ROMA Come un puzzle, giorno dopo giorno, la manovra del governo prende forma. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte, a margine del Consiglio dei ministri che ieri ha approvato il decreto sul clima, ha detto che ora «si entra nel vivo», ribadendo che sulla lotta all'evasione «serve coraggio». Ma è sul fronte delle misure che arrivano le principali novità. Dopo le incertezze dei giorni scorsi il governo ha deciso di confermare per il prossimo anno sia l'eco-bonus sulle ristrutturazioni edilizie, che il sisma-bonus. Le detrazioni fiscali al 65 per cento per chi migliora l'efficienza energetica di appartamenti ed edifici con l'acquisto di infissi, caldaie e altri sistemi ecologici, e lo sconto fino all'85 per cento per chi migliora le prestazioni antisismiche saranno confermati nelle stesse modalità del passato. Sarebbero tramontati, insomma, i propositi di legare al reddito gli sgravi. La seconda novità è l'arrivo di un nuovo piano casa del governo. Il piano, su iniziativa del ministro delle infrastrutture Paola De Micheli, è stato ribattezzato «Rinascita urbana». Sarà «un programma pluriennale per la riqualificazione e l'incremento dell'edilizia residenziale pubblica e sociale e la rigenerazione urbana». Le misure, viene spiegato, saranno nel decreto fiscale e in manovra: in totale valgono 1 miliardo. I fondi saranno cumulabili con misure come il sisma bonus e l'ecobonus. Ci sarà cofinanziamento delle Regioni e l'apporto di risorse private, da Cdp e fondi privati. Una parte «consistente» del piano per la casa del governo finanzierà «il fondo di sostegno alla locazione, per agevolare l'accesso all'affitto per le famiglie in difficoltà», si legge in un documento nel quale vengono anticipate le linee generali del piano. «Le risorse arriveranno direttamente alle famiglie attraverso la definizione di graduatorie comunali aggiornate ogni tre mesi». Il piano prevede inoltre lo «sviluppo di dotazioni urbane e di servizi connessi all'abitare come il primo soccorso, il medio e piccolo commercio, gli spazi collettivi e relazionali; la riconversione di immobili e spazi oggi inutilizzati pubblici e privati». Misure di riqualificazione positive, in grado di dare valore alle periferie delle città. Incognite ci sono invece sugli effetti che il programma del governo può avere sul mercato delle abitazioni, con effetti distorsivi che - se non prevenuti- potrebbero configurare una concorrenza sleale in un mercato già da anni sofferente.
DISCO VERDE Ieri il consiglio dei ministri ha poi dato il via libera al bonus per rottamare auto e moto inquinanti. Ma, per il momento, c'è stato uno stop al taglio dei sussidi pubblici dannosi per l'ambiente. Il decreto Clima parte con un fondo da 255 milioni di euro destinato al «Programma sperimentale buono mobilità» indirizzato ai residenti dei comuni interessati dalle procedure di infrazione comunitaria per smog che rottamano, entro il 31 dicembre 2021, autovetture omologate fino alla classe Euro 3 o motocicli omologati fino alla classe euro 2 ed euro 3 a due tempi. «È il primo atto normativo del nuovo governo che inaugura il Green New Deal: il primo pilastro di un edificio le cui fondamenta sono la legge di bilancio e il Collegato ambientale, insieme alla legge Salvamare, in discussione alla Camera, e a Cantiere ambiente, all'esame del Senato. Stiamo realizzando una solida impalcatura ambientale, che guarda all'Europa e al miglioramento della qualità della nostra vita quotidiana» ha commentato soddisfatto il ministro Costa. Nello specifico, i cittadini potranno ottenere un buono mobilità, che non costituisce reddito imponibile, da 1.500 euro per le autovetture e 500 euro per i motocicli rottamati da utilizzare entro tre anni per l'acquisto, anche a favore di conviventi, di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale e di altri servizi ad esso integrativi, e di biciclette anche a pedalata assistita.