Data: 04/04/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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La premier Meloni all'Aquila per l'anniversario del sisma Attesa in città per la fiaccolata del ricordo o per la messa delle 18 alle Anime Sante
L'AQUILA A quattordici anni dal sisma del 6 aprile, la città ricorda le sue vittime. Donne, uomini, bambini che hanno perso la vita sotto le macerie nella notte degli orrori. Ci sarà anche il Governo. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dovrebbe partecipare domani sera alla fiaccolata commemorativa che, dal palazzo di Giustizia, muoverà verso il Parco della Memoria. Un rituale lungo e silenzioso, sofferto e intenso. Come accade ogni anno. La premier sfilerebbe accanto al sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, insieme ai parenti delle 309 vittime, per sottolineare come L'Aquila sia ancora nel cuore di tutta l'Italia. In alternativa parteciperà alla messa delle 18 alla chiesa delle Anime Sante, officiata dal cardinale Giuseppe Petrocchi .
MELONI ALLA FIACCOLATA La notizia dell'arrivo in città del presidente del Consiglio, tra il 5 e il 6 aprile, circolava da giorni, ma è stata confermata soltanto ieri. Meloni, legata a doppio filo al territorio sia per l'amicizia personale con il sindaco Biondi, sia perché questo è il collegio in cui si è candidata, non ha voluto mancare all'appuntamento. Soprattutto per il dramma collettivo che il terremoto dell'Aquila rappresenta per lo Stato italiano. Una ferita che fatica a rimarginarsi, di cui va portata memoria. «Con molta probabilità», fanno sapere dal Comune, «la premier Meloni prenderà parte alla fiaccolata in ricordo delle vittime». Il momento più vivo e doloroso. La partenza della fiaccolata, promossa dal Comitato familiari delle vittime in collaborazione con il Comune dell'Aquila, è prevista per le 21.30 di domani sera: i partecipanti si ritroveranno nell'area antistante il tribunale. Il percorso si snoderà lungo via XX settembre, con breve sosta di fronte la Casa dello studente e si concluderà al Parco della Memoria, dove verrà data lettura dei nomi delle vittime del terremoto. Ad accendere il braciere sarà Cansu Sonmez, ricercatrice di nazionalità turca, dottoranda al Gran Sasso Science Institute. LA RICOSTRUZIONEMentre gli edifici tornano a nuova vita, la comunità aquilana non dimentica. E cerca di ricostruire un'identità comune, che parte dalla socialità e dal rilancio economico. A fare il punto sui fondi destinati alle aree colpite dal sisma del 2009 è Abruzzo Openpolis. In questi anni, lo Stato ha stanziato fondi ingenti per la ricostruzione, a cui di recente si sono aggiunte le risorse messe a disposizione dal fondo complementare al piano nazionale di ripresa e resilienza, un miliardo e 78 miliardi di euro in totale. Fondi pensati non solo per contribuire alla ricostruzione materiale, ma per il rilancio economico dei territori colpiti dal sisma. Secondo Massimiliano Giorgi, sindaco di Montereale e vice coordinatore dei comuni del cratere sismico, «nonostante l'enorme quantità di finanziamenti arrivati si rischia di costruire delle cattedrali nel deserto se non si predispone una strategia coordinata che invogli le persone a tornare».
IL PNRR PER IL CRATERE La misura del Fondo complementare del Pnrr dedicata alle aree terremotate si articola in due componenti: "Città e paesi sicuri, sostenibili e connessi", dedicata agli enti locali e dal valore complessivo di 1,08 miliardi di euro; la seconda, denominata "Rilancio economico e sociale" che vale 700 milioni, indirizzati principalmente alle imprese. Le risorse riferite alla prima voce sono già state parzialmente assegnate: per quanto riguarda la seconda misura, invece, quella che contiene i fondi dedicati agli incentivi per lo sviluppo delle imprese, i bandi si sono chiusi a novembre e gli esiti non sono ancora pubblici. Nel report Openpolis evidenzia come «alcuni interventi, in particolare quelli dedicati alle infrastrutture, come ferrovie e strade, ricadono su più comuni e, in alcuni casi, anche su province diverse. Per questi finanziamenti, quindi, è impossibile effettuare una territorializzazione puntuale. In tutti gli altri casi invece, grazie alle varie ordinanze emanate, è possibile individuare per ogni territorio comunale le risorse assegnate». Quelle di cui è già nota la destinazione territoriale ammontano a 369 milioni di euro.
RIPARTIZIONE DEI FONDI Come spiega Giorgi, «paradossalmente i fondi aggiuntivi hanno penalizzato i comuni che erano riusciti a rispettare le scadenze». L'Aquila si conferma il territorio che riceve la maggior parte delle risorse, pari a circa 262,6 milioni di euro. Seguono la provincia di Teramo con 63,2 milioni e quella di Pescara con 12,4 milioni. Per quanto riguarda, invece, la tipologia di interventi finanziati la maggior parte dei fondi, pari a circa 85,5 milioni, va a progetti di rigenerazione urbana. Seguono l'investimento da circa 68 milioni, per la costruzione del Centro nazionale per il servizio civile universale all'Aquila, e i circa 66 milioni di interventi su strade statali e comunali. Nell'analisi dei singoli comuni è sempre L'Aquila a ricevere più fondi, con 124 milioni di euro. Al 2° posto Teramo (15 milioni, al terzo Montorio al Vomano (6,5 milioni). GLI INTERVENTIA livello di singoli interventi, quelli più onerosi interessano L'Aquila. Openpolis cita quello sul Museo nazionale d'Abruzzo, per 8 milioni di euro e la riqualificazione di piazza Duomo, per circa 6,3 milioni. A Teramo è previsto il rifacimento del mercato coperto con 6,2 milioni. Il primo dei comuni non capoluogo è Prata d'Ansidonia con 3 milioni di euro per interventi sul castello Camponeschi.
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