L'AQUILA L'Abruzzo si mobilita. Contro la guerra e per la pace, simbolicamente. Ma anche e soprattutto per tendere una mano ai profughi, ai bambini, alle famiglie ucraine in fuga dall'orrore della guerra, attraverso l'attivazione del sistema delle donazioni. È stata una giornata molto significativa, quella di ieri. Neanche il maltempo, che ha flagellato molte zone, è riuscito a frenare l'onda emotiva della solidarietà. Dopo L'Aquila, la prima a scendere in piazza l'altro giorno con il grande bandierone arcobaleno, manifestazioni ieri a Pescara, Chieti, Teramo e Sulmona. Parallelamente si è messa in moto anche la macchina della Croce Rossa: all'interporto di Avezzano una decina di volontari si è occupata di raccogliere cibo, tende, sacchi a pelo, coperte che saranno trasportati fino in Romania, ai confini con l'Ucraina, con cinque tir. L'obiettivo è quello di contribuire all'allestimento delle tendopoli per le persone in fuga.
Solidarietà, si diceva, anche simbolica. A Pescara, ieri, si è tenuta l'attesa manifestazione in piazza Salotto (per la precisione sotto ai Portici, causa maltempo), organizzata da Rifondazione comunista, a cui hanno preso parte anche alcune forze sociali. Un presidio «contro la guerra, senza se e senza ma» hanno detto i manifestanti, esponendo striscioni e bandiere gialloblù. Dall'auditorium Sirena di Francavilla al Mare, invece, l'attrice Monica Guerritore ha lanciato un messaggio per la pace con parole di commozione e di angoscia condivise da tutto il pubblico presente. La Guerritore ha portato in scena lo spettacolo Dall'Inferno all'Infinito, quarto appuntamento della stagione teatrale del Teatro Sirena, con la direzione del maestro Davide Cavuti. «Dopo la pandemia alla fine dello spettacolo chiedevo di finire con la canzone La vita meravigliosa di Diodato, che questa sera non metteremo perché le musiche hanno un grande valore in teatro. Ma come facciamo oggi? Noi oggi non lo faremo, ma il solo fatto che il teatro sia cosi pieno, In una serata così terribile, vuol dire che c'è bisogno di noi». Parole salutate con grande commozione.
PRESIDI Anche la Cisl è scesa in piazza per una ferma condanna dell'invasione. Sono stati predisposti e organizzati sit-in e presidi, esposizioni delle bandiere davanti alle sedi, e una delegazione della ha partecipato alla manifestazione di Roma a Piazza Santi Apostoli. In Abruzzo presidi a Chieti davanti alla Prefettura (insieme alle associazioni), a Pescara in Piazza Salotto e a Teramo in Piazza Martiri della Libertà. L'ultima manifestazione di ieri c'è stata in serata a Sulmona
A Celano il sindaco Settimio Santilli ha incontrato una delegazione di cittadini ucraini residenti nella cittadina. Alla delegazione, accompagnata da Luca Di Renzo che è stato il promotore dell'iniziativa, commerciante celanese, sono stati espressi il massimo sostegno dell'amministrazione e l'intenzione di avviare eventualmente iniziative di supporto al fine di accogliere esigenze e problematiche.
GLI ARRIVI Infine all'Aquila il sindaco, Pierluigi Biondi, ha espresso la disponibilità del Comune per accogliere cittadini e famiglie in fuga dalla guerra. Biondi ha inviato una lettera al Prefetto, Cinzia Torraco, spiegando come la Municipalità sia pronta a dare sostegno a coloro che dovessero arrivare in Italia attraverso corridoi umanitari o iniziative promosse dal governo e dalla comunità internazionale. «Siamo vicini al popolo ucraino, costretto a fronteggiare una durissima aggressione militare. In questi momenti sono i più fragili, gli anziani, le donne e i bambini a essere più esposti al pericolo ed è per loro che bisogna mobilitarsi. Noi, così come accaduto per coloro che scappavano dalla dittatura in Venezuela o dall'oscurantismo talebano in Afghanistan, siamo pronti a fare la nostra» ha dichiarato Biondi.