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Data: 11/09/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

La sede Amazon pronta nel 2022 Via alle domande per mille posti Conto alla rovescia per l'apertura del nuovo centro di distribuzione all'ex autoporto di San Salvo Ecco come candidarsi. Marsilio: grande opportunità. Magnacca: boccata d'ossigeno per il Vast

E le imprese chiedono una svolta al porto Appello dell'AssoVasto alla Regione e alla politica vastese: «Sono necessarie nuove infrastrutture»


SAN SALVO Sarà operativo nel 2022 il centro di distribuzione Amazon di San Salvo, che permetterà all'azienda di creare, entro tre anni dall'apertura, ulteriori mille posti di lavoro a tempo indeterminato. Si tratta della seconda struttura aperta da Amazon in Abruzzo, dopo il deposito di smistamento di San Giovanni Teatino, entrato in attività l'anno scorso. Continua dunque ad espandersi il colosso dell'e-commerce con l'obiettivo di far fronte alla crescente domanda di ordini da parte dei clienti e supportare al meglio le piccole e medie imprese per incrementare le loro vendite in Italia e all'estero.
EX AUTOPORTO A San Salvo la scelta è ricaduta sull'area dove sorgeva l'ex autoporto realizzato nei decenni scorsi e mai entrato in funzione. Amazon è in procinto di avviare il processo di selezione per varie posizioni da inquadrare nel nuovo centro di distribuzione: dagli operations manager agli ingegneri, ai ruoli nelle risorse umane e fino a coloro che si occuperanno della gestione degli ordini dei clienti. È già possibile candidarsi alle posizioni manageriali accedendo al portale amazon.jobs/it: la selezione degli operatori di magazzino inizierà nel 2022. I dipendenti saranno assunti al quinto livello del contratto nazionale del trasporto e logistica con un salario d'ingresso tra i più alti del settore, e numerosi benefit che includono sconti per i dipendenti su Amazon e un'assicurazione integrativa contro gli infortuni.
«GRANDE OPPORTUNITÀ» «Si tratta di un risultato importante per la politica portata avanti dalla Regione Abruzzo, tesa a promuovere l'insediamento di nuove attività», dichiara il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, «è il secondo investimento che la multinazionale fa sul nostro territorio dopo il deposito di smistamento di San Giovanni Teatino, attivo dal 2020 sempre in provincia di Chieti. Oltre a costituire una preziosa opportunità di occupazione, la nuova struttura sarà di supporto per le nostre aziende, che si potranno avvalere della logistica di Amazon per le attività di stoccaggio e consegna».
«NUOVI SERVIZI» Particolarmente soddisfatta l'amministrazione comunale di San Salvo che ha difeso a spada tratta l'investimento, facendo di tutto per evitare che Amazon si insediasse in altri territori della Regione. «Con l'arrivo nella nostra zona industriale del centro di distribuzione Amazon, San Salvo conferma la sua vocazione di territorio funzionale agli insediamenti di attività dal respiro internazionale», commenta il sindaco Tiziana Magnacca, «accogliamo con soddisfazione questo nuovo insediamento, dando il benvenuto al gruppo Amazon che in tempi brevi, grazie alla Engineering 2K, ha realizzato una struttura che si distinguerà per l'alta tecnologia e funzionalità localizzata in un'area fornita di servizi. Insediamento che consentirà nei prossimi mesi l'assunzione di forza lavoro che sarà ossigeno puro per l'economia di questo nostro territorio dopo mesi di preoccupazione e incertezze legate alla pandemia. Siamo certi che l'azienda potrà contare su una comunità e sul suo vasto territorio che ha voglia di mettersi in gioco. Impegno che consentirà ai vertici aziendali di Amazon di ottenere i risultati sperati nella certezza di aver saputo ben scegliere il nostro comune, cerniera tra due regioni e via di collegamento privilegiato con il Tirreno».
«IN ITALIA 12.500 POSTI» «Siamo orgogliosi ed entusiasti di espandere la nostra attività», afferma Stefano Perego, operation director di Amazon, «l'annuncio di questa nuova apertura rappresenta un'ulteriore prova del nostro impegno nei confronti delle persone e delle comunità locali in Italia. L'aggiunta di questi mille nuovi lavoratori contribuirà ad aiutare Amazon a superare i 12.500 posti di lavoro a tempo indeterminato creati in Italia in poco più di 10 anni, un risultato di cui andiamo particolarmente fieri».Il sito dedicato https://www.aboutamazon.it/workplace/ offre una panoramica approfondita sull'ambiente di lavoro in Amazon e le attività dell'azienda a favore dei territori in cui opera.
11 settembre 2021 il centro

E le imprese chiedono una svolta al porto Appello dell'AssoVasto alla Regione e alla politica vastese: «Sono necessarie nuove infrastrutture»

VASTO Le imprese e i sindacati chiedono alla Regione e alla politica del Vastese di mettere in campo tutte le azioni necessarie per ottenere l'adeguamento delle infrastrutture del territorio, a partire dal porto passando poi per viabilità e servizi. Fa piacere la notizia arrivata dalla Regione sull'apertura delle buste per l'affidamento da 773.529,22 euro per il progetto esecutivo del porto, ma in tanti aspettare per cantare vittoria: più volte in questi anni è stato annunciato il rilancio di Punta Penna. «È necessaria anche la ricerca di investimenti e finanziamenti per potenziare l'esistente», chiede a nome delle aziende dell'AssoVasto, il direttore Giuseppe La Rana. Anche le multinazionali hanno più volte invocato servizi che riducano i costi e accelerino i trasferimenti delle merci. In questo periodo sono in corso trattative alla Denso. In gioco c'è la produzione dei nuovi motori elettrici. «È fondamentale dare alle industrie tutto quello che serve, altrimenti vanno altrove». È categorico il direttore di AssoVasto e dello stesso avviso è il presidente Alessandro Grassi: a parere degli industriali Punta Penna può aiutare le aziende a ridurre i costi di trasporto delle merci. Lo scalo non può più continuare a vivacchiare come in passato. Anche all'amministrazione comunale viene chiesto di voltare pagina e puntare con decisione a esaltare le potenzialità di questa struttura attraverso politiche di sostegno e rilancio dell'attività portuale e industriale. Anche nei periodi più bui del lockdown, Punta Penna ha dimostrato di poter fare da traino all'economia. Pilkington e Denso aspettano di poter arrivare in porto con le merci. Anche la Sevel di Atessa punta sempre di più sul trasporto navale. Purtroppo da Vasto possono essere caricati solo 300 furgoni alla volta. Altri 800 furgoni devono raggiungere il porto di Salerno dopo aver attraversato la Trignina. Tradotto in cifre per la Sevel significa spendere 4 milioni di euro in più ogni anno. Le navi impiegate del tipo Ro-Ro, particolarmente indicate per il trasporto degli automezzi, potrebbero invece da Vasto seguire le rotte che conducono principalmente verso lo scalo di Capodistria e, sempre con maggiore frequenza, verso il porto di Ilichevsk in Ucraina. Troppe le spese per il trasporto su gomma. L'incremento del traffico via mare ha risvolti non solo sul piano economico-finanziario, con una riduzione e razionalizzazione dei costi logistici e di trasporto, ma che si ripercuote, in maniera ancora più tangibile in termini ambientali. «L'impiego delle navi», ricordano La Rana e Grassi, «riduce drasticamente il numero di bisarche da impiegare e far circolare su strade e autostrade, con una riduzione di emissioni di Co2 e polveri sottili. Basti pensare che sei navi per capacità di carico corrispondono a circa settecento autotreni».
 
 

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