Sarà un compito non facile quello del gruppo di lavoro istituito con il protocollo d'intesa firmato giorni fa a Roma tra le Regioni Lazio e Abruzzo, il Mit e Rfi: il documento, che non apporta in verità grandi novità rispetto a quanto era già in cantiere da anni sugli investimenti da fare lungo la tratta ferroviaria Roma-Pescara, infatti, affida al gruppo di lavoro il compito di stilare entro la fine di giugno uno studio di pre-fattibilità, indicando quelle che dovranno essere le priorità d'intervento in base ai soldi attualmente disponibili. E se la bontà del progetto complessivo è riconosciuto unanimemente, diverse sono invece le posizioni sul dove agire prima.
La sindaca di Sulmona Annamaria Casini ha già spiegato che la priorità dovrà essere la velocizzazione sulla Sulmona-Pescara (anche se il protocollo parla solo di aumento della frequenza delle corse), mentre le due consigliere regionali del territorio, Antonietta La Porta e Marianna Scoccia (in foto), nella corsa a intestarsi la medaglia, sembrano avere posizioni diverse. La leghista La Porta, in particolare, indica come priorità la realizzazione della galleria tra i Comuni di Vicovaro e Marcellina con l'estensione del secondo binario fino a Vicovaro. Un intervento cioè, sul versante laziale, finalizzato alla riduzione dei tempi di percorrenza sulla tratta Avezzano-Roma. Più concentrata sulla Valle Peligna è invece la Scoccia, secondo la quale la velocizzazione della tratta Pescara-Roma dovrà avere il compito di porre la conca al centro dei rapporti tra Abruzzo e Lazio, con un'importante finestra da aprire sul pescarese. Che poi è anche quello che ha auspicato il presidente Marco Marsilio. «L'obiettivo è quello di rispettare i tempi annunciati - sottolinea la Scoccia -, a partire dalla presentazione del progetto, ma la vera sfida sarà per i nostri territori che dovranno essere pronti e attrattivi per sfruttare questo potenziamento». In questo contesto diversificato, il gruppo di lavoro composto da tecnici dei quattro enti, dovrà fare un lavoro di sintesi non semplice, fermo restando che gli indirizzi forniti dal protocollo d'intesa pongono come priorità il raddoppio del binario Pescara-Chieti che, già di suo, assorbe almeno un terzo dei fondi attualmente in cassa (circa 350 milioni di euro).