ROMA La nuova Irpef premia i lavoratori dipendenti. Tutte le categorie di contribuenti ottengono vantaggi dal nuovo sistema di aliquote e detrazioni, a qualsiasi livello di reddito. Ma la nuova curva risulta più favorevole per chi svolge un lavoro subordinato, rispetto a pensionati e lavoratori autonomi. Anche perché per il solo 2022 al risparmio dell'imposta sul reddito si aggiungerà, se la retribuzione lorda annua non supera i 35 mila euro, un taglio di 0,8 punti dei contributi previdenziali, naturalmente a parità di pensione futura. Questo ulteriore beneficio, pur se temporaneo, vale (ad esempio) un risparmio di 200 euro su uno stipendio lordo di 25 mila. Quanto all'Irpef vera e propria, il risparmio massimo per i dipendenti è di 945 euro: questa è la minore imposta che pagherà nel 2022 rispetto all'anno precedente il contribuente con un reddito complessivo di 40 mila euro, naturalmente nell'ipotesi che resti invariato. Per lavoratori autonomi e professionisti il vantaggio massimo è un po' più basso (810 euro) e si ottiene a un livello di reddito più alto, 50 mila euro. E alla stessa quota scatta anche il beneficio relativamente più elevato per i pensionati, che però risulta ancora più contenuto, con 758 euro. Per i redditi (sempre ai fini Irpef) che vanno dai 55 mila euro l'anno in su il risparmio è lo stesso per tutte le categorie di lavoratori: dai 670 euro scende gradualmente fino ai 270 euro di minore imposta che spettano a chi ne guadagna 75 mila: al di sopra di questa soglia il vantaggio resta sempre lo stesso (e dunque incide proporzionalmente sempre di meno al crescere del reddito).
IL CONFRONTO Le differenze tra le varie categorie, visto che aliquote e scaglioni (ridotti a quattro) sono uguali per tutti, dipende dalla struttura delle specifiche detrazioni per lavoro: quella riservata ai dipendenti risulta nel complesso un po' più generosa. La volontà di non scontentare nessuno ha però impedito al governo di centrare (almeno per ora) uno degli obiettivi dichiarati della riforma fiscale, ovvero semplificare il sistema. Le formule delle detrazioni sono come al solito complesse e non intuitive. E il vecchio bonus 100 euro (a sua volta erede di quello voluto da Renzi) è stato mantenuto per chi guadagna meno di 15 mila euro, mentre al di sopra di questa soglia scatterà, parzialmente, solo per i contribuenti con molte detrazioni personali (oltre a quella da lavoro), per evitare una perdita sostanziale rispetto al sistema precedente. Ma l'applicazione non si annuncia facile.
Intanto dopo la presentazione dell'emendamento governativo che contiene le novità in materia fiscale i lavori della legge di Bilancio continuano a ristagnare. Ieri al Senato sono state sconvocate le riunioni della commissione Bilancio previste per oggi, in attesa della messa a punto definitiva delle ultime modifiche tra cui quelle relative al superbonus.
Dipendenti. Beneficio alto a 40 mila euro
Se i lavoratori dipendenti risultano relativamente più premiati dalla nuova Irpef, all'interno di questo mondo i benefici non sono uguali per tutti: risultano più favoritii redditi medio-alti a partire dai 40 mila euro l'anno e fino a 55 mila. Ovvero quelli che in passato non avevano goduto dei vantaggi del bonus 80 euro, poi elevato a 100. Ma per coloro che sono invece tra i 15 e i 28 mila euro sarà un'incognita proprio l'applicazione del bonus, che vale 1.200 euro l'anno. Spetterà infatti solo a coloro per i quali la somma delle detrazioni da lavoro, di quelle per carichi familiari e di quelle personali per mutui, spese sanitarie e ristrutturazioni (precedenti al 2022) superino l'imposta lorda dovuta. Cioè i contribuenti che arrivando a imposta zero rischierebbero di perdere una parte di queste detrazioni, mentre in precedenza potevano sfruttarle fruendo del bonus. In questi casi allora il bonus sarà riconosciuto non integralmente, ma appunto in proporzione all'importo in bilico. È probabile però che questa possibilità possa essere sfruttata solo in dichiarazione dei redditi, perché i datori di lavoro non hanno le informazioni sulle detrazioni personali.