Condividi: Bookmark and Share
Stampa:
Data: 24/04/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO

L'Abruzzo è in fascia gialla Sì alle riaperture da lunedì Ripartono cinema e teatri. I ristoranti anche a cena ma all'aperto. Per tutti coprifuoco alle 22 Nell'Aquilano e nel Teramano undici Comuni restano rossi con i divieti: ecco il nuovo elenco

E si rientra a scuola con il limite del 70%. Ma per le quinte classi cento per cento in aula: hanno l'esame. Ed è l'utilizzo dei mezzi pubblici uno dei temi più dibattuti. Rappresenta per l'Abruzzo la vera prova del nove. «Siamo pronti», ha assicurato nella serata di ieri al Centro Di Pasquale, «ci basiamo sull'ultimo modello organizzativo, che ha funzionato, ed è un sistema per la didattica al 75%»


PESCARA Ora è ufficiale. L'Abruzzo, dopo due mesi e mezzo, torna in zona gialla. La Cabina di regia nazionale ha certificato il miglioramento che si registra ormai da settimane e ha stabilito il passaggio nella fascia di rischio più bassa. Da lunedì, come in gran parte d'Italia, la regione potrà iniziare gradualmente a ripartire. I ristoranti, ad esempio, potranno riaprire a pranzo e a cena, ma solo con i tavoli all'aperto. Resta comunque in vigore il coprifuoco dalle 22. Le regole meno rigide non riguarderanno, però, l'intero territorio regionale. Ci sono undici Comuni che rimarranno in zona rossa: sette nell'Aquilano e quattro nel Teramano.
RIAPERTURE. Dopo mesi durissimi, l'Abruzzo si avvia alla riapertura. Una ripresa che per volontà del Governo sarà estremamente graduale, ma che comunque rappresenta una boccata di ossigeno per la regione. Soprattutto per bar e ristoranti, uno dei settori più colpiti dalle restrizioni e dalla crisi. Sarà finalmente possibile tornare a pranzo e a cena fuori, purché i tavoli siano all'aperto. Dovranno quindi attendere ancora tutte quelle attività che non hanno spazi esterni. Riparte anche la cultura: possono riaprire cinema, teatri, sale concerto, live club, ma sempre rispettando regole e rigidi protocolli. Via libera, poi, allo svolgimento all'aperto di qualsiasi attività sportiva, anche di contatto, mentre, per ora, restano chiuse piscine e palestre.
SPOSTAMENTI. Consentiti, inoltre, gli spostamenti tra regioni gialle. Per andare, invece, in quelle in zona arancione o rossa è necessaria la certificazione verde o pass vaccinale, documento che potrà essere richiesto da chi ha completato il ciclo di vaccinazione, da chi è guarito dal Covid-19 e da chi ha effettuato un tampone molecolare o rapido con esito negativo nelle ultime 48 ore. Nonostante l'alleggerimento delle regole, resta comunque in vigore il tanto discusso coprifuoco: dalle 22 alle 5 è vietato circolare. Nell'annunciare il passaggio in zona gialla, il governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio, sottolinea che «con la riapertura delle attività all'aperto ci potranno essere maggiori rischi» e, quindi, rilancia l'appello alla prudenza: «bisogna sempre tenere alta la guardia e rispettare le misure di protezione con la massima serietà».
ZONA ROSSA. Dovranno ancora attendere, invece, undici comuni abruzzesi che da lunedì rimarranno in zona rossa a causa di un quadro epidemiologico preoccupante. L'Unità di crisi regionale, ieri, è tornata a riunirsi per analizzare la situazione, territorio per territorio. Ridisegnata la mappa delle località con maggiori restrizioni, che scendono rispetto alle 28 precedenti. La relativa ordinanza, firmata in serata da Marsilio, sarà valida da lunedì a domenica 2 maggio compresa. Per la provincia dell'Aquila in zona rossa entrano Capitignano e Oricola e vi restano Sante Marie, Morino, San Vincenzo Valle Roveto, Barisciano, San Pio delle Camere. Per quanto riguarda il Teramano, nell'area a maggiori restrizioni entra Martinsicuro e vi restano Giulianova, Torricella Sicura e Castellalto.
CHI ESCE. Venti - tra cui i principali centri della Marsica - i comuni che, invece, da lunedì non saranno più in zona rossa. Per l'Aquilano si tratta di Avezzano, Celano, Carsoli, Magliano dei Marsi, Civitella Roveto, Luco dei Marsi, Ocre, Sant'Eusanio Forconese, Villa Sant'Angelo, San Demetrio ne' Vestini, Prata d'Ansidonia, Caporciano, Roccacasale, Collarmele e Navelli. Nel Teramano escono Nereto, Campli, Morro d'Oro, Ancarano e Mosciano Sant'Angelo.
LA SITUAZIONE. Nel complesso, la situazione in Abruzzo migliora velocemente. Il trend favorevole che si registra da giorni viene confermato dal monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute, relativo al periodo 12-18 aprile. La classificazione complessiva di rischio è bassa, scende l'indice Rt, che passa da 0,92 a 0,84, diminuiscono i casi e i focolai. Si allenta notevolmente anche la pressione sugli ospedali: il tasso di occupazione dei posti letto è pari al 26% per le terapie intensive (soglia di allarme 30%) e al 34% per l'area non critica (livello di guardia 40%). L'incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti scende a quota 103, ben lontana dal valore limite di 250.
IL BOLLETTINO. Intanto, i nuovi casi accertati con i test delle ultime ore sono 158. Sono emersi dall'analisi di 4.598 tamponi molecolari: è risultato positivo il 3,44% dei campioni. I nuovi positivi hanno età compresa tra 9 mesi e 95 anni e quelli con meno di 19 anni sono 37. Tanti i guariti (337), mentre scendono gli attualmente positivi, che sono 9.236 (-184). Continuano a diminuire i ricoveri: 459 pazienti (-7) sono in terapia non intensiva e 45 (-1, con un nuovo accesso) in terapia intensiva. Cinque i decessi, uno dei quali relativo ai giorni scorsi: si tratta di persone di età compresa tra 82 e 92 anni. Le quattro vittime più recenti sono una 82enne dell'Aquila, un 83enne di Luco dei Marsi, una 84enne di Balsorano e un 91enne di Alba Adriatica.
24 APRILE 2021 abruzzo
E si rientra a scuola con il limite del 70%. Ma per le quinte classi cento per cento in aula: hanno l'esame
L'Abruzzo ha deciso. Le scuole superiori da lunedì ripartiranno al 70% in presenza. Solo per gli studenti delle classi quinte, chiamati ad affrontare l'esame di maturità al termine dell'anno didattico, è stato stabilito il ritorno dietro i banchi al 100%. La decisione è stata presa durante la riunione convocata dall'Ufficio scolastico regionale di ieri e definita nel pomeriggio con l'Unità di crisi. Ed anche sul fronte dei trasporti sembra essere tutto pronto. A garantirlo è Max Di Pasquale, direttore di Tua, l'azienda unica di trasporto regionale.
DECISIONE CONDIVISA. Sulla percentuale di studenti in classe c'è stato accordo totale. «La decisione», ha confermato l'assessore all'istruzione Pietro Quaresimale, «è stata condivisa da tutti i partecipanti al tavolo tecnico, che ha discusso e approfondito tutte le implicazioni legate alla mobilità scolastica che la riapertura degli istituti superiori inevitabilmente si porta dietro».
CONTROLLI. Al tavolo tecnico, inoltre, l'assessore ha comunicato che «la Protezione civile regionale mette a disposizione dei Comuni 50 mila tamponi per le esigenze legate al rientro a scuola degli studenti». Su questo fronte, Quaresimale ha annunciato che è anche in via di perfezionamento «l'intesa che prevede la possibilità per le farmacie di poter somministrare e effettuare test antigienici in via gratuita al personale scolastico che ne fa richiesta».
L'UNITÀ DI CRISI. Il tema scuola è stato affrontato anche durante l'unità di crisi. Al termine il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, confermando quanto già detto dall'assessore ha aggiunto che le stesse percentuali stabilite valgono anche nei Comuni che sono in zona rossa e che hanno sul proprio territorio istituti scolastici superiori. «L'accordo è stato preso con le istituzioni scolastiche, condiviso anche per ragioni di logistica e organizzazione dei trasporti», ha evidenziato il Marsilio.
IL NODO TRASPORTI. Ed è l'utilizzo dei mezzi pubblici uno dei temi più dibattuti. Rappresenta per l'Abruzzo la vera prova del nove. «Siamo pronti», ha assicurato nella serata di ieri al Centro Di Pasquale, «ci basiamo sull'ultimo modello organizzativo, che ha funzionato, ed è un sistema per la didattica al 75%». Quindi, anche oltre le necessità attualmente richieste per garantire la sicurezza degli studenti pendolari che si recano quotidianamente a scuola. Si tratta di un'organizzazione modellata sullo scaglionamento degli orari di ingresso e di uscita dalle scuole stesse. «Questo comporta che con lo stesso mezzo si riesce a raddoppiare la capacità di utilizzo e, qualora ciò non fosse possibile per i tempi di percorrenza lunghi, intervengono gli ncc, ossia i noleggiatori con conducente».
SISTEMA POTENZIATO. Inoltre questo sistema «viene ulteriormente potenziato dall'affiancamento di vettori privati, quindi di mezzi aggiuntivi che vengono abbinati. Per le corse aggiuntive abbiamo fatto ricorso anche al personale interinale, in modo da riuscire a massimizzare la produzione». Oltre alla forza lavoro e al parco mezzi Tua, «si parla di 850 autisti, 840 autobus», oltre alle subconcessioni, «45 autobus già contrattualizzati», fa sapere Di Pasquale, «sono stati ripresi ragazzi con contratto interinale e noleggiatori». Senza dimenticare, poi, che sono già stati eseguiti controlli al parco mezzi per verificare il suo stato. Un team di pianificazione lavora per garantire la qualità del servizio: «Il livello medio è sicuramente sufficiente, ma potrebbero esserci dei dati fuori scala», conclude il direttore di Tua Di Pasquale. «In quel caso, andremo a intervenire e porre immediatamente rimedio».

www.filtabruzzomolise.it ~ cgil@filtabruzzomolise.it