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Data: 06/09/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Innocenzi: «Poche corse bus verso Roma» La denuncia della rappresentante Pd: servizi carenti nei piccoli centri, aree interne sempre più isolate

L'AQUILA «In assenza di collegamenti ferroviari verso Roma, la tratta in autobus L'Aquila-Roma, garantita dalla società regionale del trasporto pubblico, la Tua, resta essenziale e strategica e invece le corse diminuiscono in numero e frequenza». Ad intervenire sullo stato dell'arte del trasporto pubblico locale è Rita Innocenzi, da anni sindacalista Cgil e oggi componente del coordinamento politico del Partito democratico. «Oggi accade che un medico che abita a Roma ma lavora all'ospedale dell'Aquila», racconta Innocenzi, «dopo le 19 non può più rientrare a Roma e il sabato mattina è bene che non abbia urgenze, perché se si dovesse trattenere in reparto oltre le 15.20 è costretto a restare all'Aquila. Un pendolare che lavora a Roma in turni avvicendati 7 giorni su 7 avrà seri problemi in certe giornate. Inoltre, c'è un ulteriore elemento ed è quello dei costi che i pendolari sono costretti a sostenere». Nei giorni scorsi, una delegazione della Cgil ha effettuato un viaggio in treno lungo la tratta L'Aquila-Rieti-Roma, per testare il sistema di mobilità abruzzese, primo appuntamento nell'ambito del programma della campagna "La carovana dei diritti", proposta dallo stesso sindacato a livello nazionale. «È stato il modo», spiega Innocenzi, «per porre di nuovo all'attenzione l'assenza di collegamenti su ferro, che nel penalizzare L'Aquila colpisce pendolari, studenti o semplicemente cittadini, ivi compresi coloro che sono costretti a raggiungere strutture sanitarie esterne alla città capoluogo (e spesso fuori regione) solo ed esclusivamente utilizzando i trasferimenti su gomma». Secondo Innocenzi, «considerato che anche per altre porzioni di territorio si rivendicano da parte di cittadini e amministratori più corse, è tempo di pensare ad una nuova geografia di servizi essenziali ossia di servizi minimi e in termini generali, perché il ragazzo che abita in un centro delle aree interne ha gli stessi diritti di chi abita in un'area metropolitana e stessa cosa dicasi per lavoratori e per gli anziani e in questi diritti è ricompreso, ovviamente, anche il famoso biglietto unico», conclude Innocenzi, «che ancora oggi si applica ad una sola parte di abruzzesi».
06 settembre 2023 il centro aq
 

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