Data: 05/11/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Marsilio conferma: l'alta velocità non tocca il capoluogo d'Abruzzo. Per il presidente ci sono delle forti resistenze dell'Europa a riconoscere «ulteriori nuovi corridoi»
Ma l'esclusione delle zone interne dal piano dei collegamenti infrastrutturali rialimenta le proteste. Mille firme inviate alla Carfagna Gargano: la nostra proposta prevede un percorso più rapido per la Pescara-Roma L'AQUILA La conferma, seppure indiretta, arriva dal presidente della Regione, Marco Marsilio: la linea ferroviaria ad alta velocità Roma- Pescara non transiterà per L'Aquila.«Come Regione insisteremo, ma il ministero delle Infrastrutture ci ha fatto capire che, per quanto riguarda il collegamento ferroviario trasversale, da parte dell'Europa c'è molta resistenza a riconoscere ulteriori corridoi. È più semplice e ottenibile il prolungamento di un corridoio esistente che non una variante o una costituzione ex novo». Parole chiare, quelle di Marsilio, che hanno rinfocolato le polemiche sull'esclusione delle zone interne dell'Abruzzo, in particolare dell'Aquila, dal piano di collegamenti infrastrutturali presentato dalla Regione.
RETE EUROPEA «Come sapevamo e come abbiamo sempre detto l'Europa è disponibile a rivedere e ad ampliare la rete dei corridoi delle reti europee di mobilità Ten-T se lo Stato dimostra di crederci», dichiara il presidente della Regione Marsilio, «dalle interlocuzioni con il ministero delle Infrastrutture abbiamo capito che l'Europa non dà i soldi per fare le reti Ten-T semplicemente perché vanno chiesti e si disegnano sulla cartina».«Se lo Stato ci crede», aggiunge, «fa i necessari investimenti e realizza una rete con parametri innovativi, allora arrivano anche il riconoscimento europeo e, in futuro, la possibilità di accedere a finanziamenti. Lo Stato sta dimostrando di voler investire sull'asse Adriatico e, grazie a questo intervento, prende corpo la possibilità che l'Europa accolga la richiesta del Governo, da noi stimolata, di realizzare il prolungamento del corridoio adriatico fino alla Puglia, inserendo l'Abruzzo all'interno di queste reti».L'Aquila resterà tagliata fuori, come evidenziato dalla deputata del Partito democratico, Stefania Pezzopane, dal consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci e dal consigliere comunale, Stefano Palumbo, anche loro del Pd. Ma il coro dei "no" è destinato a crescere.
ABRUZZO INTERNO ESCLUSO «Il ruolo marginale conferito alla città dell'Aquila, capoluogo della regione, nel disegno del "nuovo Abruzzo" illustrato dal presidente, Marsilio, ci preoccupa e non poco», afferma Roberta Gargano, coordinatrice del Tavolo di confronto L'Aquila collegamenti ferroviari veloci. «Chiediamo chiarezza sui piani infrastrutturali abruzzesi, problematica importante e strategica per l'intero territorio regionale e, in particolare, per le zone interne vergognosamente trascurate da decenni e decenni di politiche poco propense agli investimenti sui territori e sul grande tema dell'attraversabilità reale, da persone e merci, del Centro- Italia. Dalle parole di Marsilio si deduce che lo studio della revisione del collegamento ferroviario dell'Aquila, nel contesto della rete abruzzese e del Centro-Italia, è stato in qualche modo inserito nei programmi anche se, ad oggi, non si intravedono vie per l'eventuale finanziamento. Chiediamo a tutti i rappresentanti politici del territorio aquilano di esternare pubblicamente la loro posizione su questa importantissima questione».
Mille firme inviate alla Carfagna Gargano: la nostra proposta prevede un percorso più rapido per la Pescara-Roma
L'AQUILA La proposta per il collegamento ferroviario veloce Roma-Pescara, via L'Aquila, suffragata da una petizione che ha superato il migliaio di firme, è stata presentata dalla coordinatrice del Tavolo, Roberta Gargano, al ministro per il Sud, Mara Carfagna. In dettaglio il progetto prevede un nuovo passaggio della linea ferroviaria sull'Aquila con l'ammodernamento di una tratta e la costruzione di una nuova ferrovia «che risponda a necessità non solo di carattere tecnico, ma anche logistiche e strategiche per uno sviluppo economico armonioso di aree interne e costiere della Regione. La proposta», spiega Gargano, «ha il pregio di rappresentare il percorso più rapido, realisticamente realizzabile, per il collegamento complessivo tra Pescara e Roma, quantificabile nell'ordine delle 2 ore». Un tracciato già quasi completamente realizzato o pianificato (in particolare la Nuova Ferrovia veloce Rieti-Passo Corese-Roma): resta da progettare una nuova tratta tra Scoppito e Rocca Sinibalda (circa 32 chilometri con quattro gallerie, di cui una di circa 17 chilometri). Il passaggio via L'Aquila, secondo il Tavolo di confronto che ha elaborato il progetto, «garantirebbe circa 30 minuti di vantaggio rispetto al passaggio via Avezzano, anche dopo gli eventuali ammodernamenti, principalmente in virtù di un minore dislivello da superare (altezza massima circa 730 metri contro 900 metri), minori pendenze (sempre sotto i 15% necessari per sostenere linee ad alto carico, cosa non possibile via Avezzano) e meno curve, quindi meno gallerie necessarie per raddrizzare il tracciato esistente». In termini chilometrici i due percorsi sono equivalenti, nell'ordine dei 230 chilometri circa. «Il pregio della proposta», conclude Gargano, «è anche nella possibilità di far confluire in una strategia generale il rinnovamento e lo sviluppo delle infrastrutture regionali, senza escludere o penalizzare l'area del Fucino e favorendo la sinergia con altre esigenze distribuite sul territorio interessato. Una è senz'altro la rete di trasporto merci tra Ortona e Civitavecchia».
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