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Data: 23/01/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

La Lega ritrova posto in giunta Biondi rinomina i tre assessori dopo sei mesi di tira e molla: restituite le deleghe a Ferella, Taranta e Aquilio Il Carroccio dovrà rinunciare alla guida dell'Ama, l'incarico andrà a un rappresentante del gruppo Liris

L'AQUILA La chiave di volta della crisi in Comune è l'Ama. Passa attraverso la società partecipata che gestisce il trasporto pubblico in città, di cui a breve andrà nominato il nuovo amministratore unico, la ricomposizione della giunta decretata dal sindaco Pierluigi Biondi. La Lega ottiene il reintegro dei suoi tre assessori, ma dovrà lasciare la guida dell'Ama finora affidata a Giammarco Berardi. Il suo posto andrà a un rappresentante dell'ala di Fratelli d'Italia che fa capo a Guido Quintino Liris rimasta fuori dal riassetto della giunta.
TUTTO COME PRIMA. Non cambia nulla, insomma, nella composizione della squadra che ha affiancato il primo cittadino fino a metà luglio. In una nota di poche righe Biondi fa sapere di aver firmato i decreti con cui restituisce le deleghe a Fabrizia Aquilio, Daniele Ferella e Fabrizio Taranta, sospesi all'indomani della conclamazione della crisi in consiglio da parte del Carroccio. Nessun cambiamento neppure nei ruoli. I tre assessori leghisti rientrano nelle funzioni lasciate ormai più di mesi fa: Aquilio al Turismo, Taranta ad Ambiente, Rifiuti e Protezione civile e Ferella a Urbanistica, Edilizia e Pianificazione, solo per citare le principali.
IN SALVO FABRIZI. La Lega però un prezzo, anche se ridotto, lo dovrà pagare per l'insubordinazione di luglio. Per questo passerà la mano quando, tra qualche settimana, si tratterà di designare il nuovo amministratore unico dell'Ama. La rinuncia, non particolarmente sanguinosa perché Berardi è ormai alla scadenza del mandato, ha suggellato il patto di ritrovata piena armonia nel centrodestra cittadino. L'incarico di vertice nella società del trasporto pubblico urbano, che Biondi affiderà esaminando i curriculum sulla sua scrivania, compenserà di fatto il gruppo Liris per l'esclusione dalla giunta. I consiglieri non sono compatibili con il ruolo che si libererà all'Ama, per cui a ottenerlo sarà un tecnico vicino all'assessore regionale al bilancio. Per il sindaco si tratta della quadratura del cerchio. Biondi, infatti, non dovrà sacrificare Vittorio Fabrizi, suo uomo di fiducia in giunta, per fare spazio a un esponente del gruppo Liris.
IL CENTRODESTA ESULTA. La ricomposizione della giunta è salutata con soddisfazione dagli alleati. I coordinatori regionali Luigi D'Eramo (Lega), Etelwardo Sigismondi (Fratelli d'Italia), Nazario Pagano (Forza Italia), Enrico Di Giuseppantonio (Udc), Mimmo Srour (Idea-Cambiamo) e Roberto Santangelo (L'Aquila Futura) smorzano i toni del contrasto che ha caratterizzato i mesi scorsi. «In questo periodo di costante e proficuo dialogo si è sempre condivisa la necessità di salvaguardare l'operato di Biondi e del buon governo della coalizione», affermano, «un'azione incisiva e costante, di cui il sindaco è stato e continua a essere il maggiore interprete, volta a superare l'impasse in cui era caduto il capoluogo d'Abruzzo dopo dieci anni di disastri perpetrati dal centrosinistra, che ha portato all'attivazione o riattivazione di processi fondamentali per lo sviluppo del territorio».
L'OPPOSIZIONE. Sull'altro fronte politico la crisi e il suo esito restano difficilmente comprensibili e per nulla giustificabili. «Di sicuro la città non ne ha capito il perché», afferma Lelio De Santis (Cambiare insieme-Idv), «se non è cambiato nulla e nessuna parola di autocritica si è sentita». Di sicuro, secondo il consigliere di opposizione, «l'attività amministrativa ne ha risentito, con gli inevitabili ritardi nella gestione di diversi dossier: dal piano regolatore generale ai progetti di tutela ambientale». Per De Santis nel centrodestra è tornata la pace, «almeno sul piano formale», ma il consiglio «meritava più rispetto» nell'essere informato. L'auspicio dunque è che l'attività consiliare «possa riprendere, consentendo un confronto serio e costruttivo sui diversi problemi».

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