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Data: 10/01/2024
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

L'AQUILA Funivia bloccata, strada chiusa: ora Campo Imperatore è isolato

Arriva anche l'ordinanza che vieta il transito sulla statale 17 bis: troppi rischi con le bufere di neve
Il consigliere Faccia: «Famiglie sull'orlo del fallimento». Il Comune anticipa gli stipendi ai lavoratori
gran sasso e turismo. Oggi un vertice a Roma


La stazione sciistica di Campo Imperatore da ieri è ufficialmente isolata. La Provincia dell'Aquila ha firmato l'ordinanza con cui si chiude il tratto della statale 17 bis, che collega Fonte Cerreto a Campo Imperatore, in quanto con l'intensificarsi delle precipitazioni nevose non si può più garantire il servizio sgombraneve e le improvvise bufere rendono proibitiva la circolazione dei mezzi. Si aggiunge allo stop imposto dal ministero dei Trasporti alla funivia, dopo un esposto in cui si ipotizzano criticità a una delle funi portanti. Oggi potrebbe essere il giorno della verità: i vertici del Centro turistico del Gran Sasso sono stati convocati a Roma dall'Agenzia nazionale per la sicurezza Ansfisa del ministero delle Infrastrutture. Con l'impianto fermo e la strada interdetta, il comprensorio turistico del Gran Sasso vive uno dei un periodo più neri della sua storia: «L'intero comparto economico è in crisi, ci sono famiglie in estrema difficoltà e sull'orlo del fallimento», dice il consigliere comunale con delega alle Politiche della montagna Luigi Faccia. Dopo l'ultimatum lanciato al Mit dal sindaco Pierluigi Biondi, che ha parlato di «danno enorme», il consigliere Faccia traccia un quadro desolante: «È giunta l'ora di dare delle risposte concrete», afferma, «alla situazione del comprensorio turistico del Gran Sasso e in particolare pronunciarsi sui collaudi effettuati nel mese di dicembre, dietro diretta richiesta del ministero dei Trasporti. Non si può tenere appeso un intero comparto economico, composto da lavoro dipendente degli operatori del Centro turistico del Gran Sasso da un lato e dal mondo del commercio e delle professioni con tutto il suo indotto al seguito, dall'altro. Il nostro comparto turistico con le sue imprese e professionisti», sottolinea Faccia, «guardando alle ultime quattro stagioni invernali, viene da due stagioni di chiusura per pandemia, da una stagione iniziata il 20 gennaio e la presente, che ancora non si sa se inizierà. Le famiglie che vivono di questo sono in estrema difficoltà e sull'orlo del fallimento: auspico, quindi, un intervento su larga scala che coinvolga l'intero settore. Qualsiasi soluzione che eventualmente potrà essere impiegata sul campo», conclude Faccia, «deve essere diretta a tutti i protagonisti del settore turistico». Gli ulteriori collaudi della funivia, che era ferma dall'11 settembre per interventi di manutenzione e revisione, sono stati conclusi prima di Natale: tutta la documentazione sui controlli, affidati a ditte specializzate e che avrebbero avuto esiti positivi sul fronte sicurezza, è stata inviata al ministero ormai da settimane.Preoccupati anche i circa 50 dipendenti del Centro turistico del Gran Sasso, tra assunti a tempo indeterminato e stagionali. Sono ancora in attesa dello stipendio di dicembre, che sarà anticipato dal Comune, come spiega il segretario della Filt Cgil, Domenico Fontana: «Se non si pronuncia il ministero, anche i lavoratori del Ctgs sono bloccati. Il Comune, che è proprietario dell'azienda, sta autorizzando l'anticipo dei ratei del contratto di servizio per pagare lo stipendio di dicembre. Ma se non parte la stagione», rimarca Fontana, «è un po' come far sparire la polvere sotto il tappeto».


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