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Data: 24/09/2019
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Maggioranza senza Udc test su agricoltura e Saga. Gli assetti della Regione. Referendum, tensione Fi-Lega E Mascitelli fa ricorso al giudice

PESCARA Fondi per l'agricoltura (la programmazione europea 2014-2020) e questione Saga, la società che gestisce i servizi a terra dell'aeroporto. Oggi il Consiglio regionale rischia di infiammarsi subito sulle interrogazioni presentate da Domenico Pettinari (M5s) e Silvio Paolucci, capogruppo del Pd. Il consigliere pentastellato si sofferma sui ritardi che starebbero frenando l'attuazione del Programma di sviluppo rurale e chiede se corrisponde al vero che il Psr della Regione procede con grandi difficoltà, tali da poter mettere a rischio i fondi a disposizione: circa 480milioni di euro e le future programmazioni, con possibili richieste di recupero e riduzione degli stanziamenti da parte della stessa Commissione europea. Paolucci pone invece un'altra grande questione, relativa al funzionamento e allo sviluppo delle infrastrutture dei trasporti nella regione, chiedendo al presidente Marsilio se corrisponde al vero che con la legge del 6 agosto scorso sono state apportate variazioni in riduzione su alcuni capitolo di spesa pari a 842.000 euro che avrebbero drasticamente ridotto le risorse destinate a un piano strategico integrato di promozione e comunicazione da parte di compagni aeree, imprese marittime nazionali o estere. Iniziative finalizzate soprattutto a valorizzare l'aeroporto d'Abruzzo, che ora si trova improvvisamente a fare i conti con le difficoltà finanziarie della Saga. Da qui, secondo il capogruppo del Pd, l'estrema urgenza di predisporre una variazione di bilancio per il trasferimento di 1.100.000 euro nelle casse della società controllata dalla Regione. Manovra ritenuta necessaria al fine di garantire la sopravvivenza e il futuro stesso dell'aeroporto, uno scalo ormai vicino ai 700.000 passeggeri per volume di utenza.
DINAMICHE Nel dibattito di oggi all'Emiciclo ci saranno da tenere d'occhio anche le dinamiche interne alla maggioranza di centrodestra, con la Lega che continua a incalzare gli alleati (Forza Italia e Fratelli d'Italia) anche negli altri enti del territorio, e l'Udc che con la capogruppo Marianna Scoccia ha scelto l'appoggio esterno alla giunta Marsilio, lasciandosi le mani libere sul voto in aula. Dopo la dura presa di posizione dei giorni scorsi, arrivata addirittura con la presenza e Pescara del segretario nazionale del partito, Lorenzo Cesa, l'Udc rivendica pari dignità nei confronti delle altre forze del centrodestra e, soprattutto, il riconoscimento di alleato di coalizione da parte della Lega che ha invece risposto picche sin dalla campagna elettorale delle regionali. Intanto il segretario dell'Udc Abruzzo, Enrico Di Giuseppantonio, ha già iniziato la campagna di ascolto di tutti i soggetti e le forze politiche di centro del territorio che si riconoscono nell'area dei moderati. Un progetto già annunciato dallo stesso Cesa su scala nazionale.
Così la seduta di oggi potrebbe rappresentare anche un primo test per capire come intende muoversi l'indigesto (per la Lega di Matteo Salvini) alleato tra i banchi dell'Emiciclo: «Voterò solo i provvedimenti che riterrò giusti» aveva precisato nei giorni scorsi il consigliere Scoccia. Anche nel centrosinistra resta da capire se qualcosa si muoverà dopo la svolta di Matteo Renzi, che con la nascita del suo un nuovo partito Italia Viva, ha sparigliato le carte in casa Pd. Al momento dal fronte Regione non sarebbero pervenuti segnali di avvicinamento al progetto dell'ex presidente del Consiglio, che ha però incassato l'adesione del deputato Camillo D'Alessandro il quale, nonostante la giovane età, è considerato un veterano del consiglio regionale per i suoi trascorsi (tre legislature alle spalle). La situazione resta fluida e non è detto che anche la geografia del centrosinistra non subisca qualche scossone fisiologico già a partire dalle prossime settimane. Si parla di un possibile avvicinamento al nuovo partito di Renzi dei consiglieri di opposizione Mariani e Di Benedetto, eletti in Regione dopo avere aderito al progetto civico di Legnini. Ma al momento si tratta soltanto di voci che non hanno trovato alcuna conferma.


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