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Data: 30/04/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Marsilio corregge le stime: «Niente rischi»

I dati pubblicati sul portale Cohesion Data della Commissione europea «risultano disallineati», l'Abruzzo dunque non sarebbe penultimo nella classifica nazionale per la spesa del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) per il periodo di programmazione 2014-2020. A darne notizia è il presidente della Regione, Marco Marsilio, che smentisce «un dato sbagliato», assicurando che «per il Fesr la rendicontazione non è ferma al 56% come emerge dalle classifiche, ma siamo intorno all'80% con una previsione di chiusura per la fine dell'estate». Inoltre il governatore al Messaggero annuncia che per quanto riguarda le risorse del Fondo sociale europeo (Fse) «siamo già al 92% e a breve certificheremo il 100%, chiudendo quindi il programma. Abbiamo speso fino all'ultimo euro». Per Marsilio il disallineamento riguarderebbe alcuni fondi "dirottati" per la pandemia. «Ne sto discutendo al Ministero e con gli uffici dell'Ue, perché quel dato non tiene conto delle risorse prese da quel programma e spostate sull'emergenza Covid - dichiara il governatore - Era l'unica possibilità di reperire fondi straordinari per far fronte alla spesa. Il Comitato di sorveglianza dell'Ue ha certificato che per i fondi Fse l'Abruzzo ha raggiunto il 92%, ma nelle classifiche la regione registra sempre percentuali molto più basse: questo è un paradosso. Ricordo che il programma è cambiato con il Covid e le Regioni hanno riprogrammato le risorse. Parliamo di fondi spesso incagliati per via di una programmazione sbagliata, che si faceva fatica a spendere». Commentando i dati, il capogruppo del M5S, Francesco Taglieri, punta il dito contro il centrodestra: «Marsilio cali il sipario della propaganda e inizi a lavorare sul serio, rischiano di farci perdere milioni di risorse economiche - dichiara Taglieri - Se la rotta non viene immediatamente invertita i fondi tornerebbero al mittente, una vera mannaia per l'economia locale». Marsilio tuttavia ha assicurato che questo rischio non c'è. «Sui fondi attuali abbiamo recuperato 6-7 posizioni, abbiamo rimesso mano ai programmi a marzo-aprile del 2019 e già a dicembre l'Ue ha segnalato l'ottima prestazione della nostra regione - ricorda infine il presidente - Quell'anno l'Abruzzo è stato preso come esempio di recupero di una situazione difficile, tanto che oggi siamo in chiusura e, ribadisco, nel pieno rispetto dei tempi».


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