Condividi: Bookmark and Share
Stampa:
Data: 26/09/2019
Testata Giornalistica: IL QUOTIDIANO DEL MOLISE
    IL QUOTIDIANO DEL MOLISE

La porcata di Toma ci costa caro Il Quotidiano chiude i battenti. Dal 1° ottobre il giornale molisano più diffuso e più longevo non sarà più in edicola grazie al presidente della Regione.

Il governatore fa approvare una legge retroattiva, che sarà impugnata, che cambia le carte in tavola: tornano in campo per il 2015 testate escluse perché godevano di ingenti aiuti statali a scapito di chi non ha percepito fondi nazionali LEGGI L'ARTICOLO IN FORMATO PDF


Con il solito colpa di spugna, con un blitz degno solo della maggioranza Toma, è arrivata martedì pomeriggio in consiglio regionale la modifica alla legge sull’editoria. Una normativa che, chiaramente ed evidentemente, è illegittima e sarà impugnata. Come il precedente tentativo del governatore Toma, l’interpretazione autentica, tristemente naufragato ed impugnato dal governo. Ma che Toma e i suoi non siano in grado di scrivere leggi è testimoniato dalle numerose impugnative. Ci hanno riprovato con la porcata di martedì. Ma intanto, mentre arriverà l’impugnativa e la sentenza della Corte, il Quotidiano del Molise chiuderà i battenti. Perché Toma ha cambiato le carte in tavola andando a riscrivere norme per le quali un’azienda aveva programmato il proprio futuro. Pensate che la porcata fatta martedì inciderà sui fondi del 2015, DUEMILAQUINDICI. Come per magia sono rientrati in corsa organi esclusi dalla legge regionale perché beneficiari di ingenti contributi nazionali a scapito degli editori che non hanno goduto degli aiuti statali e che si sono visti dimezzare il contributo. È inutile ora entrare nei tecnicismi. A livello politico si sono così si sono rinsaldate anche alleanze in maggioranza. Nel verbale della IV commissione, chiamata a discutere della modifica alla legge dell’editoria, si legge che “risulta presente ai sensi dell’articolo 19, comma 3 e 5 del Regolamento interno, il consigliere Michele Iorio” che non fa parte della IV commissione ma che può legittimamente assistere alla seduta (ndr). Leggiamo ancora che “Il cons. Quintino Pallante chiarisce le finalità della soppressione del comma in considerazione della riduzione dei contributi a livello nazionale e dal fatto che la richiesta di contributo, naturalmente, non è ammissibile su spese che siano state già oggetto di contributo pubblico”. Il quadro è abbastanza chiaro e non c’è bisogno di aggiungere ulteriori commenti. Ma che le norme dispongano per l’avvenire e non possano avere, in linea generale, valore retroattivo lo sanno anche i bambini. Nonostante gli impegni di Toma per trovare una soluzione. La legge verrà impugnata, intanto gli editori prima esclusi verranno pagati, ma Il Quotidiano del Molise non sarà più in edicola con il Messaggero. Ci piace raccontarvi anche gli autori della porcata. La mente è quella del governatore. Hanno espresso il loro voto favorevole i consiglieri Michele Iorio, Armandino D’Egidio, Antonio Tedeschi, Paola Matteo, Gianluca Cefaratti, Nico Romagnuolo, Filomena Calenda, Quintino Pallante e ovviamente Donato Toma. Erano assenti Aida Romagnuolo e Andrea Di Lucente, mentre hanno lasciato l’Aula per la maggioranza Salvatore Micone e Massimiliano Scarabeo. Hanno abbandonato l’Assise tutte le minoranze (Greco, Primiani, De Chirico, Nola, Manzo, Fontana e Facciolla, mentre la Fanelli era assente dalla mattina).


Download 26 settembre 2019 - il quotidiano del molise.pdf

www.filtabruzzomolise.it ~ cgil@filtabruzzomolise.it