Data: 02/02/2024
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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L'AQUILA «Bus in ritardo a causa del freddo». L'Ama si scusa, ma è già polemica
L'amministratore unico Equizi: «Possibili altri disservizi nei prossimi giorni, siamo pronti ai rimborsi» Il freddo blocca i bus dell'Ama e scoppia la polemica politica. L'Azienda per la mobilità aquilana, attraverso l'amministratore unico Augusto Equizi, comunica agli utenti che, «per cause imputabili alle rigide temperature registrate in questo periodo, nonché al concomitante eccezionale numero di fermi macchina verificatosi, anche nei prossimi giorni talune linee potrebbero subire ritardi o disservizi. Al fine di minimizzare i disagi arrecati all'utenza e consentire alla stessa, per quanto possibile, di organizzarsi per tempo, l'Azienda pubblicherà sul proprio sito (www.ama.laquila.it), fino a risoluzione della contingenza, le linee interessate dai disservizi. Contestualmente all'adozione di ogni misura volta alla risoluzione delle problematiche, l'Azienda sta predisponendo specifiche direttive (che verranno pubblicate a breve sul sito) per consentire a tutti gli utenti colpiti dai disservizi di ottenere idoneo rimborso in ordine alla mancata fruizione del servizio di Trasporto pubblico locale. Porgendo le dovute scuse e confidenti della più ampia comprensione, si invitano i gentili utenti a consultare il sito per ogni conseguente aggiornamento», conclude Equizi.opposizione all'attacco«"Questa non è Ibiza" è l'unico commento possibile al comunicato rilasciato dall'Azienda per la mobilità aquilana per giustificare i ripetuti disservizi che si sono registrati negli ultimi giorni e che si annuncia ci saranno anche nei prossimi», scrive Stefano Palumbo, consigliere comunale del Pd. «È infatti davvero surreale nascondere le criticità strutturali dell'azienda, visto che quotidianamente e non da ieri saltano puntualmente diverse linee, con le "rigide temperature registrate in questo periodo". Come se nella nostra città registrare una temperatura al di sotto dello zero fosse un'eccezionalità; al contrario mai si ricorda un inverno così caldo come quello che stiamo attraversando. La verità è che l'Ama dispone di un parco mezzi ormai vetusto e di un'organizzazione aziendale non in grado di porre rimedio alle continue rotture che i mezzi riportano. Eppure, gli investimenti negli ultimi anni sono stati ingenti, sperperati purtroppo per l'acquisto di decine di nuovi mezzi elettrici che in mancanza di adeguata potenza per la ricarica giacciono inutilizzati da anni nel deposito, molti senza neanche essere stati mai immatricolati. Pare che alcuni addirittura non saranno mai messi in circolazione poiché cannibalizzati al fine di recuperare pezzi di ricambio necessari alla riparazione di quelli in circolazione. Una situazione non più tollerabile che, nonostante le mie ripetute denunce, è peggiorata nell'indifferenza di un'amministrazione responsabile di un fallimento sulle politiche della mobilità ormai evidente a tutti». Per la sindacalista Cgil Rita Innocenzi «occorre tornare a ragionare sul progetto di fusione per incorporazione dell'Ama in Tua, società regionale del trasporto pubblico». |
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