazione batterica, respirabilità e rischio biologico per i dispositivi medici.
INIZIA LA PRODUZIONE. Domani partirà la produzione di mascherine chirurgiche in un momento dove è difficile reperirle sul mercato mondiale. La Fater donerà le prime 250mila alla Protezione civile che provvederà alla loro distribuzione, in particolare al personale sanitario. Ulteriori quantitativi di mascherine, da produrre nelle successive settimane, saranno messi a disposizione della Protezione civile nazionale a prezzo di costo. «In questi momenti sentiamo il nostro lavoro come servizio verso gli altri», spiega Piero Tansella, general manager della Fater. «Vorrei ringraziare di cuore tutte le persone che hanno reso possibile questa iniziativa in tempi rapidissimi e in mezzo a tante difficoltà. In questo modo vogliamo dare il nostro contributo per essere al fianco delle persone e soprattutto del personale medico e infermieristico che è di esempio per l'intero Paese».
IL RINGRAZIAMENTO DELLA REGIONE. «La notizia dell'avvio della produzione di mascherine da parte dell'azienda abruzzese Fater ci riempie d'orgoglio. È un risultato importante che dà il via alla realizzazione di un progetto che, sin dal primo momento, ho voluto sostenere attraverso i contatti con il commissario per l'emergenza Domenico Arcuri e le personali sollecitazioni al mondo produttivo affinché si giungesse a una conclusione positiva». Questo il commento del presidente della Regione Marco Marsilio che ringrazia la Fater «per aver raccolto lo stimolo a riconvertire l'industria ed entrare in campo tra le forze migliori d'Italia a sostenere questa battaglia. Siamo orgogliosi del fatto che l'Abruzzo potrà dare con le sue aziende più qualificate un contributo importante non solo per l'Abruzzo ma per l'intera nazione al fine di mettere nelle condizioni più adeguate il personale sanitario per fronteggiare questa emergenza».
DA TOCCO DA CASAURIA A ROCCAMONTEPIANO. Si aggiungono altre aziende alla lista di quelle che in questi giorni donano mascherine chirurgiche. La Adriamed di Tocco da Casauria, che produce dispositivi medici, ha regalato duemila mascherine al Comune che tra oggi e domani le distribuirà ai cittadini in modo che ogni nucleo familiare ne abbia almeno due. «In passato acquistavamo mascherine per metterle nei pacchi chirurgici che produciamo», dice l'amministratore delegato Francesco Di Florio, «ora abbiamo riattivato il fornitore e ce le siamo fatte arrivare per uso interno all'azienda e per donarle al Comune di Tocco». La Adriamed per ora si occupa del confezionamento e della distribuzione, ma nel giro di qualche settimana produrrà anche mascherine perché ha acquistato un macchinario in grado di farle.A Roccamontepiano la ditta di Carmela D'Angelo ha smesso di realizzare camici e grembiuli per il personale delle aziende e, con il supporto della Neos Italia e del Berrettificio Diadema, ha donato 10mila mascherine monouso (non certificate, ma comunque di buona qualità) a cittadini, operatori di servizi primari, associazioni di volontariato e case di riposo. «A Carmela hanno offerto soldi per il suo lavoro, ma lei ha risposto no», racconta Adamo Carulli, sindaco di Roccamontepiano, che per ringraziare la signora Carmela sospenderà il pagamento dell'affitto del capannone della ditta D'Angelo che è di proprietà del Comune.
LE ALTRE INIZIATIVE. Dal tessuto goretex utilizzato per la produzione di tessuti sportivi alle mascherine: Giosport, azienda di Pescara dell'imprenditore Giovanni Di Girolamo, le distribuisce a ospedali, Croce rossa e personale impiegato in prima linea sul fronte del Covid-19 in tutta Italia. Ogni giorno saranno prodotte 5mila mascherine lavabili che hanno ricevuto una particolare certificazione medica. Al reparto di Oncologia dell'ospedale Bernabei di Ortona, intanto, sono arrivate 500 mascherine realizzate dalla Blueitaly di Montesilvano dell'imprenditrice Cinzia Di Zio.
 

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