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Data: 26/02/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

La pedana per disabili è fuori uso: costretto ad attendere 3 autobus. La disavventura di un ragazzo in carrozzella, già a ottobre 2018 protagonista di un episodio analogo. Tua: «Ci scusiamo con il passeggero, ma sono episodi con il contagocce»

FRANCAVILLA Ha dovuto attendere il passaggio di tre autobus un ragazzo di Francavilla, che vive sulla sedia a rotelle, prima di trovare finalmente quello con la pedana funzionante su cui poter salire e tornare a casa. E' successo lunedì mattina in zona università a Pescara, dove Francesco, come abitualmente gli capita, si è recato a una fermata per prendere un autobus e fare ritorno nella sua abitazione. Intorno alle 14 ha raggiunto la pensilina dove attendere il mezzo, ma con grande sorpresa il primo utile, la linea 21 che parte da Zanni e arriva fino al Foro di Francavilla, aveva il saliscendi non funzionante. «L'autista mi ha detto che la pedana elettrica era fuori uso e che avrei dovuto attendere il passaggio di quello successivo», racconta con disappunto.Non avendo alternative, il ragazzo torna a mettersi in attesa. Pochi minuti dopo ecco arrivare il pullman che dalla stazione di Pescara termina la sua corsa a Ortona, passando per Francavilla.Si avvicina per salire, ma nel momento in cui si aprono le porte il conducente, vedendolo in carrozzina, gli fa sapere che anche in quel caso la pedana non è utilizzabile. E lo rimbalza ancora una volta su quello successivo. Che, dopo tre tentativi, si rivela essere quello buono. «Purtroppo, non è la prima volta che accade», dice sconsolato Francesco, che già a ottobre del 2018 aveva vissuto un episodio analogo, quella volta sul lungomare di Francavilla, sempre sulla stessa linea 21. «Da quello che mi hanno spiegato, il problema era e rimane legato alle pedane elettriche. Sono quelle che spesso finiscono fuori uso, come accaduto sui primi due autobus che ho cercato inutilmente di prendere. Mentre il modello manuale, presente sul terzo, funziona molto meglio, anche se richiede maggiore impegno per poterlo utilizzare». Un anno fa fu addirittura il conducente a fermare il mezzo e a cercare, senza fortuna, di sistemare il saliscendi. Questa volta, gli autisti si sono limitati a consigliare di aspettare il successivo. Che, a conti fatti, ha costretto il passeggero ad attendere oltre mezz'ora. Dalla Tua però si difendono, fanno sapere di essere dalla parte dell'utenza e annunciano che tutti i pullman di nuova generazione, acquistati nell'ultimo anno, non sono soggetti a problemi di questo genere. «Scusandoci con il passeggero per il disguido», dice l'azienda di trasporti, «invitiamo tutti gli utenti che si trovano nelle medesime condizioni a segnalare preventivamente quelle che possono essere le tratte maggiormente utilizzate al numero verde 800762622. In questo modo, avremo maggiori possibilità di evitare il ripetersi di episodi simili». Quindi prosegue: «Purtroppo, abbiamo notato che il problema si presenta più frequentemente sui dispositivi elettrici, mentre quelli manuali funzionano bene. Questo talvolta dipende dalla tecnologia e dalle sollecitazioni che l'autobus può subire durante il percorso, anche per via delle strade dissestate, che in alcuni casi possono compromettere il funzionamento. Siamo in prima linea per garantire uguali diritti a tutti i viaggiatori e per questo, nel processo di rinnovamento del nostro parco mezzi, in quelli di nuova generazione, acquistati nell'ultimo anno, abbiamo verificato come i problemi descritti sono stati risolti. Ci teniamo a specificare, però, che sulle centinaia di corse che si effettuano tutti i giorni sul territorio regionale, disservizi come quello descritto accadono davvero con il contagocce».

26 febbraio 2020 il centro

 


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