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Data: 07/01/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

L'aeroporto senza armi contro la nebbia. La Saga alle prese con il problema dopo i ripetuti disagi degli ultimi giorni ieri la rivincita con i voli da Ancona.

Il sistema Ils di categoria uno, risalente a diversi decenni fa non consente l’atterraggio strumentale in condizioni eccezionali.Il cambiamento climatico destinato a diventare strutturale rischia di compromettere la piena operatività dello scalo


Dal cielo, ieri a Pescara, non è giunta solamente la Befana, ma anche gli aeroplani che avrebbero dovuto atterrare ad Ancona. A causa della fitta nebbia, infatti, i voli destinati al capoluogo marchigiano da Catania e Palermo, rispettivamente l'altro ieri notte e la mattina successiva, sono stati dirottati, per poi atterrare all'Aeroporto d'Abruzzo. Una piccola rivincita dopo giorni difficili, sempre causa nebbia. A seconda delle condizioni meteorologiche, nei giorni delle feste di Natale la problematica ha ripetutamente interessato lo scalo abruzzese. Infatti, la densa coltre che per gran parte delle festività ha ricoperto Pescara ha impedito a diversi aerei di individuare la pista di atterraggio: i voli, quindi, hanno dovuto dirigersi verso Fiumicino o Bari, causando non pochi disagi ai passeggeri.
Al fine di scongiurare certe situazioni, è utile la tecnologia: senza apparecchi aggiornati, perfino gli onerosi lavori di allungamento della pista potrebbero essere vanificati in caso di nebbia. L'Aeroporto d'Abruzzo è dotato di Ils, ovvero il sistema di atterraggio strumentale. Questo strumento, composto da un apparato di terra e da uno di bordo, è particolarmente importante in caso di scarsa visibilità, perché guida i piloti nella fase più complessa: quella di avvicinamento alla pista. Dei 39 scali italiani, 32 sono dotati di questo sistema.
IL NODO - Sebbene ad oggi quasi ogni aereo dispone di avanguardistici strumenti di radionavigazione, a terra non tutti gli Ils sono uguali: vi sono tre gradi che determinano quanto il sistema sia performante e, a Pescara, c'è un Ils di categoria uno, ovvero il meno efficace, che risale a parecchi decenni orsono. L'Ils categoria uno consente l'avvicinamento a terra quando la visibilità orizzontale lungo il piano inclinato dell'atterraggio è di almeno 550 metri. Gli standard di sicurezza sono stabiliti dall'Icao, ovvero un'agenzia Onu, e dall'Ue. «La categoria tre, invece, consente di atterrare quasi alla cieca, ma è presente solo negli aeroporti enormi, perché questa strumentazione è costosissima spiega Daniela Terreri del consiglio d'amministrazione di Saga, ovvero la società partecipata dalla Regione che gestisce lo scalo abruzzese . Ad ogni modo, la strumentazione dell'aeroporto non dipende da noi, ma da Enac ed Enav, ovvero gli enti per l'aviazione civile e l'assistenza di volo. Sull'Ils categoria uno faremo delle migliorie, ma di certo non diventerà di categoria tre». Un'incognita, in presenza di cambiamenti climatici destinati a diventare strutturali.
LA PROSPETTIVA - Nel frattempo, i lavori da oltre cinque milioni di euro per l'allungamento della pista sono stati aggiudicati: concluso il cantiere, a Pescara potranno atterrare anche i mastodontici veicoli per i voli intercontinentali e, con essi, potrebbe giungere anche il tanto agognato Ils di categoria superiore, seppure questo non sia incluso nel progetto. «Innanzitutto, occorre che le compagnie aeree scelgano di fare scalo o partenze e arrivi all'Aeroporto d'Abruzzo prosegue Terreri : una volta ottenuto ciò, cambierà tutto». La nebbia di questi giorni, secondo gli scienziati, è causata dai cambiamenti climatici e potrebbe diventare un fenomeno sempre più frequente. Il timore è che non sia la strumentazione a seguire i voli intercontinentali, ma viceversa: col rischio che, in certi periodi, la scarsa visibilità possa causare frequenti disagi, è lecito chiedersi se le compagnie scelgano di usufruire degli scali già ben attrezzati, piuttosto che di quelli dove un eventuale upgrade non è nemmeno su carta. «Non credo che i voli cancellati in questi giorni possano fare cattiva pubblicità all'Aeroporto d'Abruzzo conclude ottimista la consigliera d'amministrazione . Bisogna tener conto, infatti, che quella di non atterrare è una scelta del comandante in virtù della sicurezza del volo: le compagnie aeree sono abituate a ciò e mettono in conto che possa accadere».

 07 gennaio 2023 il messaggero pe

 

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