Data: 24/03/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Lettere di protesta a Masci: no filovia, salva la strada parco I comitati si appellano al sindaco in vista dell'inizio dei lavori Angiolelli: smog e niente verde per ottenere solo bus di linea
PESCARA Una valanga di mail da far arrivare al sindaco Carlo Masci. Tutte con lo stesso contenuto. È questa l'intenzione dei comitati cittadini nati contro "Filò" che ieri hanno cominciato a recapitare le prime mail con cui chiedono al sindaco di intervenire sollecitamente per «impedire la ripresa dei lavori nel cantiere della filovia», sulla strada parco.La richiesta nasce dal via libera definitivo, arrivato nei giorni scorsi, del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al progetto della filovia (era stata presentata una perizia di variante). Ora, ha annunciato la società di trasporti Tua, andranno realizzati dei lavori - la cui partenza è prevista ad aprile - e a gennaio dell'anno prossimo si ipotizza l'avvio del collegamento tra Pescara e Montesilvano con i mezzi ordinati di recente. Ma i comitati non ci stanno perché, spiega il portavoce Ivano Angiolelli, per consentire il passaggio dei filobus «andranno rifatti o sistemati luci, marciapiedi, strada, banchine e pensiline e il verde sarà abbattuto. Questo, per noi, vuol dire che fino ad oggi si è investito su un tracciato che non si presta al passaggio dei mezzi acquistati», commenta polemico. Angiolelli contesta anche altro. «Sono stati annunciati collegamenti in 10 minuti e invece sarà attivo un bus pachidermico che, di fatto, offrirà lo stesso servizio dei bus di linea su viale Bovio. La legge», prosegue, «impone la realizzazione di un servizio che non proceda sotto i 21 chilometri orari, a fronte di un finanziamento Cipe di 31 milioni di euro, ma qui non accadrà», è questo il timore di Angiolelli, «perché le banchine non saranno alla stessa altezza del pianale dei bus per cui sarà necessario usare delle piattaforme elettriche per consentire ai disabili di salire e scendere, e questo ridurrà i tempi di percorrenza».Le perplessità dei comitati sono riportate nella lettera che sta arrivando al sindaco Masci in queste ore in cui si contestano i lavori da realizzare, che comporteranno lo «smantellamento delle opere di riqualificazione e bonifica realizzate negli anni '90», quando è stata bonificata la vecchia rete ferroviaria. Questi lavori sono «funzionali all'instradamento di un sistema di trasporto rapido di massa di tipo Brt» che però è «incompatibile con lo stato dei luoghi» e che, per i comitati, non sarà possibile realizzare. Ecco perché nella lettera si paventa «il rischio tangibile di danno erariale» e si denuncia il prossimo «abbattimento del verde pubblico a dimora, tra interi filari di alberi ad alto fusto e centinaia di metri di siepe sempreverde, nel tentativo maldestro di allargare marciapiedi che resterebbero comunque impraticabili e inaccessibili ai portatori di disabilità». In più si segnale «il grave nocumento alla qualità dell'aria e della vita dei cittadini» che dovranno fare a meno della strada parco, intesa come percorso per pedoni e biciclette. Al sindaco si chiede quindi di far «valutare situazioni soluzioni alternative e vantaggiose», seguendo città come Savona, Taranto e Verona.Da Mirko Frattarelli, capogruppo in Comune della lista Sclocco Sindaco arriva la richiesta alla Regione, con il sostegno dei sindaci di Pescara e Montesilvano, di procedere alla «risoluzione del contratto a danno dell'aggiudicatario inadempiente. Dopo 20 anni di fallimenti e ritardi, va fermato il progetto e ripensata la funzione della strada parco, lasciandola libera dai mezzi pesanti e regalandola definitivamente ai cittadini».
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