Condividi: Bookmark and Share
Stampa:
Data: 23/10/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

La marcia su Roma di 100 sindaci: «Fermiamo i rincari autostradali» Mancate risposte dal governo Draghi, giovedì manifestazione davanti al ministero delle Infrastrutture

Si chiederà l'approvazione del Piano economico finanziario presentato nel 2013 da Strada dei Parchi


CARSOLI I sindaci si rimettono in cammino verso Roma per dire «no» all'aumento dei pedaggi e assicurare interventi per mettere in sicurezza l'A24 Roma-L'Aquila-Teramo e l'A25 Torano-Pescara. Il coordinamento dei primi cittadini di Abruzzo e Lazio si è riunito ieri sera a Carsoli e ha deciso di riprendere la protesta, con più vigore. Una corsa contro il tempo per fare in modo che il primo gennaio 2022 non scatti l'aumento del pedaggio autostradale già annunciato (potrebbe essere pari al 34,5%).
NESSUNA RISPOSTANon hanno avuto effetto le parole minacciose dei 101 sindaci di Abruzzo e Lazio indirizzate al presidente del consiglio, Mario Draghi, ai ministri di Infrastrutture ed Economia, Enrico Giovannini e Daniele Franco, al commissario ad acta per A24 e A25, al commissario straordinario per la messa in sicurezza antisismica di A24 e A25 e ai presidente di Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e Regione Lazio, Nicola Zingaretti. «A eccezione di Marsilio, alla lettera non ha risposto nessuno», ha spiegato il sindaco di Carsoli, Velia Nazzarro, durante il confronto di ieri nella sala consiliare, «a questo punto dobbiamo riprendere la protesta davanti al ministero. Marsilio mi ha contattato telefonicamente dopo aver ricevuto la lettera e mi ha detto che sarà al nostro fianco».
L'INCONTROAl vertice convocato dalla Nazzarro hanno preso parte, tra gli altri, il primo cittadino di Oricola, Antonio Paraninfi, il vicesindaco di Scurcola , Ivan Antonini, il consigliere comunale di Pescina, Alfonsino Scamolla, il sindaco di Roviano, Mattia Folgori, il primo cittadino di Vicovaro, Fiorenzo De Simone e il consigliere Paolo Orfei, l'assessore all'Urbanistica del Comune di Tivoli, Gianni Innocenzi, e il commissario della IX Comunità Montana Monti Sabini, Tiburtini, Cornicolani e Prenestini, Nando Cascioli. Tanti i sindaci abruzzesi e laziali che hanno dato il loro sostegno all'attività del gruppo e sono pronti a manifestare a Roma.
LA MANIFESTAZIONEÈ giovedì 28 il giorno scelto dai sindaci per scendere di nuovo in piazza e dire «no» ai rincari autostradali. L'intento è quello di recarsi a Roma davanti al ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile e chiedere di incontrare Giovannini. «Invieremo una comunicazione al ministero annunciando la nostra presenza», ha continuato il sindaco di Carsoli, «l'iter verrà avviato oggi stesso per poter avere in tempo le autorizzazioni necessarie e partire per Roma». Ci saranno al fianco dei sindaci anche gli autotrasportatori che da subito hanno sposato questa protesta e sono pronti a manifestare con loro. «Vedremo se riusciranno a ignorare anche 100 amministratori in fascia tricolore», ha concluso Nazzarro.
PERCHÉ GLI AUMENTIIl rincaro è previsto perché le tariffe sono state bloccate ormai da anni, come sottolineato da Strada dei Parchi, per effetto di una serie di decreti interministeriali e sono ferme ai valori del 2017 (anche dal 2015 al 2017 erano state oggetto di tagli). Questo effetto perverso, per usare le parole dell'ad della concessionaria, Riccardo Mollo, si sarebbe potuto evitare e si può ancora completamente evitare col via libera al Piano economico finanziario di Strada dei Parchi, fermo dal 2013, anno in cui si doveva rinnovare.

www.filtabruzzomolise.it ~ cgil@filtabruzzomolise.it