PESCARA Selezione annullata. Tutto da rifare alla Saga, la società che gestisce l'aeroporto d'Abruzzo, per la nomina del nuovo direttore generale, una corsa che vedeva in lizza 13 nomi tra cui ex dirigenti dell'Alitalia, direttori di altri aeroporti, manager provenienti dalla Toto holding o da compagnie aeree low cost. E a chiudere la lista, anche un politico abruzzese: il teramano Paolo Gatti.Con un documento interno di poche righe, di cui siamo venuti in possesso, il responsabile unico del procedimento dell'avviso di selezione, il dottor Fabrizio Ocone, ha avvisato la società per azioni, di fatto gestita dalla Regione, socio di maggioranza, delle decisione presa. Ecco il passaggio chiave del documento: «Con la presente si comunica che il Consiglio di Amministrazione riunitosi in data 20 aprile 2023 ha deliberato di avvalersi dell'articolo 7 Clausola di Salvaguardia della procedura, ossia di revocare la procedure di selezione». La causa? Dai piani molto alti della Regione si limitano a rispondere che «verrà fatta una nuova selezione, basata su curriculum e colloquio, con requisiti più adeguati». Il nostro interlocutore non va oltre: non spiega i motivi. Ma all'opposizione di centrosinistra non basta. «Per l'Aeroporto d'Abruzzo serve una strategia che metta insieme sviluppo e lavoro e maggiore chiarezza sulla governance, per questo abbiamo chiesto al presidente della società di gestione dello scalo, Vittorio Catone, di venire in audizione in Commissione a relazionare sulla situazione», dicono i consiglieri regionali Pd Silvio Paolucci e Antonio Blasioli che parlano di «questione politica della governance: prima si fa un bando, poi si utilizza la norma di salvaguardia per toglierlo, resta da capire se il direttore serve allo sviluppo dello scalo, oppure se è un altro round del braccio di ferro Lega-Fratelli d'Italia per il nome e la poltrona».