Data: 09/02/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Le telecamere ai semafori: 52mila multati in due anni Il Pd: «Così si fa solo cassa» I dati svelati dal centrosinistra: ecco gli incroci dove è più facile sbagliare «Bisogna installare i contatempo, i cittadini hanno già presentato 154 ricorsi»
PESCARA Multe, proteste e proposte. A Pescara, dal 28 dicembre 2020 ad oggi, con le telecamere ai semafori, meglio conosciuti come T-red, sono state notificate quasi 52mila multe (51.737, per l'esattezza): 25.280 per essere passati con il rosso e 26.457 per il mancato rispetto della segnaletica orizzontale ovvero per aver superato le linee antistanti i semafori quando è rosso. È quanto viene fuori da una risposta ad un accesso agli atti del gruppo del Partito Democratico, da quando è entrato in funzione il sistema di rilevamento delle infrazioni semaforiche. Le contravvenzioni variano a seconda della violazione: in caso di passaggio col rosso sono previsti la decurtazione di 6 punti e il pagamento di 122 euro, in caso di cambio di corsia o arresto del veicolo oltre la striscia bianca sulla carreggiata, la sottrazione di 2 punti e l'esborso di 35,20 euro (entro 5 giorni) o 47,80 (fino a 60). «Diversi cittadini», dice Antonio Blasioli, consigliere regionale del Pd, insieme ai consiglieri comunali Francesco Pagnanelli, Marco Presutti e Stefania Catalano, «ci hanno contattato lamentando la ricezione di una quantità smisurata di sanzioni, dovute talvolta, più che a comportamenti gravi e irresponsabili, a piccole leggerezze o disattenzioni, quali oltrepassare quel tanto che basta la linea d'arresto in prossimità del semaforo o attraversare magari l'incrocio nel momento in cui è già scattato l'arancione e senza avere contezza dell'imminenza del rosso, un'ambiguità facilmente risolvibile con i cosiddetti "countdown" che, mostrando il tempo residuo di accensione, potrebbero scongiurare un'infinità di contravvenzioni». Secondo i consiglieri di centrosinistra i semafori T-red sono stati installati dal Comune per «fare cassa», dato che molti degli incroci in cui sono stati posizionati non presentano l'alto numero di incidenti che li giustificherebbero. «L'intersezione in cui si è registrato il maggior numero di incidenti nell'ultimo quinquennio è via Stradonetto - via Tiburtina (con una media di 3 incidenti l'anno), seguita da via Enzo Ferrari - via Michelangelo (poco meno di 3)», fanno sapere gli esponenti del Pd. «Medie poco rilevanti che si abbassano ulteriormente per quanto concerne gli incroci Corso Vittorio Emanuele - via Caduta del Forte - piazza Duca d'Aosta, e via Conte di Ruvo - via Gabriele d'Annunzio, dove a malapena si è verificato un incidente l'anno. Negli incroci via Luisa d'Annunzio - piazza Le Laudi, e strada Colle Renazzo - via Tirino, si hanno una media inferiore ad un incidente l'anno». I consiglieri comunali sono pronti alla battaglia per ottenere quantomeno l'installazione dei dispositivi countdown: «Oltretutto», dice Francesco Pagnanelli, «la giunta sta ragionando sulla possibilità di estendere i T-red anche ai semafori di viale Marconi, a quanto pare ormai prossimi all'attivazione, col rischio di un aumento esponenziale del numero delle sanzioni, che è già esorbitante». «Per quanto riguarda gli incroci di piazza Duca D'Aosta e piazza Le Laudi sono già arrivati 154 ricorsi amministrativi. In particolare nell'incrocio tra piazza Le Laudi e viale Luisa d'Annunzio a creare problemi è il parcheggio che costeggia il semaforo per chi arriva da via d'Annunzio. Un tratto in cui molti parcheggiano oltre lo spazio consentito costringendo chi arriva in auto di invadere l'altra corsia con la "beffa" che allo scattare del rosso arriva anche la sanzione», dice Stefania Catalano. «Sotto il profilo giuridico, a nostro giudizio è evidente come a danno dei cittadini venga esercitato un eccesso di potere», conclude Marco Presutti, «in quanto dai dati sull'incidentalità non si configura l'esigenza di ricorrere a strumenti così sofisticati, proprio per questo reputiamo alte le probabilità che i ricorsi vengano accolti».
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