IL CALVARIO AUTOSTRADALE
PESCARA Nel giorno in cui la Procura di Pescara apre un fascicolo sul caso autostrade, a seguito dell'esposto del governatore Marco Marsilio, si registrano le importanti aperture del ministro De Micheli sulla terza corsia lungo il tratto abruzzese dell'A14. L'esposto del presidente della Regione è finito sul tavolo del sostituto procuratore Luca Sciarretta, che nei prossimi giorni compirà tutti gli approfondimenti del caso per verificare se sussistano profili penalmente rilevanti nella gestione di quella che, ogni giorno di più, si va configurando come l'emergenza A14. I lavori per il ripristino della doppia carreggiata, in prossimità dei viadotti finiti sotto la lente della Procura irpina, hanno infatti trasformato il traffico autostradale in un autentico calvario. Per questo nell'esposto, alla luce di condizioni della viabilità che il governatore non esita a definire «insostenibili», viene chiesto ai magistrati di Pescara e Teramo di passare al vaglio sia l'operato di Autostrade per l'Italia che quello del Mit, anche nell'ottica di valutare se ricorrano gli estremi per una richiesta di risarcimento danni da parte della Regione. L'inchiesta è soltanto alle battute iniziali, al momento non ci sono indagati e l'impressione è che i tempi saranno piuttosto lunghi. Nel frattempo, però, dal Mit giungono segnali positivi in riferimento alla proposta avanzata da Marsilio - e sostenuta con forza anche da altri esponenti politici - affinché la concessionaria Autostrade per l'Italia realizzi la terza corsia lungo l'A14. «Quanto all'ampliamento a tre corsie della tratta autostradale ricadente nelle regioni Marche e Abruzzo ha detto ieri il ministro De Micheli nel corso del question time alla Camera - dall'analisi che in queste ore le strutture del Mit stanno effettuando, sul Piano economico finanziario presentato da Autostrade per l'Italia, si sta approfondendo tale aspetto per addivenire quanto prima alla realizzazione della terza corsia sulla A14». Parole accolte con favore da Marsilio. «Anche se debolmente e con mille riserve è il commento del governatore - il ministro apre alla possibilità di realizzare la terza corsia sull'autostrada A14». Poi rivendica che «sta prendendo corpo, ai più alti livelli nel dibattito politico nazionale, una proposta che ho lanciato io per primo e in perfetta solitudine un anno fa». E aggiunge di augurarsi che «l'approfondimento termini presto e consegni un risultato positivo, perché l'Abruzzo non può più aspettare». Camillo D'Alessandro, deputato abruzzese di Italia Viva, che ieri ha presentato un'interrogazione sull'argomento, osserva che «finalmente si apre una breccia nel rapporto tra Governo e concessionario sulla partita che riguarda la terza corsia». Poi riserva una stoccata al governatore. «Perché Marsilio, nella sua attività parlamentare, non si è mai occupato della A14? si chiede D'Alessandro - E perché le opere non si sono fatte quando la Meloni era ministro?». Nel frattempo i disagi non accennano a diminuire e anche ieri, dalle 22 fino alle 6, si sono verificate chiusure e rallentamenti, in corrispondenza dei viadotti Cerrano e Santa Maria, tra Atri Pineto e Pescara nord.