INCUBO COVIDScuole superiori alle prese con la riorganizzazione della didattica. Al fine di decongestionare i mezzi di trasporto, il nuovo dpcm ha disposto, laddove necessario, ingressi dalle 9, rimodulazione degli orari e incremento della didattica digitale integrata (Ddi), che tuttavia deve restare complementare a quella in presenza. Il decreto detta linee sommarie che si prestano a interpretazioni ambigue, tant'è vero che il Ministero dell'Istruzione ha ritenuto di dover inviare ai presidi indicazioni più specifiche. Le modifiche dovranno essere apportate solo in quei territori che versano in situazioni di rischio di tipo sanitario, prodotte anche dall'affollamento sui mezzi di trasporto. Criticità in queste settimane più volte segnalata dagli utenti dell'area metropolitana di Pescara.
IL NODO TRASPORTI A stabilire l'opportunità di adottare le nuove misure saranno dunque le autorità locali che nei prossimi giorni dovrebbero riunire, come avvenne prima dell'avvio dell'anno scolastico, un tavolo tecnico con le rappresentanze delle scuole e la società del trasporto unico abruzzese (Tua), il cui presidente Gianfranco Giuliante ha già fatto sapere la scorsa settimana che l'acquisto di nuovi autobus è impraticabile e la soluzione resta quella di orari di ingresso e uscita diluiti e il potenziamento della Ddi. La stessa ricetta indicata nel Dpcm. I dirigenti scolastici al momento non si sbilanciano e restano in attesa di istruzioni più precise. Avranno comunque qualche giorno a disposizione per organizzarsi. Senza perdere di vista, sostengono alcuni presidi, che già un quarto degli studenti di Pescara segue giornalmente le lezioni da casa, per cui implementare ulteriormente questa platea trasformerebbe la Ddi da complementare ad essenziale. Operazione incomprensibile tra l'altro dopo aver investito risorse per adeguare gli spazi alle norme sul distanziamento e portare in presenza il maggior numero possibile di studenti. I presidi ribadiscono che i protocolli sono rigorosi e le scuole sicure. Insomma, i problemi sono all'esterno e a dover essere riequilibrata è la rete dei trasporti, mediante l'aumento dei mezzi e non il posticipo degli orari di ingresso, che rischia solo di dilazionare l'affollamento di un'ora. Oltretutto le frequenze interurbane sono limitate e i pendolari rischiano di giungere a scuola con largo anticipo e dover attendere magari una o due ore per entrare. Qualche preside si dice comunque pronto a ripensare gli orari secondo un ulteriore scaglionamento, sottolineando però l'inattuabilità di un'eccessiva diluizione e dei turni pomeridiani. Soluzioni che sconvolgerebbero gli incastri degli orari dei docenti appena definiti e richiederebbero il raddoppio del personale ata già carente, dato che le richieste avanzate a settembre per garantire la continua igienizzazione delle aule e vigilare i molteplici punti di accesso sono state soddisfatte solo parzialmente. Sul fronte dei contagi, degli 8 positivi registrati ieri in Provincia due sono di età inferiore ai 19 anni. Confermata la positività di due studenti di una quarta del liceo scientifico Galilei. La classe e i cinque docenti che hanno avuto contatti ravvicinati sono stati posti in quarantena come da protocollo. Nei prossimi giorni la Asl procederà all'esecuzione dei tamponi. Stesso discorso per le quattro classi isolate nelle scuole comunali, due alla elementare Bosco Cep, e una ciscuno alle medie Virgilio e Rossetti.