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Data: 20/09/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO

Le compagne della 17enne ferita: «Sei forte, ti aspettiamo in classe». Le amiche dell'istituto Alberghiero danno coraggio alla giovane ancora ricoverata in Rianimazione. Assicurazioni, ecco il numero di Tua.

«Andremo a trovarla tutti insieme in ospedale: l'aiuteremo a studiare e non la lasceremo mai sola». Cinque incidenti su quella strada Zaffiri: segnaletica e asfalto sono ok LEGGI L'ARTICOLO IN PDF


PESCARA«Tornerà a scuola insieme a noi e sarà più forte di prima. Noi l'aiuteremo a studiare, la sosterremo nei momenti più duri, non la lasceremo mai da sola». Parlano le compagne di classe dell'Alberghiero e raccontano il grande coraggio e il carattere caparbio e determinato della loro amica, R.M., rimasta ferita nell'incidente di martedì, a Caprara, mentre si trovava sul bus che da Pescara la riportava a casa, a Pianella. La 17enne è ancora ricoverata in ospedale, nel reparto di Rianimazione, dopo essere stata operata per 12 ore e avere subìto l'amputazione di un piede. Le compagne di scuola stanno inondando il suo telefono di messaggini che la ragazza non ha ancora letto: quando lo farà, scoprirà quanto affetto e amore le sta tornando indietro come uno tsunami. «Quando abbiamo saputo della notizia, abbiamo pregato che non fosse lei, tutta la classe è sotto shock», svela commossa Martina Cobo, 16 anni, pescarese, che ora ha deciso di occupare il banco in prima fila della compagna per sentirla più vicina, «le stiamo inviando i messaggini sul cellulare per farle sentire la nostra vicinanza, appena possibile tutti insieme andremo a trovarla. Nessuno si sarebbe mai aspettato una tragedia simile, ma lei è una ragazza forte e sicura di sé. Anche se l'abbiamo appena conosciuta perché ha cambiato l'indirizzo di studio ed è con noi da quest'anno, ha fatto già amicizia con tutti in questi primi giorni di scuola. Sempre prima ad arrivare in classe, un carattere vivace, parla inglese, ama il canto. L'aiuteremo a fare i compiti». Martina rivela che il giorno dell'incidente, martedì, «appena uscite da scuola, alle 11,10 le avevo detto: vieni con me in stazione, andiamo a piedi, ma lei ha risposto: "Non posso, devo aspettare un amico"». Un piccolo ritardo, confermato anche dalla madre della giovane al Centro, che le ha fatto perdere la corsa del bus precedente. Una tragica fatalità che ha cambiato il corso della storia. Pendolare come la ragazza ricoverata, è anche Valentina Santilli, milanese, 18 anni di Vittorito, che ogni giorno si alza alle 5 per arrivare in tempo al suono della campanella: «Ci siamo conosciute al biennio, è una ragazza vivace, socievole, molto più adulta della sua età, ha la testa sulle spalle. In classe c'era molta tensione appena appresa la notizia dell'incidente, il giorno dopo. Abbiamo pianto, non riuscivamo a crederci. Queste cose non dovrebbero accadere, ma succedono. Poteva accadere di peggio, guardiamo ora il lato positivo: è viva e per lei si apre una nuova vita. Ce la farà, può sopportare tutto. Lei tornerà a scuola e sarà più forte di prima. Non la lasceremo sola un solo istante». La preside dell'Alberghiero Alessandra Di Pietro e le insegnanti della 17enne rimarcano il carattere «tosto e determinato». Renata Di Iorio, prof di sostegno e coordinatrice di classe, annuncia che la studentessa riceverà «appena se la sentirà» il supporto dell'istruzione domiciliare, con lezioni via internet o con i docenti a casa, e di quello ospedaliero in collaborazione con "scuola Polo" e l'istituto comprensivo 10. La prof elenca le qualità della ragazza: «E' una studentessa modello, eccelle in ogni cosa che fa, è curiosa, molto assennata, responsabile, si comporta da tutor con i suoi compagni, molto curiosa, una spinta motivazionale a migliorarsi, è ordinata, piacevole. Proprio queste sue doti l'aiuteranno ad affrontare le difficoltà che troverà sulla sua strada». Maria Spernanzoni, docente di Scienze motorie al biennio, rivela che la studentessa è sempre stata appassionata di «gare e corsa campestre». Nelle ore precedenti l'incidente «ci siamo incontrate nei corridoi della scuola, ci siamo salutate e abbracciate e le ho augurato un buon anno scolastico. Ora l'aiuteremo ad affrontare questo momento difficile, le daremo tutto il nostro aiuto».

Assicurazioni, ecco il numero di Tua.
Tua Spa ha reso noto ieri di avere attivato un servizio dedicato alla gestione degli aspetti assicurativi relativi all'incidente del 17 settembre a Caprara di Spoltore. Il servizio è attivo nella sede di Tua Spa di Pescara, in via San Luigi Orione 4, nelle giornate di lunedì, mercoledì e giovedì dalle ore 9 alle ore 12. La struttura proposta alla gestione di questi aspetti è l'Ufficio sinistri degli Affari generali. È inoltre possibile, aggiunge la società di trasporti, contattare il numero di cellulare 366/6689113. «Tua Spa», conclude la nota, «rimane a disposizione di tutti coloro che, inopinatamente, sono rimasti coinvolti nell'incidente».
 

Cinque incidenti su quella strada Zaffiri: segnaletica e asfalto sono ok

PESCARA L'incidente di martedì sulla provinciale 23, a Caprara, riaccende i riflettori su quel tratto di strada. Perché in quella zona, ma anche in quel punto, si sono già verificati altri incidenti, e nell'ultimo anno la polizia locale ne ha contati quattro o cinque, e non è un numero da sottovalutare.
29 FERITI Quello dei giorni scorsi è l'ultimo in ordine di tempo, il più grave, visto che sono rimaste ferite 29 persone e una studentessa di 17 anni di Pianella che viaggiava su un autobus della Tua ha subìto l'amputazione di un piede ed è ricoverata in ospedale nel reparto di Rianimazione. Il pullman si è scontrato con un'auto, una Audi condotta da un 38enne di Spoltore, che arrivava dal senso contrario e avrebbe invaso la corsia opposta. Subito dopo il pullman è finito contro un albero, che ha sventrato il bus, lo ha attraversato. Ma questa è solo la primissima ricostruzione perché prima di definire tutto e informare il sostituto procuratore Marina Tommolini, carabinieri e polizia municipale dovranno mettere insieme ancora altri elementi.
I LAVORI Conosce bene le condizioni e la storia di questa strada il comandante della polizia locale di Spoltore, Panfilo D'Orazio: proprio da lui sono partite in passato delle segnalazioni alla Provincia, che è proprietaria della Sp 23, e alla luce di quelle informative Palazzo dei marmi ha promosso degli interventi su asfalto, segnaletica e verde. Quando piove o c'è una forte umidità, trattandosi di una strada poco soleggiata per via degli alberi che la costeggiano, il manto stradale diventa viscido. E lo stesso accade quando il materiale prodotto dalla vegetazione si deposita sulla strada, in particolare nei periodi più freddi dell'anno. Ecco perché D'Orazio ha ritenuto opportuno rivolgersi alla Provincia, volendo mettere in evidenza le criticità e far promuovere delle migliorie. Ed è per questo che è stato imposto il limite di velocità di 30 chilometri orari mentre il Comune ha fatto intervenire i mezzi per la pulizia, nei mesi più freddi, per mantenerla in buone condizioni.
PERCORSO TORTUOSO Martedì, una giornata di fine estate, la strada era asciutta, ma resta il fatto che la provinciale 23 (larga sei metri) si sviluppa su un percorso tortuoso e quindi, fa presente il presidente della Provincia Antonio Zaffiri, «bisogna guidare prestando la massima attenzione». Su questa strada, esposta a nord, «non arriva mai il sole per cui nei mesi autunnali e invernali ci sono delle criticità per cui la Provincia ha provveduto (nel 2018) ad asfaltarla e a sistemare la segnaletica. Nei mesi scorsi, tra maggio e giugno, è stato realizzato anche lo sfalcio del verde ma è normale che la vegetazione ricresce». Lo stesso Zaffiri percorre spesso la Sp 23 e conosce le criticità della rete viaria.
30 KM ORARI «Chi vive in questa zona, sa bene che serve la massima attenzione perché le insidie sono costanti, trattandosi di un punto tortuoso, dove non filtra il sole e ogni distrazione può essere fatale», aggiunge sempre il presidente di Palazzo dei marmi sottolineando di non voler fare alcun riferimento all'incidente di martedì, alla dinamica e alle responsabilità. «Posso dire che il fondo è tenuto abbastanza bene, in quel punto, ci sono le barriere e la segnaletica. Ma devo aggiungere che alla guida serve la massima concentrazione, e bisogna andare piano, come indicano i segnali che impongono di non procedere oltre i 30 chilometri orari. E' una strada da monitorare, da parte nostra, e lo facciamo». Martedì, dopo lo schianto, il presidente della Provincia ha raggiunto il punto dell'incidente e da allora pensa che «è stata una tragedia, anche se poteva andare peggio. E il mio pensiero va ai ragazzi che erano sul bus, alla ragazza rimasta ferita in maniera più grave, e ai due uomini che erano alla guida dell'auto e del pullman».
LE INDAGINI In queste ore tutto è affidato al lavoro dei carabinieri e della polizia municipale che stanno mettendo insieme le informazioni necessarie su quanto accaduto, dopo i rilievi di martedì, partendo dalle condizioni della strada e dei mezzi coinvolti (prima e dopo lo schianto), dei detriti lasciati sul posto, dei segni di frenata e di scarrocciamento, per dirne alcune, senza tralasciare la velocità di marcia dell'Audi e del bus.

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