CHIETI È riuscito a fermare il treno il tempo, mettendo in salvo la vita di tutti gli 87 passeggeri a bordo e poi si è accasciato nella cabina di guida. Antonio D'Acci, 61 anni, originario di Foggia e residente a Termoli (Campobasso), è morto mentre era alla guida del treno regionale 4193 Pescara-Sulmona. Probabilmente il macchinista è stato colto da un malore, ma il fato ha voluto che lui se ne accorgesse qualche secondo prima. Il tempo di riuscire a frenare subito il treno in corsa e salvare i passeggeri seduti a bordo. Ieri pomeriggio, intorno alle 18, la corsa del treno si è fermata d'improvviso in località Brecciarola. Tra i passeggeri è subito salita la tensione non riuscendo a capire cosa stava accadendo. Poi la scoperta in cabina di guida. Si è subito messa in moto la macchina dei soccorsi: a sirene spiegate è arrivata un'ambulanza del 118. Ma per il macchinista non c'è stato nulla da fare. Sul posto sono arrivati anche i mezzi dei vigili del fuoco del comando provinciale di Chieti e una squadra volante della polizia. La salma è stata messa a disposizione dell'autorità giudiziaria e nelle prossime ore il pm Giuseppe Falasca deciderà se procedere con ulteriori accertamenti. Sulla vicenda, infatti, c'è un punto che non è passato inosservato agli agenti che hanno eseguito i rilievi. Dai primi accertamenti è emerso che all'interno del vagone del treno non era presente il defibrillatore automatico esterno (Dae), uno strumento salvavita che in tale circostanza sarebbe stato sicuramente utile. Con la legge 116 del 4 agosto 2021, entrata in vigore dal 13 settembre 2021, è prevista l'installazione dei Dae (defibrillatori automatici e semiautomatici) nei luoghi pubblici. Nel frattempo, la circolazione ferroviaria è stata interrotta: per i passeggeri è stato attivato un bus sostitutivo da Trenitalia. In serata è cambiata anche la mobilità sugli altri binari, molti treni hanno subito variazioni.