Data: 16/09/2019
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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L'Aquila ancora senza scuole oggi Mattarella inaugura l'anno
L'AQUILA La prima campanella dell'anno scolastico italiano suonerà simbolicamente qui, dove gli studenti sono morti a causa del terremoto, ma a dieci anni da quella tragedia, sono ancora costretti a seguire le lezioni nei cosiddetti Musp, i moduli a uso provvisorio, tra latta e lamiere, perché, colpevolmente, nessun istituto è stato ancora ricostruito. Nella città in cui il glorioso liceo Classico Cotugno è spacchettato ancora in quattro sedi e ragazzi e docenti non hanno palestre, laboratori, aule multimediali, locali idonei alla didattica. È per questo che oggi, all'Aquila, il presidente Sergio Mattarella, accompagno dal neo ministro di Istruzione, Università e Ricerca, Lorenzo Fioramonti, inaugurerà ufficialmente l'avvio delle lezioni, davanti a mille giovani provenienti da tutta Italia. Un evento, trasmesso anche a livello nazionale, che si terrà proprio in uno di quei moduli, quello della primaria Mariele Ventre, uno dei primi costruiti e inaugurati dopo la catastrofe del 2009. Uno di quei presidi che contribuirono a salvare la città dallo spopolamento e dalla fuga dei giovani, ma che oggi, nel Decennale, rappresentano il simbolo di una inaccettabile precarietà e dei tanti ritardi della ricostruzione pubblica. Lo hanno detto, in questi giorni, tutti i comitati che si battono da anni per il ritorno a una normalità improntata sulla sicurezza: Oltre il Musp e Scuole sicure in particolare, che oggi incontreranno Mattarella privatamente, insieme a una delegazione del liceo Classico. «Che si parta da qui, da questo momento così importante per la città per adeguare le nostre scuole e le scuole di tutta Italia- dice Tommaso Cotellessa, rappresentante degli studenti del Cotugno-. All'Aquila abbiamo un doppio dovere, dal momento che abbiamo a disposizione da tempo soldi pubblici per farlo. Porteremo le nostre istanze al presidente al quale racconteremo ciò che abbiamo passato e le nostre speranze per il futuro. Fa sorridere parlare ancora di speranze a dieci anni dal sisma: è giunto infatti il momento di agire concretamente e pensare solo ai tempi della ricostruzione delle nostre scuole e del nostro futuro». Il capo dello Stato sarà accolto da un presidio organizzato, tra gli altri, da Cgil, Action Aid, Movimenti giovani di sinistra, Unione degli universitari: «Ci saremo- scrivono- per ricordare che se a 10 anni dal sisma e con decine di milioni di euro a disposizione delle Istituzioni non c'è nemmeno una scuola ricostruita». Questo sarà, dunque, il momento della presa d'atto di una necessità non più rinviabile, quella di ricostruire la scuola aquilana e nazionale. Ma sarà anche il momento del ricordo e del riconoscimento. Mattarella renderà omaggio, privatamente, alla Pietra della memoria, la stele costruita in onore dei giovani morti del sisma; poi, con il ministro Fioramonti, consegnerà una medaglia a tutta la comunità scolastica del capoluogo abruzzese . |
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