ROMA Congelate le tariffe per le autostrade A-24 e A-25 fino al 31 dicembre 2022, il caso non si è chiuso. Anzi. Lo stop ai rincari ha innescato una nuova puntata nella lunga contesa tra Strada dei Parchi, la società concessionaria del gruppo Toto che gestisce le tratte tra Lazio e Abruzzo, e il governo. Ieri la concessionaria ha deciso di rescindere il contratto e di rinunciare alla convenzione, chiedendo un indennizzo di 2,4 miliardi. All'origine della scelta ci sono più cause: dal blocco dei pedaggi alla mancata approvazione del piano economico finanziario, dalla richiesta di nuovi fondi ai lavori per la manutenzione fermi al palo. In mezzo il bracco di ferro con i commissari straordinari inviati dall'esecutivo e quello, ancora più duro, con i ministeri delle Infrastrutture e dell'Economia. Per gli utenti per ora non cambia nulla, si attende invece la risposta del governo. E' noto, tra l'altro, che da tempo la concessionaria vuole ottenere la nazionalizzazione.

«Avevamo chiesto - sostiene Stefania Pezzopane del Pd - oltre un mese fa un incontro a Palazzo Chigi con oltre 40 firme di parlamentari, ma l'incontro non è ancora stato accordato». Il Pd come Fratelli d'Italia e Forza Italia chiedono al presidente Draghi ed al ministro Enrico Giovannini di intervenire rapidamente di fronte al la rescissione anticipata della convenzione.

Nel mirino anche il Pef, il piano economico finanziario preparato dal commissario Fiorentino nominato dal Consiglio di Stato, che è stato bocciato dal Cipess, innescando la crisi. Al momento di concreto c'è solo l'impegno solenne assunto alla Camera dei Deputati dal ministro Giovannini di bloccare gli aumenti delle tariffe. Il resto è tutto da chiarire. C'è infatti chi preme per una rapida nazionalizzazione, affidando ad Anas la gestione e chi è preoccupato per la sorte dei dipendenti dei 1.700 dipendenti gruppo Toto. Già 110 persone sono state licenziate da Strada dei Parchi. Intanto i lavori per la messa in sicurezza sembrano andare a rilento, mentre crescono i disagi per i viaggiatori proprio in vista della stagione turistica.