Data: 19/04/2020
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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La battaglia dei tecnici: aprire tutto ora una follia Slitta anche l’ok ai treni. Il comitato scientifico: possibile ripartire solo nelle aree sicure, non la Lombardia.
ROMA Gli scienziati del Comitato tecnico-scientifico frenano il governo che si preparava a una complicata mediazione con task force, Regioni e Comuni per concordare una linea unitaria sulle riaperture che evitasse prese di posizioni isolate, con la minaccia del governatore campano VincenzoDeLucadi chiudere le frontiere o di Luca Zaia di riaprire a prescindere.Ein questa confusione generale, si inserisce lo stop di Frecciarossa e Italo alla proposta formulata, ieri pomeriggio, dalla taskforcepercontodiesecutivoe CTSdi ulteriori paletti all’AltaVelocità: oltre all’obbligo dinoncaricare più di metà della capienza dei vagoni, fermate chiuse a Piacenza e Reggio Emilia. Non solo: per evitare che nelle stazioni possano incrociarsi i passeggeri che salgono con quelli che scendono, si vorrebbe delimitare i percorsi con tutte le conseguenza pratiche. C’è chi al tavolo del confronto ha detto «siamo tornati ai tempi dei guelfi e ghibellini» rifacendosi alle divergenze milanesi tra GiuseppeSalaeAttilioFontana. «Si sta lavorando a un programma nazionale che possa consentire una ripresa di buona parte delle attività produttive in condizioni di massima sicurezza »,hannospiegatoieriserafonti di Palazzo Chigi dopo l’incontro traGiuseppe Conte, i ministriRoberto Speranza, Paola Pisano, Paola De Micheli, il capo della task force Vittorio Colao e gli scienziati. «Unprogrammache integri una gestione organizzata e coordinata delle attività industriali, della logistica, dei trasporti e che tenga sotto controllo la curva epidemiologica nella prospettiva di uncontrollo dellasuarisalita senzache si torniad affrontare situazioni di sovraccarico delle strutture ospedaliere». Palazzo Chigi usadiplomazia per ricucire leposizioni. Come ha spiegato due giorni fa Walter Ricciardi, consulente del Ministero della salute e membrodell’esecutivoOms,sele riaperture non saranno oculate e prudenti, a scacchiera geografica, si rischia una seconda ondata in autunno o addirittura in estate perchèi trasporti pubblicipotrebbero diventare trasmissione dei contagi. Il nodo trasporti resta centrale poichè da esso dipende la riaperture delle fabbriche nonostantequeste possanoosservaretutteleregoledisicurezza. Comunquelafase2èancorain alto mare tra spinte localistiche a riprendere le attività e tentativo del governo di imbastireuna coerenzaconglientiterritorialiinun quadro dominato dalle tensioni traM5Se Pd. In più ci sono anche alcuni comuni, come appunto Milano che potrebbero muoversi diversamentedalla propria regione. E senza un accordo generale, potrebbero tornare in bilico anche le riaperture, da lunedì 27, delle attività meccaniche,modae meccatroniche che sembravano acquisite. CITTÀ VIRTUOSE Pergli scienziati Perugia,Campobasso, Potenza, Matera, Catanzaro, Palermo, Ragusa, Cagliari potrebbero avviare già oggi o domanila fase 2 con la riapertura di bar, ristoranti, negozi, palestre, parrucchieri, mantenendo le misure di sicurezza standard (mascherine, distanza, guanti). Roma, Napoli, Bari a ruota, con una fase 2 parziale,mafacendo attenzione alla mobilità relativa ai mezzi pubblici, dove vanno adottateleaccortezzeperscongiurare gli assembramenti, come le prenotazioniviaapp. Lombardia e Veneto, invece, devono rinviare la rimessa in azione. L’indice Ro è a 1,2-1,3, un livello che viene considerato ancorapreoccupanteacausadiuna accelerata velocità di diffusione dei contagi. Nessuna riapertura in queste regioni dove invece a Milano il sindaco vorrebbe ripartire dopo aver detto di tenere chiuso mentre il presidente della regioneadessofrenamentregiornifavolevafarefugheinavanti. Ladifficoltàpaventatadagliuomini della task force è invece quella che tenere ferma la Lombardia che è il motore del pil gravemente penalizzato, potrebbe compromettereunaripresa degli indici economici di benessere del paese.Lostesso presidente inpectore di Confindustria CarloBonomispinge in talsensointerpretandole richieste di tantiimprenditori. Preoccupa anche la situazione contagidelleMarche.Ilgruppodi Colao inizialmente favorevole a unafase2 ugualeper tutti, difronte alle resistenze scientifiche, frena. Oggi è in calendario un’altra riunione allargata nella quale si spera di riavvicinare le posizioni. «Lanottepotrebbe portare consiglio »diconodallataskforce. |
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