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Data: 16/02/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO

Marsilio attacca: «Il governo ci ignora» Il presidente spara a zero sul premier Conte e il ministro Provenzano: nel Piano per il Sud briciole alla nostra Regione

PESCARA Il governo ignora l'Abruzzo. Marco Marsilio si infuria. Per il presidente della Regione il "Piano per il Sud 2030" è una montagna che ha partorito un topolino. Così parla di «sconcerto e delusione» Marsilio rivolgendosi al ministro Giuseppe Provenzano e al premier Conte. «Hanno dimenticato l'Abruzzo», sbotta, «una regione che da decenni soffre l'assenza dello Stato sulle politiche infrastrutturali. Ancora una volta ai proclami non fanno riscontro i fatti». All'Abruzzo sarebbero state devolute solo briciole: i miglioramenti delle Statali 16 e 17, l'Adriatica e l'Appulo Sannitica che da Foggia arriva all'Aquila. «Abbiamo l'urgente bisogno di infrastrutture», riprende Marsilio nel suo sfogo-denuncia, «ma nel Piano del Governo per il Mezzogiorno manca completamente una visione dell'Abruzzo come Regione snodo europeo verso i nuovi mercati della Via della Seta». E se è vero che l'isolamento del Mezzogiorno si combatte con la connettività e che l'Abruzzo rappresenta la regione naturale per questo: «Non basta migliorare due strade statali, ma occorre un progetto infrastrutturale organico e credibile», incalza il governatore che passa alla controproposte: «Occorre procedere con urgenza alla realizzazione di opere in parte già previste ed in parte finanziate. Opere infrastrutturali alle quali l'Abruzzo non può rinunciare. Opere note e da tempo condivise dagli esperti e dalle associazioni di categoria, ma delle quali non troviamo alcuna traccia nel Piano per il Sud». Un piano che Marsilio boccia in toto, dopo la presentazione avvenuta venerdì a Gioia Tauro. «Chiederemo al Governo un confronto immediato» annuncia il presidente che elenca sei priorità della regione. Eccole.

1) Miglioramento, velocizzazione e messa in sicurezza delle intera rete autostradale, adriatica e per Roma.

2) Reti Ten-T e intermodalità, dove l'Abruzzo dev'essere necessariamente inserito sia nel corridoio Core adriatico che nella revisione del Corridoio V da Ovest a Est.

3) Collegamento ferroviario Adriatico/Tirreno, con l'annosa questione del potenziamento e della velocizzazione della ferrovia Pescara-Roma.

4) Le autostrade del mare, con il necessario potenziamento del sistema portuale abruzzese, pure funzionale ai grandi corridoi di trasporto merci.

5) Il potenziamento dell'Aeroporto d'Abruzzo.

6) Un "piano Marshall" della viabilità statale e provinciale, dove sono clamorose ed irrisolte le criticità anche a causa della fragilità idrogeologica della regione.

«Mi fermo qui», conclude Marsilio, «ma l'elenco potrebbe continuare. Altro che due strade statali, l'Abruzzo ha bisogno di molto di più», esclama, «invito il Governo alla serietà nell'approccio ai problemi cronici della nostra regione che, se non trovano soluzione, finiranno per costituire il collo di bottiglia per lo sviluppo del Mezzogiorno, portando al fallimento l'intera strategia per il Sud. Non ci prendete più in giro».La requisitoria di Marsilio viene subito raccolta e rilanciata dal suo partito: «Condividiamo le preoccupazioni e le perplessità del presidente della Regione. Ancora una volta si assiste a un atto del governo che dimentica il ruolo strategico che l'Abruzzo ha per riconnettere il Meridione con il resto dell'Italia e dell'Europa. Purtroppo nel Piano per il Sud c'è poco Abruzzo».«Condividiamo quindi la necessità di istituire da subito un tavolo di confronto affinché si riesca a correggere i progetti del ministro Provenzano». Firmato il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, Etelwardo Sigismondi, e il capogruppo in Consiglio regionale Guerino Testa.


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