Data: 16/09/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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«La rete dei trasporti europei occasione per le aree interne»
SULMONA Lo sviluppo dell'Abruzzo interno passa attraverso la revisione delle reti internazionali di trasporto da parte dell'Unione europea. Ne è convinta Annamaria Casini, sindaco di Sulmona, in prima linea per l'inserimento dell'Abruzzo nelle reti Ten-T. Un pensiero che ha ribadito nell'incontro organizzato a Chieti da Confindustria in cui sono state illustrate le varie strategie sulla riforma portuale e della Zes e della necessità di lavorare su un nuovo corridoio che, unendo Barcellona, Civitavecchia e Ploce (Croazia), avrebbe il grande vantaggio di porre le basi per un collegamento più funzionale tra le tre penisole iberica, italiana e balcanica e sarebbe, inoltre, fondamentale per ridimensionare l'enorme flusso di merci che viaggia "tutto strada" da Barcellona a Kiev. «Ringrazio il presidente di Confindustria Chieti-Pescara Silvano Pagliuca per avermi invitata a partecipare all'importante evento dove l'assessore regionale Mauro Febbo e il presidente Marco Marsilio hanno incontrato il mondo produttivo regionale per parlare di Autorità portuale consentendomi di portare il punto di vista delle aree interne in un dibattito molto acceso dove al centro c'è lo sviluppo del sistema infrastrutturale dei trasporti e la possibilità di ottenere l'inserimento dell'Abruzzo nelle reti Ten-T». Secondo Casini l'opportunità viene offerta dalla Commissione europea che rivedrà entro il 2021 le reti dei trasporti internazionali e potrà includere un segmento aggiuntivo. «Il cosiddetto segmento V per collegare a Ovest a Barcellona e far proseguire fino alla croata Ploce passando da Pescara e Ortona», spiega Casini, «permetterebbe all'Abruzzo di essere crocevia di un sistema logistico internazionale e a Roma di ottenere un nuovo sbocco sull'Adriatico, facendo dei porti abruzzesi (Pescara, Ortona e Vasto) la finestra della Capitale verso l'Est europeo per agganciarsi anche alla nuova Via della Seta. In questo modo tutto l'Abruzzo sarebbe partecipe di questa nuova corrente di sviluppo che potrà garantire alla Regione e soprattutto alle aree interne, ormai a rischio spopolamento, una nuova stagione di sviluppo». |
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